Nazionale, Ranieri o Prandelli: Lippi ha già il successore?

Inevitabile, a questo punto, parlare dei due: Claudio Ranieri e Cesare Prandelli. Non solo per quanto bene stanno facendo nelle rispettive figure professionali di allenatori della Roma e della Fiorentina, ma anche per il fatto che entrambi sono stati accostati in maniera evidente alla Nazionale italiana.
Più di un addetto ai lavori ci vede – in Ranieri e Prandelli – il prossimo commissario tecnico azzurro: i due hanno sviato la domanda nella conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Roma ma sanno benissimo quanto reale sia l’ipotesi che possano trovarsi a guidare la nostra Nazionale.
Ce ne parla La Gazzetta dello Sport:

Vucinic alla Delvecchio: con Zeman, gol a grappoli per entrambi

Il Messaggero riprende una riflessione di Claudio Ranieri a proposito di Mirko Vucinic: il tecnico della Roma ha elogiato, in conferenza stampa, il lavoro del montenegrino per la capacità di fare gol o di farlo fare. Facesse per tutta la stagione come Marco Delvecchio, ha quasi suggerito il testaccino a Vucinic. Ecco che cosa significa, per il quotidiano in edicola stamane, che Vucinic faccia il Delvecchio (ed ecco quanto hanno segnato con Zdenek Zeman):

Prandelli: “Nazionale? Bischerate, Roma tenace come Ranieri”

 Cesare Prandelli ha voglia di veder giocare la sua Fiorentina contro la Roma di Claudio Ranieri. L’occasione per ribadirlo è la conferenza stampa della vigilia, nel corso della quale pare inevitabile non riprendere, tra le altre cose, l’illazione secondo cui proprio i due tecnici, gigliato e giallorosso, sarebbero i candidati principali per sostituire Marcello Lippi alla guida della Nazionale italiana. “La Roma ha qualità tecniche, organizzative, ma anche caratteriali. Ha un budget economico superiore al nostro, ma in questi anni non mi sembra sia contato più di tanto. Sappiamo di affrontare una grande squadra, ma faremo la nostra partita, da Fiorentina. Arriviamo da una gara ben interpretata, quella contro l’Inter in Coppa Italia e abbiamo bisogno di prestazioni importanti. Sento la voglia di superare i momenti difficili e fare una grande partita. Ho visto i miei giocatori molto convinti“. Giallorossi quale avversario tonico e altrettanto motivato: “La Roma ha la stessa tenacia di Ranieri. E’ stato chiaro all’inizio, quando ha detto che il suo obiettivo era ricompattare la squadra e dare equilibrio. I risultati che sta ottenendo ora sono frutto di un lavoro tattico, tecnico ma anche psicologico. Chi parla di Nazionale dice solo bischerate, penso alla Fiorentina. La proprietà è stata chiara, due mesi fa è stato detto che ci saremmo riparlati a primavera per il rinnovo. Ora, non mi pare che ci sia un clima primaverile e comunque adesso i miei pensieri sono solo concentrati sulla Fiorentina“. Qualche dubbio sulla formazione da schierare contro la Roma:

Ranieri: “Prandelli da Nazionale, il record lo ignoro; a Firenze per dare tutto”

 Claudio Ranieri, in conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina-Roma, lo sa. Che, dovesse espugnare l’Artemio Franchi dopo 5 anni che non si vince, la sua formazione gli garantirebbe l’ennesima dimostrazione del fatto che forse – per davvero – i traguardi pensati a inizio avventura erano figli di evidente sottovalutazione. Lo sa ma non si sbilancia, anche perchè se è vero che a lui spettano i meriti di una marcia inattesa e sorprendente, è sempre lui a dover garantire che si continui a procedere con i piedi per terra.
MEXES. L’ho convocato perchè dovrebbe essere disponibile: per me lo è, sta bene e il muscolo sta reagendo come deve. Non credo che domani ci saranno particolari problemi“.
TOTTI.Il Capitano ha reagito bene ai 90′ contro l’Udinese. Noi tutti sappiamo benissimo che dobbiamo utilizzarlo con il contagocce, però dopo la gara è stato brillante. Adesso valuteremo domani“.
TERRY.Difficile parlarne senza essere dentro il contesto. Sono problemi che non mi riguardano direttamente, so solo che mentre Ancelotti gli ha confermato la fascia di capitano, Capello gliel’ha tolta. Evidentemente, entrambi hanno fatto le valutazioni del caso: sia il manager del club che il Ct della nazionale. Rispetto le scelte, nulla da aggiungere“.
RECORD.Di quello non mi importa nulla. Penso solo che mi interessa esclusivamente la partita di domani, nella quale dobbiamo fare bene: pensate, se non ci foste stati voi giornalisti a ricordarmi del primato me lo sarei scordato“.
DIFESA A TRE. Domani è possibile anche questo: ho tre ottimi giocatori in difesa e la possibilità di fare delle scelte. Possono ruotare o giocare insieme. Se ce ne sarà bisogno, ci schiereremo a tre“.

