Genoa-Brighi: la Roma chiede Sculli, il Grifone offre Mesto

 Dal Corriere dello Sport:

Brighi e Burdisso, hanno la stessa iniziale i due nomi che fanno girare il mer­cato della Roma. Non sono previsti affari in tempi brevissimi, su nessun versante, ma il direttore di Trigoria Daniele Pradè sta la­vorando via telefono con i vari interlocuto­ri in attesa di un turbine di incontri che po­trebbe partire già oggi. Il procuratore di Brighi, Vanni Puzzolo, ha portato alla Roma un’of­ferta del Genoa. O meglio, ha notificato alla società l’inte­ressamento di Enrico Prezio­si. La Roma ha risposto che per il momento non ha inten­zione di venderlo, che la squa­dra per il 90 per cento è fatta, che ogni discorso sulle opera­zioni di rifinitura è rimandato a dopo la risoluzione delle comproprietà ( 25 giugno il termine per gli accordi, 30 giugno l’apertura delle buste).

Vendita Milito-Thiago Motta: deferimento per Moratti, Preziosi, Inter e Genoa

 Da FcInternwes.it:

Stefano Palazzi torna a colpire: il procuratore federale ha infatti deferito Massimo Moratti, Enrico Preziosi, la società Inter e la società Genoa, per l’operazione che ha portato in nerazzurro Milito e Thiago Motta, così come tutte le altre contropartite che si sono trasferite a Genova, salvo poi essere girati altrove (Bonucci, Meggiorini…). I contratti, in questo momento, sarebbero sub iudice. Motivo dell’iniziativa di Palazzi è l’accordo verbale, ammesso dallo stesso Preziosi, con Moratti. In realtà il presidente del Genoa, inibito per 5 anni, non avrebbe potuto trattare con al tri club operazioni di questo tipo.

L’avversaria: il Genoa di Preziosi e Gasperini riparte da Roma (con Suazo e Dainelli)

Mezza serie A 2009/10 è messa in archivio: il campionato ha virato verso la fase di ritorno e si ricomincia dalla prima (che in realtà è la ventesima). Genoa-Roma è stata la gara di cartello di inizio stagione: nella circostanza (23 agosto 2009), al Luigi Ferraris si imposero i rossoblu di misura (3-2, reti tutte nella ripresa di Criscito, Taddei e Totti a dare l’illusione di un avvio capitolino alla grande, Zapater e Biava a regalare la prima gioia al Marassi genoano e i primi tre punti alla coppia Preziosi & Gasperini). Il binomio P & G che tanto bene aveva fatto l’anno precedente (nel 2008/09 il Genoa chiuse il campionato al quinto posto, mancando il piazzamento utile per i preliminari in Champions League solo perchè la Fiorentina, a pari punti, sfruttò il vantaggio degli scontri diretti), lancia la sfida a se stesso e al tifo del Grifone decidendo, in corso di ultima sessione di calciomercato estivo, di stravolgere l’organico. Quasi inevitabile la perdita di un asso offensivo quale è Diego Milito (finito all’Inter a fare l’attaccante titolare della squadra campione d’Italia, già 11 gol per lui fino a oggi), alla cessione del bomber argentino si vanno ad aggiungere la vendita del cartellino di Matteo Ferrari (Besiktas), Thiago Motta (anche lui alla corte di Josè Mourinho), Rubinho (scambio di portieri col Palermo, che cede al Genoa Marco Amelia), Anthony Vanden Borre (Portsmouth). Ovvero, non solo cinque calciatori della rosa ma un pentagono titolare e facente parte dell’ossatura della squadra. Fatta la cassa, pronti all’investimento: ricostruire l’organico, per Gian Piero Gasperini classe 1958 di professione valido allenatore, è stata una sfida di cui l’ex centrocampista (con trascorsi da calciatore nella Juventus e nel Palermo) s’è mostrato all’altezza. Il giocattolo, e Preziosi (quello dei Giochi Preziosi, ndr) in materia non è secondo a nessuno, ha ripreso a funzionare: come un Lego messo lì ad assecondare fantasia e desideri, il Genoa s’è rigenerato a prescindere dal colore, dalla forma. Via un quadratino blu (Milito), ecco un rettangolo rosso (Hernan Crespo), perduto un incastro giallo (Motta) torna utile quel pezzo verde (Alberto Zapater). Emiliano Moretti per Matteo Ferrari, Amelia per Rubinho. Sergio Floccari. E quel talento pregiato che è Houssine Kharja, corteggiato da club di prim’ordine e finito nelle fila rossoblu: avrebbe dovuto dettare tempi di gioco e garantire ripartenze di qualità, poi il 14 ottobre 2009, durante una seduta di allenamento, subisce un grave infortunio. Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, fuori per 6 mesi: mazzata a cui occorre far fronte con chi c’è. Senza paura, senza recriminazione. Perchè, da che mondo e mondo, dire Genoa è equivalso a parlare di sacrificio, sudore, attaccamento alla maglia, cuore. E il cuore, storia vecchia come il pianeta, consente di sopperire alle più grandi lacune.

Preziosi, mandato di cattura dal Paraguay

 Enrico Preziosi e Dante Lopez. Il presidente del Genoa e il centravanti paraguaiano che nel 2006 segnò la rete della promozione dei Grifoni dalla C alla B. Chissà se il patron rossoblù continuerà a benedire Lopez o a maledirlo per gli strascichi giudiziari lasciati dalla compravendita dalla squadra del Tacuary. Perchè proprio il club del Paraguay ha attivato un procedimento culminato in un mandato di cattura internazionale nei confronti di Preziosi.

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