Il giorno è arrivato. Oggi, infatti, scade il termine per la presentazione delle «binding offers», le offerte vincolanti che le parti in corsa per l’acquisizione della Roma presenteranno entro le ore 18. Lo slittamento di qualche giorno (che sembra comunque scongiurato) potrebbe eventualmente materializzarsi solo in giornata. Con le offerte sul tavolo, bisognerà poi attendere la decisione finale del cda di Italpetroli, che potrebbe essere più breve del previsto.
Compagnia Italpetroli
Compagnia Italpetroli: “Per la Roma contatti con un numero limitato di potenziali acquirenti”
Il comunicato della Compagnia Italpetroli sulla trattativa di vendita della società giallorossa:
Facendo seguito al precedente comunicato del 10 novembre u.s., Compagnia Italpetroli S.p.A. intende fornire un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività finalizzate alla cessione della partecipazione in A.S. Roma.
A seguito della ricezione di offerte non vincolanti sono in corso contatti con un numero limitato di potenziali acquirenti, cui è stato dato accesso ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposizione di offerte vincolanti.
Cessione Roma, Unicredit vuole stringere i tempi
Unicredit vuole stringere i tempi per chiudere la pratica-Roma entro la fine del 2010. Per questo ha chiesto agli imprenditori che hanno presentato le offerte non vincolanti di passare a quelle definitive entro la fine del mese. I tempi sono evidentemente troppo stretti, manca una settimana, si andrà a finire intorno al dieci dicembre. Ci sono state cinque manifestazioni di interesse.
Futuro Roma: cresce il rosso di Italpetroli
Da Mf-Dow Jones: Cresce il rosso di Compagnia Italpetroli, la
Sawiris-Unicredit: il prezzo parte da 140 mln
Tra Naguib Sawiris e Unicredit ci sarebbe più di una manifestazione di interesse. Secondo quanto riportato ieri da Il Sole 24Ore, il magnate egiziano avrebbe avviato dei colloqui con la banca e avrebbe chiesto un sostegno economico alla sua famiglia. Non esisterebbe al momento, però, alcuna offerta. E la differenza è sostanziale. La manifestazione di interesse è una dichiarazione di intenti che non ha bisogno di risposte dalla controparte e può cadere nel vuoto. L’offerta no.
Italpetroli-Unicredit, la banca: “E’ una situazione che abbiamo ereditato e che stiamo gestendo al meglio“
Italpetroli-Unicredit, ecco l’articolo di MF-Dow Jones: Questa di Italpetroli e
Roma, Unicredit: tre mesi per un nuovo acquirente
Dalla Stampa:
L’ultima volta che si sono seduti al tavolo della pace, la sigla sull’accordo sembrava appesa all’inchiostro della penna. Dettagli, questioni fiscali, problemi tutt’altro che insormontabili, per non ritenere di poter chiudere la contesa in meno di tre giorni. Alle 18 di stasera i supplementari del match tra Rosella Sensi e Unicredit saranno agli sgoccioli: ballano circa 325 milioni di euro, che Italpetroli, controllante dell’As Roma, deve all’istituto bancario. All’importo, vanno aggiunti ulteriori 80 milioni di cui è creditrice Monte dei Paschi.
Sensi-Unicredit: oggi si decide
Dal Corriere della Sera:
Visti i precedenti, nessuna soluzione può essere esclusa a priori. A tre giorni dall’ultimo rinvio, Compagnia Italpetroli e Unicredit si ritroveranno a confronto oggi pomeriggio a Roma nello studio del presidente del Collegio arbitrale, il Professor Ruperto, per trovare la sospirata e definitiva conciliazione. Il Lodo è sempre dietro l’angolo, col rischio di una sentenza avversa che proietti Italpetroli sulla via del procedimento fallimentare.
Roma: una città contro Zaia
Dal Corriere della Sera:
Il «grande spirito di collaborazione» c’è, i margini per trovare un’intesa anche. È la pazienza, però, che comincia a scarseggiare nei tifosi della Roma, impazienti di conoscere un futuro ancora nebuloso. Attesa spasmodica e toto-acquirente: la città giallorossa vive fibrillante l’ennesima vigilia di passione. «Che fine famo?». La risposta al più genuino dei quesiti, forse, arriverà domani sera. Anche ieri i legali di Compagnia Italpetroli e Unicredit sono tornati a confrontarsi per definire la struttura del compromesso che tarda ad arrivare.