Ranieri modella la Roma tra amore e Psiche

Il Messaggero, traendo le fila di un’analisi articolata rispetto ai numeri di Claudio Ranieri, chiosa con una conclusione chiara: Ranieri, per guarire la Roma, ha dovuto fare un lavoro psicologico più importante di quanto lo fosse quelo tattico (tant’è, il modulo di Luciano Spalletti in più di una circostanza è stato riproposto con successo). A ciò, aggiungiamo pure la forte componente affettiva che lega il testaccino ai colori giallorossi, e il gioco pare pressochè fatto. Il testo:

Ranieri e i numeri della Roma: a due gare dal record di Capello

Claudio Ranieri tenta con la Roma di superare, in un colpo solo, sia Fabio Capello che se stesso. Una striscia di risultati utili consecutivi da far tremare l’attuale commissario tecnico inglese: con il testaccino alla guida dei giallorossi, infatti, le gare senza sconfitt, racimolate una dietro l’altra, sono diventate la bellezza di diciotto (sette le vittorie consecutive). Ovvero, a una gara per battere il record personale di Ranieri (che a Firenze, stagione 1995/96 mise in fila 19 risultati utili consecutivi) e a due per detronizzare Capello dai vertici delle statistiche giallorosse: l’attuale Ct dell’Inghilterra, infatti, nella stagione 2003/04 portò la striscia di gare senza sconfitta fino a 20. Ne parla, con tanto di settagli, Il Tempo in edicola stamane:

Roma, per Totti e i giallorossi il gol è un gioco di squadra

Fiorentina-Roma – La 23° giornata di A spalanca ai giallorossi i portoni di un Franchi mai troppo familiare. Anzi. E’ la bellezza di un lustro che Firenze s’è trasformata, per Francesco Totti e compagni, in fortezza inespugnabile. Motivi, ricette, valutazioni: Giulio Cesare – ci fosse ancora – ci avrebbe pensato lui. Una spedizione, forse sarebbe bastata anche mezza. Non c’è, evidente, ma la Roma di Claudio Ranieri – che a casa di Dante Alighieri, da allenatore capitolino, ci va per la prima volta – ha mezzi e strumenti per arginare le statistiche. Riscriverle. A leggerla semplice semplice, vien da dire che – eccezion fatta per la batosta dello scorso anno, quando la Fiorentina si andò a prendere la Champions League rifilando quattro pappine alla Roma – le trasferte al Franchi garantiscono belle partite, emozionanti, equilibrate. Già, perché se tanto mi dà tanto, c’è di mezzo la scoppola del 2009 ma le tre gare precedenti sono altrettanti pareggi. Ancora. Nelle ultime 25 sfide, solo in otto occasioni è successo che i giallorossi non riuscissero a piazzare almeno un gol: 29 quelli messi a segno complessivamente a fronte dei 33 della Fiorentina che, a reti bianche tra le mura amiche, ha chiuso solo in cinque circostanze. A difesa e attacco capitolino tocca assemblare una prestazione impeccabile, il centrocampo potrebbe garantire armonia tra i reparti: la coralità di manovra, fino ad ora, è stato il punto di forza di De Rossi e compagni. Per sacrificio e volontà di aiutarsi l’un l’altro, per la capacità di andare a rete con turnazione quasi regolare. Ha imparato a difendere, la Roma del nuovo corso, senza trascurare la fase offensiva, anzi. Si segna a turno, si segna tutti: le 37 marcature messe a segno fino ad ora in massima serie sono riconducibili a 14 giocatori differenti.

Coppa Italia, Roma-Udinese: 18° risultato utile consecutivo

 Da La Gazzetta dello Sport:

La macchia è cancellata. L’Udinese, che ad ottobre era stata l’ultima squadra a far cadere la Roma, stavolta finisce per diventare il 18˚ anello della catena di risultati utili consecutivi partoriti dalla rivitalizzata Roma di Ranieri, giunta ora a 7 vittorie di fila. Un 2-0 chirurgico (3 tiri in porta), che tenendo a secco i friulani consente ai giallorossi di mettere un piede in finale di Coppa Italia, sempre che la gara di ritorno – ad aprile – non si trasformi in una imprevista corrida. La chiave Nonostante le squadre abbiano, dall’inizio, rispettivamente 7 e 9 reduci del match autunnale, l’impronta tattica è assai diversa.

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