Vucinic, l’uomo dei sogni

 Da Il Tempo:

Il piccolo Vucinic cresce nel pancino di mamma Stefania, papà Mirko è un altro da quando ha saputo che presto a casa saranno in tre. Decisivo, combattente, leader, goleador. Mai visto un Vucinic così. Capocannoniere giallorosso in campionato con 13 gol, 19 comprese le coppe, 13 dei quali nel 2010. È lui a prendersi la copertina di un derby che per i romanisti sarà una goduria eterna. «Segnare una doppietta e vincere contro la Lazio è la cosa più bella del calcio», dice il montenegrino mentre inizia il delirio romanista. Rigore e punizione, le specialità di Totti.

Roma, di sera col cielo in blu jeans scoprì che il calcio è anche Marco Cassetti

 Marco Cassetti in condizione di forma stratosferica serve eccome, alla Roma costruita a immagine e somiglianza di Claudio Ranieri. Di gregari e campioni. L’ex leccese, motorino di fascia (a volte più avanzato, altre ancora costretto alla fase difensiva) di Luciano Spalletti, è tornato a riprendersi la sua postazione con picchi di 7.5 in pagella nel corso dell’ultima gara giallorossa contro l’Inter. “Se la vede con Zanetti ed Eto’o: non sbanda mai. Anzi, quando può si riversa anche in attacco. Prestazione solida“. Aveva di fronte la corazzata peggiore: Zanetti è uno che non perde mai palla; Eto’o punge, fa male e t’avvelena come gli scorpioni. Nessuno meglio del 77 della Roma, che si è spartito la palma del migliore in campo con Daniele De Rossi e David Pizarro. Francesco Totti, nellla circostanza, era in panchina. E Totti, con la storia di Cassetti, centra anche lui pure se di mezzo non c’è il poker e non ci sono le carte (passione condivisa da entrambi).
IL GIOCO DEL CALCIO. Sotto un manto giallorosso, in una sera col cielo in blu jeans scopri che il gioco del calcio vive di attimi e sfaccettature, intuizioni e dettagli, istinto e profonda razionalità. Ma non solo. Tra uno sventolio di bandiere da immaginartele in perpetuo movimento per tutta la vita e male alle mascelle per quanto hai accompagnato con il movimento facciale ciascuno di quei lunghissimi minuti di cui si compone l’incontro, capisci che il gioco del calcio è un dolore a tal punto viscerale da darti accesso, di contro, alle gioie più impenetrabili. Per natura propria, si compone di marchiani errori, lineari fraseggi e tocchi partoriti da nicchie di eccellenti.

Lazio-Roma: Toni – Ranieri, malumori superati

 Da La Gazzetta dello Sport:

Tridente: per forza e per amore: La Roma è pronta ad affrontare il derby con i tre attaccanti:.Toni dimagrito dopo una settimana di dieta speciale, Vucinic tirato a lucido dopo una settimana di buon lavoro. Totti fresco di barbiere e con i capelli “stirati”. Non sarà il tridente classico, nella formula zemaniana: sarà, probabilmente, un tridente mascherato, alla Capello. Totti trequartista. Toni alla Batistusta. Vucinic alla Delvecchio. L’aria è questa: dopo uan settimana di eseperimenti e in cui Ranieri ha ballato tra 4-2-3-1, 4-4-2, 4-4-1-1, si è tornati alla casella di partenza. Dopo la vittoria dell’Inter sulla juve , la Roma non ha chance, Deve conquistare i tre punti e basta: il resto significa, probabilmente, addio ai sogni di scudetto.
IL RETROSCENA La settimana non era cominciata nel migliore dei modi per Ranieri. L’allenatore si san saba ha dovuto fare i conti con il malumore di Toni, escluso dalla formazione iniziale nella gara con l’Atalanta. Toni ci è rimasta male per essere stato informato nella  riuonione tecnica e non prima. Ranieri , però da questa punto di vistaè di una limpidezza assoluta: fa sempre così. Il malessere di Toni è durato lo spazio di una giornata. è intervenuto il dirigente Montale, c’è stato un chiarimento- civilissimo- tra Ranieri e il giocatore.

Lazio-Roma, Ranieri tra Kipling e Al Pacino

 Da La Gazzetta dello Sport:

Trovare la formula giusta per il cocktail del derby romano è arte di raro equilibrio. Ranieri propone la sua affidandosi a tanta pretattica, buone dosi di saggezza, un po’ di Kipling, una spruzzata di Pacino, un tocco di scaramanzia e un aroma testaccino. Una precauzione però è d’obbligo: servire gelido, perché il Divo Claudio ha le idee chiare: «Voglio una Roma senza sentimenti». Sfavoriti Non facile, soprattutto quando l’allenatore vede una sciarpa azzurra in sala stampa e commenta: «Mannaggia, proprio di quel colore…». Risate quasi liberatorie, visto il veleno che circola nelle vene di una città ammalata di calcio. Attenzione, però: Ranieri non sarà mai uno zemaniano, di quelli destinati a predicare invano come sia «una partita come tutte le altre». «No, è una partita diversa: siamo primi e c’è il derby. Dobbiamo vincere». Dall’alto della posizione in classifica non ci dovrebbe essere corsa.

