Perrotta: “L’obiettivo minimo è arrivare in Champions, giocare con questa maglia è qualcosa di unico”

 Simone Perrotta, il giorno dopo la vittoria contro l’Atalanta,  ha parlato a Radio Radio del momento giallorosso:

“Non è la prima volta che ci capita di andare in svantaggio e poi vincere. Dà più soddisfazione, ma a volte ci piacerebbe andare in vantaggio e chiudere in vantaggio. L’obiettivo minimo stagionale è arrivare tra le prime quattro. La strada è ancora lunga. Abbiamo davanti diverse squadre. Bisogna fare qualche risultato pieno consecutivo e tirare le somme. Da qui a Natale il nostro sarà un cammino importante. Il mondiale? Me lo auguro, ma non ci penso, non è un assillo, voglio fare bene e dare una mano alla squadra. Dobbiamo per forza arrivare in Champions per ciò che rappresentiamo. Sarà il ct Lippi a tirare le somme. In tanti vorremmo esserci. Sarà lui a decidere. Ci sono tanti giocatori bravi che ambiscono al Sud Africa e lui dovrà sceglierne solo 23 purtroppo. L’inizio stagionale difficile? Anche con Spalletti motivi veri non c’erano. Perdevamo ma non facevamo male. A Genova poi grande partita, abbiamo perso per delle piccolezze. Anche con la Juventus non abbiamo fatto male.

Roma, da qui a Natale sette match point

Sette gare da qui alla fine dell’anno, prima della sosta di Natale. Sette appuntamenti che la Roma non deve fallire per puntare decisa verso una direzione che dia un senso significativo al campionato degli uomini di Claudio Ranieri, il quale auspica un filotto di vittorie. Dovesse essere così, non sarebbe più neppure da folli parlare di approdo in Champions League, prospettiva che garantirebbe ai giallorossi una bella boccata di ossigeno anche per quel che concerne la cassa della società. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport:

Diamoutene verso Roma-Bari: “Brighi e Vucinic gli amici, i tifosi giallorossi li porto nel cuore”

Souleymane Diamoutene, maliano classe 1983. Difensore arcigno a cui le stagioni passate in Italia (11 tra gli anni all’Udinese, alla Lucchese, al Lecce, alla Roma e al Bari) hanno regalato 197 presenze e sei reti all’attivo (tutte con la maglia del Lecce). Attualmente in quota ai Galletti, Diamoutene è uno degli ex giallorossi che si appresta a vivere la sfida di domenica in programma all’Olimpico con uno spirito particolare.
Quello di chi ha voglia di mettere in luce tutte le proprie qualità contro i compagni di una volta. Sempre che Giampiero Ventura decida di schierarlo da titolare: finora, infatti, il maliano non ha collezionato alcuna presenza nel corso della stagione 2009/10 e, con il Bari in assetto ottimale, rischia di partire nuovamente dalla panchina. Lo racconta con sincerità:

Mourinho: “Inter-Roma, sfida scudetto. Ranieri, ti stimo e non ti dico la formazione”

 Archiviata la partita di Kiev, nel corso della quale la squadra di Josè Mourinho ha impressionato non tanto per il gioco quanto piuttosto per la determinazione mostrata nel voler vincere a tutti i costi (incredibile la moltitudine di palle gol fallite nella circostanza da Samuel Eto’o e compagni), per l’Inter occorre guardare avanti e, nel futuro più immediato ci entra a pieno titolo la Roma di Claudio Ranieri.
Nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Roma (stadio Giuseppe Meazza di San Siro, fischio di inizio ore 20.45), il portoghese è il solito istrione, con sorprendente invito alla calma.
“Quella contro i giallorossi è una sfida importante tra due squadre che puntano allo scudetto e non si può ignorare il fatto che la classifica oggi sia bugiarda nei confronti dell’organico della Roma. Tra noi e loro non ci stanno i 14 punti di differenza in graduatoria: la classifica non dice la verità e io non ho mai nascosto che a me la Roma piace tanto, ha ottime individualità e un organico davvero di qualità”.
Importante, per Mourinho, mettere da parte l’euforia scaturita dalla rimonta di Champions League:

