Mondiali 2010, Ranieri su Totti: “Se non ci andasse, meglio per la Roma”

Claudio Ranieri lo dice apertamente: se Francesco Totti non fosse parte della spedizione azzurra per i Mondiali 2010 del Sudafrica, meglio per la Roma. Marcello Lippi non ha ancora deciso ma le ultime indiscrezioni danno il 10 giallorosso destinato a restare in Italia. Da La Repubblica:

Malinconia e rimpianti, applausi e lacrime, lo strano pomeriggio giallorosso vedrà come avversario il Cagliari di Daniele Conti, da affrontare senza Vucinic, bloccato da un problema alla caviglia. E proprio al momento del congedo gli spettatori potranno godersi (chissà se per l’ultima volta) la coppia dei sogni Totti — Toni, con Menez inizialmente in panchina. «Le motivazioni ci sono — sprona il gruppo Ranieri — abbiamo fatto un percorso stupendo. Quando sono arrivato sapevo che dovevo lavorare tanto. Con positività e con senso di lealtà siamo arrivati a giocarci lo scudetto e la coppa Italia contro una super squadra.

Ranieri a Mourinho: “Bravo, non fenomeno”. Il portoghese: “Chiediamo al Chelsea?”

 Da Il Messaggero:

Una sfida infinita, no? E, allora, ecco l’ennesima puntata al veleno del confronto/scontro tra Roma e Inter, protagonisti stavolta Claudio Ranieri e Josè Mourinho, due nemici di vecchia data. Una botta e risposta senza esclusione di colpi, cominciato all’ora di pranzo a Trigoria e terminato all’ora della merenda a Berlino, dove l’allenatore dell’Inter si era recato per seguire il Bayern Monaco, avversario nella finale di Champions League.
Tutto ha preso il via quando, al “Bernardini”, è stato chiesto a Ranieri di commentare il deferimento di Mourinho alla Disciplinare per le accuse mosse alla Roma di volersi comprare il Siena, domenica prossima. «Questo è un calcio che non mi piace. Io sono diverso da Mourinho: mi piace il rispetto e do rispetto. Qui in Italia non so dove si arriverà… E’ troppo facile motivare il gruppo sentendosi attaccati da tutti e da tutto. A me piace vincere in un altro modo. Facendo così, invece, sono tutte bombe a orologeria. Io non voglio dire che sia da irresponsabili creare un clima di tensione intorno ad una partita, ma so che ci sono molti modi per caricare una squadra e fare gruppo. Le librerie sono piene di testi che spiegano come fare gruppo. Se sentirsi accerchiati, se sentirsi soli contro tutti… Io scelgo quello del calcio bello, determinato, agonistico, deciso, duro ma nel rispetto del prossimo. Mourinho è un buon allenatore, siete voi che lo fate diventare un fenomeno».
Ecco Mourinho, attraverso il sito internet dell’Inter con un comunicato lungo e dettagliato dettato per filo e per segno dalla Germania.

Roma e Inter: tra Ranieri e Mourinho è guerra di nervi

 Claudio Ranieri e Josè Mourinho hanno, chi solo per aver risposto a domande secche nel corso della conferenza stampa (il testaccino) e chi per non riuscire proprio a evitare – ogni volta – di stare sotto ai riflettori (il portoghese), scaldato il pre partita delle rispettive squadre.   Da Il Tempo:

Non è più un campionato di calcio. È una guerra mediatica, dove le due partite della penultima giornata che può decidere lo scudetto – Inter-Chievo a San Siro e Roma Cagliari all’Olimpico – passano in secondo piano rispetto alle parole pronunciate dagli allenatori. Il botta e risposta rovente tra Ranieri e Mourinho arriva al termine di tre settimane piene di tensioni, dal derby romano sino alla finale di coppa Italia e alle polemiche seguenti, passando per la partita «virtuale» tra Lazio e Inter. Stavolta è Ranieri a prendere in mano per primo l’ascia di guerra. Pur mantenendo garbo e self-control, le sue parole contro il collega interista sono dure e ben mirate. «Le accuse di Mourinho? È un calcio che non mi piace – attacca l’allenatore giallorosso, che non nomina mai il portoghese – io sono diverso: mi piace il rispetto e dò rispetto. Qui in Italia non so dove si arriverà. È troppo facile motivare un gruppo facendolo sentire attaccato da tutti e da tutto: sono tutte bombe a orologeria. A me piace vincere in un altro modo. Perché lo sport è un veicolo importante per la società italiana». Ma è anche uno sport dove continua a vincere il più ricco.

