Roma-Sculli: la trattativa va avanti

 Dal Corriere dello Sport:

«Non confermo, ma non smenti­sco», dunque qualcosa c’è. Perché a rispon­dere in questo modo, ieri, è stato Alessandro Moggi, procuratore di Giuseppe Sculli, quando gli è stato chiesto quale verità ci fos­se dietro al possibile trasferimento del­l’esterno genoano alla Roma nel prossimo mercato di gennaio. Del resto già l’estate scorsa, il nome di Sculli per un certo perio­do era circolato come possibile nuovo gial­lorosso. Ora la situazione si potrebbe ripete­re anche se il giocatore stavolta si augura che l’esito sia diverso.

Difesa: i tre titolari di Ranieri

 Dal Romanista:

«Là dietro ho tre titolari», dice spesso Ranieri. E lo dice non senza un pizzico di vanto. Perché tre titolari, tre così forti soprattutto, là dietro in questo nostro benedetto Belpaese non ce li ha nessuno. Mexes, Juan e Burdisso. Il bello, il brutto (è una forzatura, ovvio: Juan è il sosia magro di Denzel Washington) e il cattivo, il “Bandito” Burdisso.

Scambio Baptista-Sculli?

 Dal Corriere dello Sport:

Qualcosa si muove. Non c’è il cash, ma a Trigoria ci sono diversi gioca­tori che potrebbero fare al caso di io do un giocatore a te, tu dai un giocatore a me. La notizia, in questo senso, arriva da Genova, precisamente dall’ambiente Ge­noa e racconta che Giusep­pe Sculli è pronto a dire sì alla Roma. Notizia, peral­tro, che non è neppure un inedito assoluto, visto che l’estate scorsa il nome del­l’esterno in più di un’occa­sione, a ragione, fu fatto come possibile obiettivo della società giallorossa. Ora pare proprio che ci risiamo.

Ranieri “chiama” Behrami

 Dal Messaggero:

«Proveremo a fare quello che non ci è riuscito in estate». Più chiaro di così, lunedì, Ranieri non poteva essere: la campagna di rafforzamento invernale della Roma passerà dalle cessioni. Sembra un paradosso ma in realtà non lo è. Il tecnico ha a disposizione una rosa extralarge composta da 29 elementi: 4 portieri, 11 difensori, 7 centrocampisti e 7 attaccanti. Questo vuol dire che ogni gara una squadra intera finisce in tribuna. Anche così si spiega il turnover esasperato che ha portato il tecnico a schierare 24 formazioni diverse in altrettanti gare ufficiali dall’inizio della stagione.

La seconda vita di Brighi

 Dal Romanista:

Alla fine gli Stati Uniti sono diventati Stoccolma. Voleva andare lontano, Matteo Brighi, ma poi ha preferito non lasciare l’Europa. Natale con i tuoi, si dice. E così sarà: il centrocampista giallorosso trascorrerà le feste nella sua casa di Rimini con i genitori e i fratelli, mentre in questi giorni si sta rilassando con gli amici nel freddo della capitale svedese. Non è la prima volta che il centrocampista giallorosso preferisce le città ai luoghi esotici di vacanza: un paio d’anni fa andò a Berlino e ne fu conquistato. Adesso è a Stoccolma che, dicono, gli piaccia moltissimo. L’umore con cui Matteo si è imbarcato per il Nord Europa è buono, anzi ottimo. Perché Brighi, a inizio stagione, si sentiva un po’ accantonato. Con l’arrivo di Simplicio, e la permanenza – scontata – di De Rossi e Pizarro, pensava che il suo ruolo venisse ridimensionato.

Adriano-Roma: il ritorno dell’Imperatore

 Dal Corriere dello Sport:

Così Adriano ha riconquistato la Roma. Dalle valigie pronte alle pro­messe d’amore, passando dalla partita da titolare contro il Milan. L’Imperatore è partito domenica mattina per il Brasile, ma ha già un biglietto di ritorno per il 29. Sono stati giorni importanti, difficili, di deci sioni da prendere in fretta. La decisione di tornare in Brasile l’aveva presa. Il 10 dicembre, due giorni dopo la partita di Cluj, Adriano l’aveva comunicata a Ranieri e ai compagni. «Mi dispiace, non sono felice, torno in Brasile».

Boniek: “Scudetto? La Roma può farcela”

 Zibì Boniek, ex giocatore giallorosso, è stato intervistato dal Romanista:

Si aspettava la vittoria di sabato sera? No, sinceramente devo dire di no. E’ stata una bella sorpresa, quasi un regalo da mettere sotto l’albero. Negli ultimi tempi il Milan ha sempre giocato bene, anche in virtù del fatto che ha affrontato degli avversari che si sono sottomessi al suo gioco. Quasi con una forma ossessiva di rispetto e timore. La Roma è stata brava, ha approcciato in modo differente, con un piglio più quadrato e con una compattezza assoluta. Un’affermazione bellissima, il resto non conta, va bene così e andiamo avanti.
Si può dire che la Roma sia rientrata nella lotta scudetto? Certo, come punteggio, come gap da dover colmare, ci sta tutto. Essere a 7 punti dalla vetta della classifica non vuol dire assolutamente niente.

Borriello: l’arma in più di Ranieri

 Dal Corriere dello Sport:

Ci ha messo poco a diventa­re l’intoccabile dell’attacco della Ro­ma. Perché il suo lavoro, il suo ruo­lo, quello di centravanti, lo svolge al­la perfezione. Gol, capacità di tene­re palla e far salire la squadra, tena­cia, tanta, in grado di tenere occupa­to più di un difensore avversario, sempre e comunque. Maschera o non maschera, Marco Borriello sta incidendo alla grande sul cammino della squadra di Ra­nieri. Sabato sera, dopo dieci minuti, si è tolto la protezione per il viso – usata per tutelare la mascella fratturata causata dall’intervento di Ri­naldi del Bari – che gli dava fastidio.

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