Ancelotti invita la Roma alla sfida di Champions League Chelsea-Atletico Madrid

Tra polemiche e dati di fatto, la gara con il Milan deve pur essere archiviata. Se non altro, anche perchè il Fulham è alle porte e la prossima gara di Europa League è almeno tanto importante quanto quella contro i rossoneri. In vista della trasferta inglese, per la Roma una bella accoglienza da un tifoso d’eccezione che il giallorosso lo porta nel cuore da sempre. Carlo Ancelotti. Il tecnico dei Blues, infatti, ha riservato alla squadra capitolina, posti d’onore per consentirgli di assistere alla sfida di Champions League tra il suo Chelsea e l’Atletico Madrid. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport in un articolo odierno:

Ancelotti: “Per la Roma lo farei…”. (Di tornare in Italia)

 Carlo Ancelotti torna a parlare del calcio italiano e lo fa in un momento nel quale, da allenatore del Chelsea, i risultati dicono che l’ex allenatore del Milan non si era certo rammollito tutto in un colpo.

I risultati deludenti inanellati lo scorso anno dalla squadra rossonera (comunque capace di raggiungere l’obiettivo minimo della qualificazione in Champions League) non dipendevano certo dal tecnico emiliano che, anzi, è forse stato l’artefice di un fallimento evitato. I Blues sono attualmente al comando della Premier League in seguito ad una marcia che potrebbe essere defiita eccellente: tutte vittorie e una sola battuta d’arresto.

Pizarro, il rinnovo è un caso?

 Interessantissimo spunto che arriva dritto dritto dalle pagine de Il Corriere dello sport. Oggetto dell’approfondimento, il rapporto contrattuale tra David Pizarro e la società giallorossa.

Tesi della testata: potrebbe esserci un problema relativo al prolungamento del contratto, che per altro, è in scadenza il prossimo giugno. Il cileo avrebbe dovuto rinnovare dopo la conclusione del campionato 2008/09 ma, tra un rinvio e l’altro, quella firma non c’è mai stata. In questa fase recente, c’è di nuovo che il procuratore di Pizarro non è più Hidalgo ma l´avvocato Beppe Bozzo (che vanta, nel novero dei suoi assistiti, anche Marco Motta, Simone Perrotta e Antonio Cassano).

L’ipotesi ventilata dalla testata è che sia proprio il cileno ad avere dei dubbi circa il rinnovo: perplessità dettate dal fatto che ultimamente sta giocando in una posizione non congeniale (più decentrata). Il primo approccio tra Bozzo e i dirigenti della Roma è di tre settimane fa, l’incontro non ha dato esito: a bloccare la società giallorossa, almeno due fattori.

Roma-Cska Sofia 1983/84, Coppa dei Campioni ottavi di finale (a/r)

COPPA CAMPIONI, OTTAVI DI FINALE ANDATA
19 OTTOBRE 1983, SOFIA
CSKA SOFIA-ROMA 0-1

CSKA SOFIA: Velinov, Iliev (l’s.t. Besinski), Borgolinov (29’s.t. Slavkov), Tinchev, Dimitrov G., Gevizov, Yontchev, Kerimov, Zdravkov, Tanev, Miadanov.
ROMA: Tancredi, Nela, Bonetti, Righetti, Falcao, Maldera, Ancelotti, Cerezo. Pruzzo, Di Bartolomei, Conti B. (36’s.t. Graziani).
ARBITRO: Vautrot (Francia)
MARCATORE: 17’s.t. Falcao