Ranieri-Mourinho, il mio miglior nemico. Il giallorosso: “Non è un fenomeno”, il portoghese: “E lui non è un vincente”

 Trigoria, conferenza alla vigilia di Roma-Cagliari. Claudio Ranieri, davanti alla stampa, è intervenuto sul deferimento di Josè Mourinho: “Questo è un calcio che a me non piace. Io voglio un calcio di rispetto, lo stesso che do e pretendo. Non mi piace fare gruppo facendo sentire i giocatori attaccati da tutti e da tutto, a me piace vincere in modo diverso” continua il tecnico romano. Ranieri ha poi continuato la conferenza, parlando del suo collega Josè Mourinho: “Certe dichiarazioni sono bombe ad orologeria, e a me piace dare messaggi positivi, perché per me il calcio è questo. Ci sono molti modi per caricare la squadra e fare gruppo, io cerco quello agonistico, duro, ma nel rispetto del prossimo. Quindi Mourinho non è un fenomeno? Siete voi che lo fate diventare fenomeno, per me è un buon allenatore. E mi fermo qua”.”
Appiano Gentile, conferenza alla vigilia di Inter-Chievo. Josè Mourinho, intervenendo sul sito web dell’Inter davanti alla stampa ha risposto al tecnico romano: “Io preparo calciatori, non gladiatori”, alludendo all’aggressività con cui la Roma e l’Inter si sono affrontate nella finale di Coppa Italia.,

Ranieri: “Le motivazioni? Non mancheranno”

 Claudio Ranieri, alla vigilia del delicato match di campionato di domani pomeriggio (ore 15, Stadio Olimpico) contro il Cagliari, torna a parlare della partita di mercoledì sera e spazia a 360 gradi sulla forma e sulla condizione mentale della sua squadra.

Riguardo la questione del deferimento di Mourinho, esordisce così: “Questo è un calcio che a me non piace. Io voglio un calcio di rispetto che do e pretendo. Non mi piace fare gruppo facendo sentire i giocatori attaccati da tutti e da tutto, a me piace vincere in modo diverso”, l’allenatore romano prosegue commentando le parole del suo collega interista: “Certe dichiarazioni sono bombe ad orologeria, e a me piace dare messaggi positivi, perché per me il calcio è questo. Ci sono molti modi per caricare la squadra e fare gruppo, io cerco quello agonistico, duro, ma nel rispetto del prossimo.”

Roma-Cagliari: Ranieri tra passato, presente e futuro

 Ranieri e il suo passato, Ranieri e il suo presente, Ranieri e il suo futuro. Sulla rotta di Cagliari passa buona parte della carriera del tecnico testaccino. Era l’anno 1989 e Claudio Ranieri, reduce dall’esperienza sulla panchina del Campania Puteolana, passa il mar Tirreno e raccoglie una squadra che militava in terza divisione, ai margini del calcio che conta e lontana anni luce da quella che meno di vent’anni prima aveva vinto lo scudetto. L’inizio è dei più promettenti con la conquista della Coppa Italia di Serie C alla prima partecipazione. Ma il vero capolavoro doveva ancora arrivare, visto che nei due successivi campionati, l’attuale tecnico giallorosso riuscì nell’impresa del doppio salto di categoria catapultando i suoi ragazzi terribili in serie A.

Roma-Cagliari: si riparte da Totti

 Da Il Messaggero:

Nonostante le polemiche per l’espulsione, l’esclusione dall’undici iniziale mercoledì sera e la squalifica in arrivo, contro il Cagliari si ripartirà da Totti. E’ una delle poche certezze con le quali la Roma ha ripreso ieri gli allenamenti. Ranieri non ha voluto perdere tempo e ha sottoposto al gruppo il filmato della gara.

Totti-Toni: problemi di coesistenza

 Da Il Corriere della Sera

Non è ancora il momento delle decisioni, perché mancano due partite che hanno ancora in palio lo scudetto. Nella Roma, però, è già il momento delle domande. E quelle di maggiore attualità, il giorno dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia, sono fondamentalmente tre: 
1) C’è spazio – tecnico, tattico e finanziario – per avere nella stessa squadra Francesco Totti e Luca Toni?
2) I rapporti tra il capitano giallorosso e Claudio Ranieri sono sempre al top o si sono incrinati dopo che Totti è finito in panchina contro l’Inter?
3) Ci sarà, in futuro, la possibilità di andare allo stadio a vedere Roma-Inter senza doversi portare l’elmetto.

Roma orgogliosa dei suoi tifosi

 Da Il Romanista:

E’ la notte dell’orgoglio romanista. E’ la notte in cui il cuore, la passione, la lealtà di Roma si sono mostrati al mondo, dopo l’indecente spettacolo di domenica scorsa. E’ la notte dell’amore della Curva Sud che non smette un attimo di cantare, è la notte di Ranieri che non oltrepassa mai l’area tecnica evitando le sceneggiate a favor di telecamere del dirimpettaio Mourinho, è la notte delle lacrime di chi non aspettava altro «che un trofeo per coronare questa grande stagione. Ce lo meritavamo».

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