Dal Romanista:
San Paolo, Brasile, metà Anni 90. Sui campi di allenamento delle giovanili della società che porta il nome della città sgambettano tanti calciatori in erba che sognano di sfondare nello sport nazionale brasiliano. Tra loro ci sono tre elementi che ci riusciranno e che in quei momenti di crescita fisica, tecnica e umana cementano un’amicizia che dura ancora: Kakà, Julio Baptista e Fabio Simplicio. Insieme davano vita ad un centrocampo con i fiocchi nelle giovanili del San Paolo. Insieme sono stati promossi in prima squadra al termine della deludente stagione 1998-99, quando la società cedette in blocco l’intero centrocampo composto da Marcelinho, Vagner (quello che giocò anche nella Roma di Zeman), Edmilson e Beto proprio per dar spazio ai giovani.
La Gazzetta dello Sport fotografa così il prossimo calcio mercato giallorosso:
Daniele Pradè, al termine di Roma-Palermo, ha commentato la prova dei giallorossi e di Fabio Simplicio: “Simplicio è un giocatore molto forte e lo ha dimostrato anche questa sera contro di noi, ma ancora è un giocatore del Palermo. Vedremo cosa succederà in futuro. La partita? Si vive molto di passione, di sensazione, di umore, di sogni e delusione. E’ la cosa più bella di questa città, che in questo senso è unica. La cosa più evidente è che la squadra è consapevole nella propria forza. Poi le partite si vincono e si perdono. Oggi ad esempio il Palermo ha giocato bene. La cosa che ci fa ben sperare è proprio questa consapevolezza. Ogni momento è buono per far gol. Brighi? Un calciatore universale. Oggi è partito esterno, poi trequartista, poi a centrocampo. Dove lo metti sta bene. Poi è un campione a far giocare bene i campioni. Napoli-Inter? Io per il pareggio.
“Di Roma ho un bel ricordo, sono stato parecchi anni giocando con tanti grandi campioni. Sono stato bene sia con la società che con la città“. Lo ha detto l’ex difensore della Roma, Aldair a Palermo24.net:
Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, prossimo avversario della Roma in campionato, a Tgs Studio Sport è tornato a parlare del futuro di Fabio Simplicio: “Mi dispiace per la valanga di fischi all’ingresso in campo di Simplicio e sono contento per gli applausi. Anche se dovesse andar via bisogna capire che è un professionista e che giocherà facendo il massimo fino alla fine per la maglia rosanero. Il giocatore non ci ha ancora comunicato di aver firmato con qualcun’altro, anche se da Roma dicono che è già impegnato con i giallorossi. Secondo me i regolamenti sono sbagliati perché non vedo come un giocatore tesserato per una società possa andare a firmare un pre-contratto con un’altra squadra. C’è stata un’offerta nostra di prolungamento che non ha avuto riscontro e non c’è stata nessun’altra richiesta. Non bisogna continuare a parlarne per altri 4 mesi, Simplicio è un giocatore che può partire o rimanere. Perché gioca poco? Perchè significherebbe lasciare fuori Pastore.
A seguito delle dichiarazioni del presidente del Palermo Maurizio Zamparini, sulle presunte irregolarità sull’accordo fra Fabio Simplicio e la Roma, la Procura Federale della Figc ha aperto un fasciolo d’inchiesta sulla trattativa. Nel mirino della procura anche il passaggio di Goran Pandev all’Inter. Ma Gilmar Rinaldi, manager che cura gli interessi di Fabio Simplicio, a Mediagol.it, ha parlato del futuro e della situazione del suo assistito: “Se con la Roma l’accordo è già concluso? No, ho parlato con il direttore Sabatini a Milano e gli ho comunicato che Simplicio rispetterà il contratto con il Palermo fino alla scadenza naturale di luglio. Dopo cambieremo squadra, ma ancora non sappiamo nulla, non abbiamo firmato alcun compromesso con nessuno. Alla fine del mese di gennaio valuteremo tutte le proposte che ci sono arrivate e vedremo. La verità è che c’è stato un problema di fiducia, nel momento in cui la trattativa era in corso. Io sono venuto cinque volte in Italia per parlare con la società. La proposta fatta al giocatore non è stata di un milione e due cento mila euro come qualcuno ha detto – ha dichiarato Rinaldi – La proposta ufficialmente fatta a me era di 700 mila all’anno, come avviene nell’attuale contratto, per un rinnovo di altri due anni.