Lazio-Roma, Ranieri sceglie il To-To-Vu

 Da Il Tempo:

Vorrebbe una Roma capace di giocarlo senza pensare che è un derby. Vorrebbe una squadra in grado di contrastare l’aggressività della Lazio. Vorrebbe vincerlo nel primo tempo con il tridente «pesante» e inserire Taddei per la difesa del fortino. Ecco i desideri di Ranieri alla vigilia del derby. Il secondo vissuto sulla panchina della Roma, ma stavolta un altro successo varrebbe un pezzo di storia. Il suo lavoro alla vigilia è soprattutto psicologico. Obiettivo: stemperare le tensione. Fa durare l’allenamento appena trenta minuti perché la squadra è fin troppo carica, spiega ai suoi giocatori che la Lazio li aggredirà e loro dovranno fare lo stesso senza falli inutili, istruisce i centrali difensivi sui movimenti di Rocchi & Co., poi manda tutti a casa e li ritrova a Trigoria per cena, come accade ogni sabato prima delle partite a casa… Inutile chiedergli lumi sulla formazione. L’ha decisa solo ieri sera e sarà con Totti, Toni e Vucinic insieme.

Ranieri: “Lazio favorita, Roma affamata”. Sul tridente: “So ma non dico”

 Claudio Ranieri alla vigilia di Lazio-Roma. La conferenza stampa del testaccino nella sala adibita del Fulvio Bernardini non scioglie i dubbi. Il tecnico giallorosso vede i biancocelesti favoriti ma sa che la sua Roma vuole continuare a sognare.
INTER. La vittoria sulla Juve non può cambiare l’approccio della Roma al derby perchè noi, fin dall’inizio, abbiamo pensato a solo noi stessi. E’ stata la nostra forza: lavoro, impegno e sacrificio. Mancano cinque partite e dobbiamo continuare così, è un campionato bellissimo. Il nostro popolo ci da energia e siamo tutti uniti. Non è contata la partita di ieri.
Stiamo bene, quando si vince l’autostima va su, ma dobbiamo restare con i piedi per terra
“.
LAZIO-ROMA.Derby, difficile, bello, tutto da giocare, con una cornice di pubblico stupenda: di solito chi sta davanti in classifica non è la favorita. Loro devono salvare l’onore di una stagione, quando è così la squadra che sta sotto parte favorita. Però andiamo in campo e ce la giochiamo“.
TRIDENTE. Toni, Menez, Vucinic, Totti. Chi giocherà? Non confermo niente. Da martedi ho fatto due formazioni e le ho portate avanti fino ad oggi. L’ho fatto apposta per farvi immaginare cosa sarebbe potuto accadere. Tengo tutti sulle spine fino all’ultimo, voglio che ognuno si alleni bene: io li ho visti, so come stanno i miei giocatori. Ho deciso che la formazione la faccio sempre la sera, raccolgo le informazioni e decido“.
ABITUDINI. Parlo con i giocatori, questa settimana non ho fatto nulla di diverso dal solito. La sorpresa puo essere per voi, non per me. Decido in base a ciò che ho visto e pensato“.
PRESSIONI. Non abbiamo più pressione di settimana scorsa, dobbiamo essere concentrati nel nostro lavoro, stiamo facendo un campionato meraviglioso, vedremo che succede alla fine. Non è cambiato nulla. Dobbiamo restare concentrati. I tifosi sono contenti. Non siamo ancora soddisfatti, dobbiamo dare in campo tutto quello che abbiamo. Il campionato si deciderà all’ultima giornata contro il Chievo“.

Lazio-Roma, tutti i dubbi di Claudio Ranieri

 Il Romanista:

Tridente sì, tridente no. Ma non è questo l’unico dubbio di Claudio Ranieri alla vigilia del derby. Mai come questa volta, infatti, indovinare la formazione che giocherà domenica contro la Lazio sarà un’impresa complicata. Ed è un bene perché significa che le alternative a disposizione di Claudio Ranieri sono tante e, soprattutto, di qualità. Pensare infatti che uno tra Luca Toni, Jeremy Menez o addirittura Francesco Totti, rischia di rimanere fuori dalla formazione titolare è la conferma che la rosa della Roma è assolutamente di livello. Stesso discorso riguarda uno tra Perrotta e Taddei, che difficilmente giocheranno entrambi, così come Mexes, Brighi e Baptista. Tutti potenziali titolari che domenica rimarranno fuori.

Ranieri – Totti: il Generale e il Capitano sapranno che fare…

 Da La Gazzetta dello Sport:

Ci vorrebbe un coraggio da Gladiatore, quando Rusell Crowe (peraltro simpatizzante laziale) non era ancora Peter Pan, mail generale Massimo Decimo Meridio. «Al mio segnale scatenate l’inferno!». Così i romanisti vedono Claudio Ranieri, gladiatore nelle t-shirt che ieri circolavano a Trigoria. Si comporterà da generale anche con il capitano? Lo ha già fatto: a Firenze e all’Olimpico con il Palermo, lo sostituì dopo 45’. Nemmeno Capello aveva osato tanto. Ma avrà il coraggio di lasciar fuori Totti dal derby? Che fare? Non se lo aspetta nessuno. L’esclusione sarebbe clamorosa per un verso: Totti si è allenato regolarmente, sta sempre meglio, il derby è la sua partita, soprattutto questo che vale un altro pezzetto di scudetto.

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