Unicredit-Italpetroli: Roma, domani si conoscerà il futuro
Dal Romanista:
Ulteriori rinvii, stavolta, non ci saranno. Unicredit e Compagnia Italpetroli si sono prese 48 ore di riflessione. Ma domani dovranno decidere: accordo oppure rottura. E quindi arbitrato. Il presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, è “pronto a fare le 2 di notte” pur di arrivare a una conclusione. Andiamo per ordine. Come richiesto dalla Consob, ieri Compagnia Italpetroli ha diffuso un comunicato: “L’udienza arbitrale tra Unicredit e Italpetroli tenutasi ieri (lunedì, ndr) è stata sospesa per l’ora tarda ed aggiornata alle ore 18 dell’8 luglio 2010 al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione“. Tentativo di conciliazione. Significa che le parti sono ancora distanti.
Zaia: “Unicredit aiuti le famiglie del nord e non la Roma”
Unicredit dovrebbe pensare “a un intervento vero, con soldi veri, a sostegno delle famiglie e degli imprenditori del Nord“. Lo sostiene, sulle colonne del Corriere del Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia, che non vede di buon occhio il fatto “che il dottor Profumo e il suo consiglio di amministrazione, per l’intelligenza e l’oculatezza manageriale che gli riconosciamo, possano avallare operazioni che rischino di scaricare sui soci della banca per primi, e sui risparmiatori poi, le conseguenze di un affare andato male come la Roma Calcio“.
“Io so che Roma, sotto la formula di Roma Capitale – continua l’esponente leghista – ha veramente esagerato su tutti i fronti e sbuca ovunque. Lo abbiamo appena visto nella vicenda per la candidatura olimpica e adesso ci risiamo“.
Unicredit-Italpetroli: lunedì la cessione della Roma
Unicredit-Italpetroli: l’articolo di Affaritaliani.it:
Una telenovela a cui nel weekend, con molta probabilità, verrà scritto il finale: l’AS Roma passerà dall’Italpetroli di Rosella Sensi all’UniCredit dell’interista Alessandro Profumo, come contropartita per il ripianamento del debito da 325 milioni che il gruppo petrolifero, fra prestiti e linee di credito varie, ha nei confronti della banca di Piazza Cordusio (la famiglia Sensi ne deve altri 80 al Monte dei Paschi di Siena). Il tutto a poche ora dalla seconda udienza di arbitrato fra i due gruppi che deve risolvere la questione, evitando che il dossier arrivi così in tribunale.
Fonti vicine ai Sensi danno ormai per certa la cessione. La telenovela (lunghissima) nasce nel 1993 quando Franco Sensi, imprenditore italiano operante nel settore petrolifero (Compagnia Italpetroli possiede diversi depositi costieri per lo stoccaggio di prodotti petroliferi), raccoglie l’eredità di Dino Viola e diventa presidente della Roma calcio (fino al 2008, data della sua morte), rilevandone la proprietà.
Ultimatum di Unicredit, lunedì la risposta dei Sensi
“È finito il tempo degli avvocati, ora tocca alle parti».
Rosella Sensi: ultimatum dalla Banca
Rosella Sensi, l’ultimatum è arrivato e ora si aspetta l’ultima parola. Secondo il Corriere della Sera il presidente della Roma deve accettare e firmare l’offerta della Banca, oppure andare allo scontro frontale:
«Il tempo degli avvocati è finito». Se a dirlo sono proprio i legali interessati, il conto alla rovescia può realmente iniziare. Tra relazioni e stesure, perizie e contro deduzioni, il negoziato, estenuante e ricco di colpi di scena, è giunto all’epilogo.
Sarà un fine settimana di passione, il più caldo e delicato per Rosella Sensi, che dovrà pronunciarsi in via definitiva sulla transazione proposta da Unicredit alla Compagnia Italpetroli, la holding di famiglia che controlla l’A.S. Roma, debitrice di circa 325 milioni di euro nei confronti dell’istituto di credito. Nell’ultimo incontro tenutosi ieri a Roma gli avvocati (Carbonetti e Di Gravio per Unicredit e Gambino-Conte, consulenti di Italpetroli) hanno completato il complesso lavoro di valutazione economica degli asset dei Sensi, sui quali esiste tuttora una divergenza.