Scelta d’amore: Conti rimane alla Roma

 Bruno Conti rimane alla Roma. Dopo 48 ore di riflessione il campione d’Italia giallorosso ’83 ha deciso di non lasciare Trigoria ed entrare a far parte dei nuovi quadri dirigenziali della società targata Thomas DiBenedetto.

Un passo indietro però, perché Marazico avrà un incarico nel settore giovanile, spogliandosi della vesti di responsabile, che verrà affidato al neo tecnico Luis Enrique. Un passo indietro nella carriera da dirigente, ma un passo in avanti in un rapporto d’amore con la Roma, da cui non è proprio riuscito a staccarsi.

Bruno Conti ha così accettato la proposta del direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, che lo voleva a tutti i costi nella nuova Roma a stelle e strisce. Nuova Roma che sta nascendo un poco alla volta. La costituzione della dirigenza è il primo passo per delineare strategie di gestione e di mercato, settore che interessa molto ai tifosi.

Mercoledì 19 gennaio mostra su Dino Viola

 Dal Romanista:

Il 19 gennaio 1991 se ne andava Dino Viola. Una grave malattia si portava via il più grande, il più amato, il più vincente presidente della storia della Roma, l’uomo che aveva riportato il tricolore sulle maglie giallorosse dopo ben quarantuno anni, l’uomo che aveva condotto la squadra alla vittoria di cinque coppe Italia e alla sfortunata finale di Coppa dei Campioni. Mercoledì 19 gennaio 2011, in occasione del ventennale della scomparsa del grande presidente, verrà riproposta alla galleria espositiva Ex Roma Club Monti, solo per un giorno, la mostra “Dino Viola, il presidente dell’orgoglio giallorosso“, che sarà aperta dalle 10 alle 24 con ingresso libero.

Divieto Chievo-Roma: la società scrive al Ministero dell’Interno

 Dal Romanista:

È scesa in campo la Roma. La società ha chiesto al Viminale di rivedere la decisione sulla prevendita della partita col Chievo. A Trigoria si aspettano nelle prossime ore un dietrofront dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Si è mossa Trigoria. Senza far sapere nulla a nessuno, peraltro. Peccato, perché interventi del genere andrebbero forse pubblicizzati. I romanisti devono sapere che, per quanto avanzato possa essere il processo di vendita del club, esiste ancora una dirigenza che si fa sentire, quando serve. La Roma ha preso carta e penna e ha scritto al Ministero dell’Interno. A Piazzale Dino Viola è stata giudicata «priva di senso» la misura di vietare la prevendita a chi è residente nel Lazio.

Roma-Rosella Sensi: ragione e tanto sentimento

 Dal Messaggero:

Sembra una banalità, ma talvolta ci si dimentica di cosa muove il pallone, per non dire delle strumentalizzazioni che non mancano quasi mai in una vetrina ideale per gli esibizionisti. Gli occhi di Rosella Sensi, quando è uscita dalla riunione che, al di là dell’ennesimo rinvio, sanciva il suo prossimo addio alla Roma, esprimevano un sentimento fortissimo, un autentico tumulto emotivo. Il distacco dopo 17 anni è doloroso, certamente non voluto come doloroso e non voluto fu lo strappo cui fu costretta Flora Viola una ventina d’anni fa. Sovrapporre le immagini dei due presidenti che hanno vinto lo scudetto con la Roma, i soli a riuscirci nel dopoguerra, è una suggestione troppo forte anche se si tratta di vicende umane diverse. Dino Viola non aveva la forza economica necessaria per competere con Agnelli, ma seppe mettere in campo una tenacia e un’astuzia politica straordinarie.

