Roma, Julio Sergio verso il posto da titolare con il Bari

 Questo è l’articolo riportato oggi su Epolis, con Ranieri che avrebbe promosso Julio Sergio titolare al posto di Doni.

Tre brasiliani ed un romeno. Non è l’inizio di una barzelletta e nemmeno il titolo di un film che si rifà a “Quattro bassotti per un danese”, ma sono i quattro portieri della Roma. In ordine alfabetico: Artur, Doni, Julio Sergio Bertagnoli (i tre brasiliani) e Lobont (il romeno). Tutti e quattro hanno difeso i pali della porta giallorossa in almeno una occasione, ma solo dopo 30 reti incassate in 20 uscite ufficiali e perlomeno un problema fisico a testa, si sarebbe arrivati ad una gerarchia ben più precisa. Claudio Ranieri ed il preparatore dei portieri Sergio Pellizzaro, abituati in questi mesi a dover fare di necessità virtù oppure a sperare volta per volta in recuperi al limite del miracoloso, si sono finalmente trovati nella condizione di poter fare delle scelte. Una di queste è che Doni non sarà più costretto a forzare, perché alle sue spalle c’è un portiere come Julio Sergio che garantisce una certa affidabilità e non ha combinato disastri.

Roma, Doni è con il Brasile:”Potevo giocare già a Milano”

 Riportiamo l’articolo tratto dalla Gazzetta dello Sport sul portiere Doni, che alla fine ha accettato la convocazione di Dunga per l’amichevole che la Selecao disputerà con l’Inghilterra in Qatar.

«Un casino inutile». Doni lo dice con il sorriso diste­so da «scampato pericolo», feli­ce di essere dove voleva essere: stavolta con il Brasile e non con la Roma, che voleva negare al­la Seleçao anche lui, come Juan. Felice di essere qui, a Doha, perché c’è un tempo per tutto e lui di tempo non ne ha troppo per prendersi il Mondia­le in Sudafrica. Queste due ami­chevoli (domani e mercoledì) con Inghilterra e Oman e quel­la che il Brasile giocherà a mar­zo: dopo la Coppa America 2007 giocata da titolare, Doni vede il corridoio giusto dove in­filarsi per vincere la concorren­za di uno fra Victor (Gremio) e Marcos (Palmeiras) e far parte della spedizione verdeoro, da secondo o terzo alle spalle del­l’intoccabile Julio Cesar

Roma-Brasile, la linea dura di Trigoria. Juan da’ ragione ai giallorossi.

 JUAN – Lo scontro è frontale. Da una parte la Roma, dall’altra la Federazione Brasiliana. In mezzo Juan, trattenuto dal club di Trigoria nella Capitale, nonostante l’ultimo fax verdeoro respingesse le richieste di Conti e Montali. La Roma ha optato per la linea dura: al giocatore non è stato consentito di imbarcarsi verso Doha, sede del ritiro della Selecao. La CBF (Confederacao Brasileira de Futebol) ha ricevuto la comunicazione a poche ore dalla partenza per il Qatar: “Juan non è stato liberato e il fax della Roma con le informazioni sul suo stato è arrivato a poche ore dal nostro imbarco – ha affermato Rodrigo Pavia, responsabile della comunicazione del Brasile -. Per noi resta convocato. La questione è tra il club (la Roma) e la federazione, non con il giocatore“.
BRACCIO DI FERRO – La Roma sostiene di non aver ricevuto nessuna risposta ufficiale, ma la nota apparsa sul sito della Federazione Brasiliana parla chiaro: “I giocatori della squadra brasiliana convocati per le amichevoli contro l’Inghilterra e Oman – presentazione prevista per mercoledì – sono già presso il Four Seasons Hotel di Doha. Tutti hanno partecipato alla cena, tranne il difensore Juan, che non è stato lasciato partire dalla Roma. Juan è ancora convocato dal commissario tecnico per le amichevoli contro l’Inghilterra e l’Oman“. Il braccio di ferro prosegue. Da Trigoria trapela la convinzione che la Roma sia nella ragione. I dirigenti giallorossi sono sicuri di poterla dimostrare anche di fronte alla Fifa, qualora il Brasile dovesse esporre reclamo. Juan, nella circostanza, sarebbe d’accordo con la linea di condotta della Roma.

Trigoria, l’infermeria si svuota. Juan, si attendono le contromosse del Brasile

 La Roma si è ritrovata questa mattina a Trigoria per preparare la sfida contro il Bari di domenica 22 novembre; dopo i due giorni di riposo concessi da Ranieri, la squadra ha svolto due sessioni di allenamenti a cui hanno partecipato anche Burdisso e Juan. Buone notizie per il tecnico giallorosso: l’infermeria giallorossa si è svuotata. Francesco Totti, durante la sessione mattutina, ha svolto insieme a Vito Scala una corsetta, che nei prossimi giorni verrà intensificata. Così come il lavoro di potenziamento muscolare dopo l’intervento al menisco. Lo staff giallorosso è ottimista: il numero dieci, se tutto procederà per il meglio, si aggregherà al gruppo a partire dalla prossima settimana. A quel punto, sarebbe lecito pensare ad un suo rientro in campo già con il Bari. Proprio per la sfida contro la squadra pugliese saranno recuperati anche Juan, Burdisso – che oggi si sono uniti al resto del gruppo e hanno giocato la partitella in famiglia – e Doni.

Dunga: “Datemi Doni e Juan”

 L’intervista del ct del Brasile Carlos Dunga al Corriere dello Sport:

Dunga, ma lei vuole Doni e Juan con sè e a tutti i costi, anche se sono in­fortunati?
«Non c’è nulla di strano. Affrontiamo queste due amichevoli ( Inghilterra e Oman, ndr) in altrettante date Fifa e, quindi, ci atteniamo al protocollo uffi­ciale».
Ma i due giallorossi non hanno gioca­to l’ultima partita di campionato e sono infortunati da tempo.
«Nessuno lo nega. Nulla di più facile che, come è accaduto in altre occasioni, i giocatori vengano visitati dal nostro staff medico e poi vengano rispediti a casa».
Quindi si tratta di una prassi abituale.
«Certo, è stato convocato anche Ro­binho nonostante abbia dei problemi».
Diego vuole fare bene, benissimo con la Juventus per convincere Dunga.
«Vedremo, per le prossime sfide del­la Selecao le convocazioni sono già sta­te fatte. Ce ne saranno altre».

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