Roma-Brasile, la linea dura di Trigoria. Juan da’ ragione ai giallorossi.

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 JUAN – Lo scontro è frontale. Da una parte la Roma, dall’altra la Federazione Brasiliana. In mezzo Juan, trattenuto dal club di Trigoria nella Capitale, nonostante l’ultimo fax verdeoro respingesse le richieste di Conti e Montali. La Roma ha optato per la linea dura: al giocatore non è stato consentito di imbarcarsi verso Doha, sede del ritiro della Selecao. La CBF (Confederacao Brasileira de Futebol) ha ricevuto la comunicazione a poche ore dalla partenza per il Qatar: “Juan non è stato liberato e il fax della Roma con le informazioni sul suo stato è arrivato a poche ore dal nostro imbarco – ha affermato Rodrigo Pavia, responsabile della comunicazione del Brasile -. Per noi resta convocato. La questione è tra il club (la Roma) e la federazione, non con il giocatore“.
BRACCIO DI FERRO – La Roma sostiene di non aver ricevuto nessuna risposta ufficiale, ma la nota apparsa sul sito della Federazione Brasiliana parla chiaro: “I giocatori della squadra brasiliana convocati per le amichevoli contro l’Inghilterra e Oman – presentazione prevista per mercoledì – sono già presso il Four Seasons Hotel di Doha. Tutti hanno partecipato alla cena, tranne il difensore Juan, che non è stato lasciato partire dalla Roma. Juan è ancora convocato dal commissario tecnico per le amichevoli contro l’Inghilterra e l’Oman“. Il braccio di ferro prosegue. Da Trigoria trapela la convinzione che la Roma sia nella ragione. I dirigenti giallorossi sono sicuri di poterla dimostrare anche di fronte alla Fifa, qualora il Brasile dovesse esporre reclamo. Juan, nella circostanza, sarebbe d’accordo con la linea di condotta della Roma.
DONI – A Doha si sono presentati solo Baptista e Doni. Il portiere brasiliano non ha voluto commentare la vicenda-Juan, ma al contempo ha rilasciato dichiarazioni non prive di una certa vena polemica: “Preferisco parlare della mia situazione. Ho subito un colpo alla coscia, ma potevo allenarmi. La Roma non mi voleva far partire per preservarmi, ma io sto bene e posso giocare tranquillamente“.
TRIGORIA – Gente che viene, gente che va, dall’infermeria di Trigoria. Mentre Francesco Totti ha alzato il ritmo della sua corsa, qualcuno al passo lento ha lasciato il Fulvio Bernardini. L’influenza ha costretto Menez a rinunciare alla seduta di allenamento pomeridiana. Motta ha interrotto quella mattutina per un colpo alla coscia. “Nulla di grave“, fanno sapere dal quartier generale giallorosso.
Ranieri ha dovuto fare a meno – oltre che dei nazionali Riise, Vucinic, Doni e Baptista – anche di De Rossi, Mexes e Pizarro. Il difensore francese è ancora alle prese con un colpo alla caviglia subito durante il match di San Siro. Di fronte al dolore riferito dal giocatore, i medici hanno preferito usare cautela: la sosta consente di non accelerare i tempi di recupero. Il cileno si sta curando, invece, dai fastidi alla schiena. L’infermeria di Trigoria è un via vai, ormai. Il calvario dura da oltre un anno. Finirà?


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