Ettore Viola: “Mio padre non ha mai voluto cedere la Roma. Neanche al miglior offerente…”

 Dal sito della Signora in Giallorosso (www.lasignoraingiallorosso.it):

Dino Viola è morto senza venir meno alla sua volontà: non cedere mai la Roma. Neanche al miglior offerente”. Orgoglio di un figlio, Ettore Viola, di fronte ai frammenti di ricordo della presidenza del papà. Le immagini e i cimeli allestiti nella galleria espositiva Ex Roma Caput Mundi, per la mostra “Dino Viola, il presidente dell’orgoglio giallorosso”, accompagnano e addolciscono il racconto di Ettore.
Lo sguardo sospeso, talvolta abbandonato. Resta lì, calamita ogni particolare, per poi restituircelo così: “Guarda quella foto, io e papà, uno accanto all’altro, entrambi con la sigaretta in bocca. Vedi come tenevo pronto il posacenere? Lo sento ancora addosso, quel desidero di essere sempre a disposizione per ogni sua evenienza”. Ancora ricordi. Il più tenero: “Papà consigliere, io piccolino: di nascosto origliai un summit di mercato con Oronzo Pugliese che chiedeva Pelè, ed Evangelisti e mio padre che cercavano di mediare…”.
Delle foto con Falcao, Liedholm, Conti e l’Olimpico tricolore, fa tutto un fascio: “Quella di mio padre è una storia di grandi successi e altrettante battaglie. In quegli undici anni hanno trovato posto anche momenti difficili, come il caso dell’arbitro Vautrot, o lo scandalo Lipopil. Le sconfitte fanno parte della vita. La più amara? Quella legata al progetto per lo stadio di proprietà alla Magliana: se fosse andato in porto, oggi la Roma vivrebbe una situazione diversa”.

Mezzaroma: “Ranieri super, Mourinho bravo come Moggi”

 Da La Gazzetta dello Sport

Fuori dalla porta lo aspettano tre ultrà della Roma. Sono venuti a chiedergli di battere l’Inter. Massimo Mezzaroma li ascolta. Ma la sensazione di essere finito in una gabbia di matti è sempre più forte. «Dopo gli interventi del Presidente Napolitano, le varie rassegne stampa inseriscono le mie dichiarazioni su Siena-Inter. Che tristezza. Il nostro Paese ha problemi più seri di una partita. Il calcio sta precipitando. Ogni gara è un dramma. Sportivo, economico, sociale».
Servirebbero buoni esempi.
«Vuole un’idea? Totti dopo il calcione a Balotelli, Mourinho dopo le sue provocazioni verbali e Materazzi dopo i suoi gesti incampo dovrebbero essere puniti girando gratuitamente spot di educazione civica».
Invece?
«Il furbismo italiano si è accaparrato il calcio. Al Siena siamo dentro un incubo. Con l’Inter abbiamo tutto da perdere. Se va male diranno che abbiamo fatto vincere Mourinho, se vinciamo ci accuseranno di aver preso i soldi dalla Roma.

Juventus-Roma, Boniek: “Tridente ok. Giallorossi favoriti, ma…”

 Al doppio ex Zibì Boniek , 3 anni con la maglia di Juve e Roma, analizza la partitissima di sabato a Torino, che potrebbe essere un crocevia sia per i giallorossi che per i bianconeri. Da Il Tempo:

«Chi vede favorita per sabato? «La Roma attraversa un bel momento, la Juve no. Dire Roma è facile, ma…». Ma? «Ma per certi versi può essere un discorso sbagliato. I bianconeri adesso non se la passano bene, però non dimentichiamoci delle vittorie con l’Inter e con la Sampdoria, che quando arrivò a Torino era in forma smagliante».

Quindi la Roma dovrà essere attenta a non svegliare il can che dorme? «Dovrà fare attenzione all’emergenza della Juve e alla legge dei grandi numeri. Anche perché, da un punto di vista juventino, non ci potrebbe essere un’occasione migliore per poter ripartire della gara di sabato».

A Roma l’argomento è soprattutto uno: tridente si, tridente no. Lei come la pensa? «Non vedo nessuna controindicazione nel far giocare insieme Totti, Toni e Vucinic: renderebbe la Roma ancora più forte. Comunque la scelta spetta a Ranieri».

Roma-Bari, 90′ in Curva Sud: tributo a Flora Viola

Flora Viola rimane un personaggio amato e indimenticabile. Roma ne ha celebrato la vita e la Curva Sud, in occasione della gara tra giallorossi e Bari, ha voluto ricordarla fino alla fine. L’articolo è tratto da Il Romanista in edicola oggi:

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.