Roma, è Champions League

 Da Il Messaggero:

Visto dall’Olimpico e adesso anche dal podio, l’inizio del girone di ritorno è meglio della fine di quello di andata. In particolare per Claudio Ranieri che, nella sua diciottesima gara delle venti di campionato fin qui giocate, fa il pieno di felicità: la Roma, umiliando il Genoa con un abbondante 3 a 0 per la sua settecentesima vittoria in serie A, diventa terza, gioca la più bella partita stagionale e sorpassa, oltre al Napoli, pure la Juventus, che nella primavera scorsa esonerò proprio il tecnico di San Saba e che sabato sera aspetta i giallorossi a Torino in una sfida già colma di significati e veleni.

Ranieri: “Avanti così. Tridente? E’ un bel dilemma”

 Le dichiarazioni di Claudio Ranieri nel dopo gara di Roma-Genoa:
LA PARTITA – “Primo tempo molto bello. Abbiamo giocato con grande intensità senza far ragionare il Genoa. I ragazzi hanno meritato questa vittoria importantissima. Il Genoa visto oggi è stato ridimensionato dalla Roma, sebbene abbia grossa qualità e organizzazione. Sapevamo come si muovevano e abbiamo preso le nostre precauzioni, cercando di non farli giocare. La gestione delle sostituzioni? Giocavano bene, mi sembrava un peccato far uscire qualcuno perché stavano facendo una grande partita. Ho fatto prendere gli applausi ai due attaccanti perché erano veramente stremati“.
TONI – “E’ un giocatore esperto. Se sbaglia qualche gol poi non si demoralizza. Ha segnato gol da vero attaccante di razza. Ero sicuro che avrebbe fatto bene. La Roma ha fatto sempre grosse prestazioni sulle fasce. Adesso abbiamo, oltre ai centrocampisti chesi inseriscono, anche un centravanti forte di testa“.

Ranieri-Menez-Roma, il disgelo. Francese pronto per il Genoa

Jeremy Menez e Claudio Ranieri sembrano aver messo da poarte l’ascia di guerra e il tecnico testaccino, nonostante la prontezza con la quale aveva puntato l’indice sul francese dopo lo scorcio di campionato disputato da Menez contro il Cagliari, pare voler chiudere il capitolo. Menez è stato convocato per la gara Roma-Genoa: il trequartista non partirà titolare ma è verosimile pensare a un minutaggio nell’undici in campo nelle fasi del secondo tempo. Il Romanista racconta le fasi alterne del rapporto tra i diretti interessati, fatto di bizze, incomprensioni e ricociture.  Propiro come i rapporti d’amore:

Ranieri: “Genoa pericoloso, Suazo una mina; De Rossi c’è. Forse il rombo, i bilanci alla fine”

Claudio Ranieri vuole riprendere da dove si è interrotto: la conferenza della vigilia di Roma-Genoa è l’occasione, per il tecnico giallorosso, di spronare i suoi verso un filotto di vittorie che possa consentire di ambire a qualche cosa di importante. La sessione di allenamento della vigilia ha mostrato la buona condizione di Daniele De Rossi e Mirko Vucinic: presto per dire chi scenderà in campo ma Ranieri può contare anche sul supporto di Capitan Futuro che sembrava non dovesse farcela. Missione, battere i Grifoni per riscattare la sconfitta dell’andata (3-2 del Genoa in rimonta) e andare all’assalto del quarto posto. Anche perchè, la Roma di inizio campionato è, fortunatamente, un ricordo lontano.
CONVOCATI.
Ci sono De Rossi e Vucinic: Mirko non ha più problemi. Per Daniele è stato il primo allenamento dopo una settimana di recupero in seguito ai colpi ricevuti a Cagliari e mi ha dato la sua disponibilità. Philippe Mexes ha fatto tutta la settimana di allenamenti senza evidenziare problemi. Cicinho ha una piccola botta al ginocchio e si è allenato a corrente alternata. Avevo già due terzini destri quindi portarne un terzo mi sembrava troppo“.

Pizarro, Roma poi Cile: il Pek tra calcio e sociale

David Pizarro, il Pek. Classe 1979, nato a Valparaiso, si racconta sulle pagine de Il Messaggero confidando che – dopo i prossimi tre anni alla Roma – l’intenzione è di chiudere la carriera in Cile, prima di dedicarsi anima e corpo alla famiglia. Il metronomo giallorosso, pupillo di Luciano Spalletti verso cui la stima è prontamente ricambiata, riesce a spaziare a 360 gradi e affronta piùà di un tema interessante: la cura Claudio Ranieri, i problemi socio-sportivi della droga e del razzismo, gli obiettivi perseguiti, quell’istante di Cagliari nel quale gli è scoppiato un petardo lì lì a due passi, il rapporto con i tifosi e quello con i compagni.
IL FUTURO.Dopo quattro stagioni già disputate con la maglia della Roma (105 presenze per sette reti ndr) e le tre messe in cantiere, ci saranno un paio di campionati nel mio paese prima di smettere. Voglio passare un po’ di tempo con me stesso e la mia famiglia, stare a casa per i compleanni, per le feste, come una persona normale. Una volta riposato, mi dedicherò al sociale. Voglio occuparmi dei giovani del mio quartiere a Valparaiso, Playa lancha. Giovani che hanno problemi seri con la droga, con la cocaina. Ce ne sono alcuni, di tredici anni, che vivono con lo sguardo perso nel vuoto, li chiamiamo gli allucinados. Non sanno che fare, dove andare. Si possono aiutare attraverso lo sport, per tirarli fuori da questa situazione bruttissima“.
PETARDO A CAGLIARI.Mai pensato di uscire. Se l’avessi fatto, non me lo sarei mai perdonato. Pensavo solo a rientrare, nulla di più. Anche se poi ho accusato, ho giocato con un continuo fischio nell’orecchio. Se dopo la mia sostituzione la Roma ha subito la rimonta, è solo un caso anche perchè il primo gol sardo era da annullare“.

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