Sergio Pellissier dà per spacciata la Roma: lo scudetto all’Inter, semplicemente perchè è più forte. I giallorossi, semmai, hanno fatto un campionato sorprendente e pagano – oltre alla sconfitta contro la Sampdoria – anche il fatto che, nel corso delle prime due giornate, Claudio Ranieri era da tutt’altra parte. Ecco l’intervista integrale al centravanti valdostano apparsa sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:
Il manifesto di Sergio Pellissier è sintetizzato nella home page del suo sito Internet: «Correre, sudare, lottare, giocare. Verbi all’infinito che mi hanno accompagnato da quando tiro calci ad un pallone. Infinito come il mio amore per il calcio». Chi conosce il ragazzo valdostano sa che non vuole perdere mai. Figuriamoci se contro la Roma «s’accontenterà» di scendere in campo.
Oggi molti occhi sarannopuntati su di voi. Vi dà fastidio? «Ci siamo abituati. Ci davano per vittime sacrificali già contro Napoli e Inter, invece abbiamo lottato. Con la Roma faremolo stesso: ci teniamo a chiudere con una vittoria».
Chi vincerà lo scudetto? «L’Inter. I nerazzurri sono più forti, la Roma è stata sorprendente, ha fatto una rimonta incredibile ma paga la sconfitta con la Samp. Se Ranieri avesse iniziato la stagione, forse avrebbero vinto i giallorossi».
Da Il Tempo:
Siena e Verona, per un giorno, saranno l’attrattiva esclusiva: i toscani contro l’Inter, il Chievo di fronte alla Roma. In un contesto simile, il tricolore diventa questione di nervi e lucidità. Da La Gazzetta dello Sport:
Chievo-Roma e Siena-Inter: ultime partite di questo finale triller per lo scudetto 2009/10. A novanta minuti dal tricolore ventimila giallorossi si trasferiranno al Bentegodi portando un pezzo di Roma a Verona per tifare, sostenere e sperare in un risultato che ha di miracoloso. Li si troveranno un imponente schieramento delle forze dell’ordine. La Questura di Verona ha predisposto tutti i servizi di ordine pubblico necessari per mantenere l’ordine rifiutando l’idea di una città blindata. “Siamo fiduciosi che tutto si svolga nel migliore dei modi. Confidiamo che la gara di domani sia quello che il calcio dovrebbe essere, una grande festa di sport, anche se la posta in palio per la Roma è ancora alta. Non daremo spazio – aggiunge il Questore di Verona – a chi dovesse giungere a Verona per causare tensioni o problemi”.
La Roma ci crede, è rilassata ma ci crede. Ranieri in conferenza stampa non si è risparmiato: “In questa partita non si può caricare la squadra più del dovuto e non c’è bisogno di creare particolari motivazioni: hanno già tutte le motivazioni necessarie. Già il fatto di aver svolto questo percorso è una motivazione; sapere che sposti 20.000 persone che vengono a Siena per te è un’altra motivazione. Non temo l’emozione che mi danno queste situazioni”. Poi, come al solito ormai, ha parlato del collega Mourinho: “L’ultima intervista da lui rilasciata? Avrebbe molte più cose da dire di calcio a gente di calcio, invece parla sempre di me, evidentemente devo stargli molto a cuore. Lui si deve costruire qualcosa, si vede che ne trae linfa. Potrei dire io tante cose, ma non mi interessa”, poi aggiunge “non mi interessa quello che dice e le dichiarazioni che rilascia, anzi, mi annoia, quindi andiamo avanti. Io voglio parlare di calcio, non voglio parlare di polemiche che fanno soltanto male al calcio, perché amo troppo questo sport”.
Chievo-Roma. Vincere e sperare. Nell’ultima giornata di campionato la squadra giallorossa affronterà il Chievo di Di Carlo che ha già raggiunto da due settimane l’obiettivo stagionale della salvezza.
La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla viglia di Chievo-Roma, ultimo atto del campionato italiano di serie A:
Ultimo allenamento sotto l’acquazzone per la Roma di Claudio Ranieri. Questa mattina i giallorossi si sono ritrovati sul terreno del Fulvio Bernardini di Trigoria per l’ultima seduta prima della partenza per Verona. Prima di scendere sul campo d’allenamento il gruppo ha visionato alcuni filmati del Chievo. Il tecnico di San Saba ha spiegato alcuni aspetti tecnico-tattici ai propri giocatori. Alle ore 10,45 il gruppo al completo, presenti anche Totti e Pizarro, effettua il riscaldamento fisico e muscolare sui campi A e B del centro tecnico. Unici assenti, Julio Baptista, che probabilmente non partirà con i compagni per Verona, e Marco Cassetti. I due hanno svolto un lavoro differenziato.
Chievo-Roma: saranno ventimila giallorossi in trasferta al Bentegodi, per assistere all’ultima gara di campionato e per sperare, come scrive la Repubblica, in un epilogo di gloria.