Preziosi, mandato di cattura dal Paraguay

di Redazione Commenta


 Enrico Preziosi e Dante Lopez. Il presidente del Genoa e il centravanti paraguaiano che nel 2006 segnò la rete della promozione dei Grifoni dalla C alla B. Chissà se il patron rossoblù continuerà a benedire Lopez o a maledirlo per gli strascichi giudiziari lasciati dalla compravendita dalla squadra del Tacuary. Perchè proprio il club del Paraguay ha attivato un procedimento culminato in un mandato di cattura internazionale nei confronti di Preziosi. Il presidente è incolpato di aver tratto profitto dalla successiva vendita di Lopez al Crotone. Il Genoa, al quale la Fifa ha già dato ragione, sostiene che il Tacuary, al momento della rescissione del contratto, non aveva più nulla a che pretendere sul giocatore e sul club di Preziosi stesso. I legali che difendono il presidente assicurano che il mandato di cattura sia stato viziato da alcuni errori procedurali. Il provvedimento sarebbe infatti scattato dopo che Preziosi non si era presentato ad un udienza fissata il 29 dicembre 2008. La notifica sarebbe stata consegnata al patron in data successiva: “Allo stato attuale – sostiene il Genoa – non risulta che gli organi paraguayani giudicanti abbiano attivato le doverose procedure per la rogatoria internazionale. Della vicenda il Genoa Cfc ha tempestivamente interessato il ministero di Grazia e Giustizia, il ministero degli Esteri e l’ambasciata italiana in Paraguay, che stanno fornendo pieno sostegno al club rossoblù per accertare, anche nelle suddette sedi, l’estraneità rispetto ai fatti contestati“.


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