COPPA CAMPIONI OTTAVI DI FINALE RITORNO
2 NOVEMBRE 1983, ROMA
ROMA-CSKA SOFIA 1-0

ROMA: Tancredi, Oddi, Bonetti, Righetti, Falcao, Nela, Conti B.( 41’s.t. Chierico), Cerezo, Graziani, Ancelotti, Vincenzi.
CSKA SOFIA: Velinov, Besinski, Dimitrov N., Tinchev, Dimitrov G.Zdravkov, Yontchev (36’s.t. Tanev), Kerimov, Gevizov, Markov, Miadanov.
ARBITRO: Diana (Svizzera)
MARCATORE: 35’s.t. Graziani

L’unico precedente tra Roma e Cska Sofia riporta alla stagione 1983/84 quando giallorossi e bulgari giocavano la Coppa dei Campioni. Un doppio confronto andata e ritorno (quella era la formula dei tempi, poi sostituita con quella a gironi della neonata Champions League) che va a costituire un precedente incoraggiante. Altri tempi, altre emozioni. Soprattutto, altro obiettivo: si lottava, allora, per la supremazia internazionale e non per l’Europa League.

Liverpool chiama Aquilani, esordio il 17 ottobre?

Il Liverpool esce dalla trasferta italiana in terra fiorentina con le ossa rotte. Tutta colpa di un ragazzino, Stevan Jovetic, che ha preso a pallonate la porta difesa da Reina, infilando per due volte l’arcigna difesa dei Reds. L’esordio casalingo in Champions League ha portato bene agli uomini di Cesare Prandelli, capaci di umiliare – anche sotto il piano del gioco – una formazione pericolosa solo a sprazzi.

Grossi problemi, la formazione di Rafa Benitez li ha manifestati soprattutto a centrocampo dove, perso un cervello quale è Xabi Alonso, se ne attende un altro con ansia. I Reds hanno in casa l’uomo giusto, ma Alberto Aquilani – trasferitosi a Liverpool nel corso dell’ultima sessione di mercato estivo – non è ancora riuscito a mettersi a disposizione dell’allenatore. Il quale, dalle pagine del Daily Mirror, non perde occasione per celebrarne le qualità:

Occhio Roma, Sampdoria e Fiorentina vanno a mille!

I due anticipi della sesta giornata sono scivolati non senza sorprese. La Sampdoria, che a Marassi ha inaugurato la giornata calcistica in corso, è riuscita nell’intento che sembrava precluso a molte delle squadre della massima serie: quello, cioè, di affondare la corazzata nerazzurra.

L’Inter di Josè Mourinho, infatti, è caduta per la prima volta in questa stagione, proprio per mano dei blucerchiati, capaci di riscattare nel migliore dei modi il k.o. di Firenze (gol di Jovetic e Gilardino, Cassano e compagni inconsistenti). Dopo una prima frazione di gioco equilibrata e tattica, nella quale ci si è divertiti ben poco per la scarsa mole di occasioni da gol costruite, è la ripresa a regalare gli spunti migliori del match.

C’è da riscattare il 4-1 di Firenze (25 aprile 2009)

Foto da amarcord. 25 aprile 2009, 20 settembre 2009. Quasi cinque mesi dopo, chi si rivede! L’ultima partita tra Fiorentina e Roma non è certo un ricordo piacevole. Per i giallorossi, ovvio. Nello scherzo di calendario che aveva messo una contro l’altra le due formazioni in lotta per il quarto posto: viola e capitolini si sono giocati l’approdo ai preliminari della Champions League in uno scontro diretto che ne ha determinato il proseguo del cammino.

La partita non iniziò affatto sotto i migliori auspici, visto che prima dell’inizio del match, le due tifoserie vennero in contatto tra loro all’esterno dello stadio. Il popolo della Roma corse in massa a Firenze: erano in 2500. Non solo: pronti via e la Fiorentina passo subito in vantaggio con Vargas che, al 6′ di gioco, tenta la conclusione dalla lunga distanza calciando violentissimo da fuori area.

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