L’inizio del 2011 conferma quello che si era già intuito sul finire del 2010. Quella che un tempo veniva definita la Roma dei romani, continua la sua lenta ma inesorabile trasformazione assumendo di volta in volta il volto di Borriello, la spavalderia di Menez e l’imprevedibilità di Vucinic. Quello che sta accadendo quest’anno nella capitale può esser paragonato ad una sorta di rivoluzione copernicana. E non per il prossimo passaggio di proprietà che potrebbe (il condizionale, seguendo alcune logiche economico-politiche, è quantomeno d’obbligo) vedere a capo del club una proprietà americana quanto per il passaggio di testimone a livello tecnico che oramai è prossimo dall’essere ultimato.
cessione A. S. Roma
As Roma quando i rumors fanno salire il titolo…
Giornata brillante per la As Roma oggi in Borsa a Piazza Affari. Il titolo sta facendo registrare progressi oltre il 4%, eppure è una giornata di quasi festivitá e il club giallorosso è impegnato nella nevosa trasferta di Cluj in Romania dove domani si giocherá il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. Allora cosa sta incidendo sulle azioni? Sicuramente le notizie apparse ieri e legate alla Tosinvest della famiglia Angelucci che ha fatto sapere di essere “ancora interessato al club”, facendo trapelare successivamente che la sua offerta sarebbe vicina ai 120-130 milioni di euro per la As Roma.
Offerte vendita Roma: oggi è il giorno delle offerte
Oggi è il d-day. Anzi, visto che questa prima fase si concluderà alle ore 24, oggi è la d-night. Sarebbero giunte già tra le cinque e le sei offerte non vincolanti per l’As Roma. Potrebbero non essere le sole. Qualche altro investitore potrebbe muoversi nelle prossime ore. O almeno, questo è quello che sperano importantissime fonti finanziarie. Ci siamo. Ci siamo come non ci siamo mai stati negli ultimi 6 anni, da quando nel 2004 si è cominciato a parlare sempre più frequentemente di una possibile cessione dell’As Roma.
Cessione Roma: i tempi si allungano
La Roma è in attesa di un acquirente e ci sarà da aspettare ancora parecchio. Unicredit ha preso tempo, rinviando a data da destinarsi gli adempimenti tecnici per rendere “vendibile” la Roma, vale a dire la costituzione della Newco e la scissione della società di calcio da Italpetroli. Entro la prossima settimana sarà in viato a tutti i soggetti interessati l’info memorandum dall’advisor Rothschild. Poi, entro il 3 novembre, dovranno essere presentate le offerte non vincolanti.
Roma, Aabar c’è. Ma il prezzo non è quello giusto
Ancora distanti le posizioni tra il fondo sovrano Aabar e l’advisor di Unicredit per la vendita della As Roma. Gli emiratini hanno confermato il loro interesse all’acquisto del club che verrebbe comunque fatto gestire come manager da referenti italiani. Non è escluso infatti che nell’operazione venga coinvolto anche l’altro fondo di Abu Dhabi, Mubadala (sponsor Fiat e di Montezemolo), che potrebbe però avere solo una quota minoritaria.
Sensi – Unicredit: “E’ il momento di chiudere”
MF – Dow Jones:
Si avvicinano e si allontanano. Come due ex che stanno decidendo i beni da dividersi nella separazione. A te il divano, a me la tv. Ma qui si tratta di molto di piu’. Tra Unicredit e la famiglia Sensi per risolvere la vicenda Italpetroli occorre piu’ di una ex lista di nozze. La situazione che stanno cercando di risolvere i rispettivi avvocati, incontratisi ieri e che si rimetteranno attorno ad un tavolo anche domani, e’ molto piu’ complicata. Perche’ al centro di tutta la vicenda c’e’ la As Roma.
Roma – Inter, Unicredit – Italpetroli: dialoghi aperti
Da E Polis:
Parlare per trovare una soluzione. Lo stanno per fare Roma e Inter per Burdisso e gli avvocati di UniCredit e Italpetroli per chiudere una volta per tutte la vicenda legale sul rientro dei debiti per oltre 325 milioni della holding della famiglia Sensi nei confronti della banca. I tempi, più o meno, coincidono: entro il weekend il ds Pradè volerà a Milano per sedersi al tavolo delle trattative con Marco Branca, mercoledì o giovedì dovrebbe essere il giorno in cui i legali di UniCredit e Italpetroli proveranno a imprimere la svolta decisiva per giungere ad un accordo.
Questione di richieste e valutazioni, in entrambi i casi: il prezzo che l’Inter ha fissato per il cartellino di Burdisso è di 8 – 8,5 milioni, la Roma, che al momento ha solo spiccioli in tasca, spera ancora di chiudere sui 5,5 – 6. UniCredit e Italpetroli devono ancora un punto d’incontro su molti aspetti (e sulla strutturazione) della conciliazione, compreso il valore da attribuire ai ogni asset e ai vari immobili. Burdisso, affaccendato con l’Argentina di Maradona in Sudafrica, e Ranieri, in barca a godersi il mare della Grecia, attendono notizie.
Unicredit-Italpetroli: il futuro della A.S. Roma decretato in 19 giorni
L’arbitrato tra Italpetroli e Unicredit è una partita con tanto di trofeo. In bacheca, le sorti della A.S. Roma, ovvero dell’asset più ghiotto che sta nelle mani di Rosella Sensi. Il direttore di gara, stavolta, non ha giacchetta nera ma veste in maniera più formale. Giacca e cravatta. Dovesse mai fischiare un fallo inesistente, nessuno dia la colpa Pierluigi Collina. Stavolta, non sarebbe causa di eventuali conseguenze. Dopo un primo tempo scialbo, durato più di un anno e nel corso del quale s’è fatta pretattica, la ripresa si annuncia di fuoco. Poco importa se – a fronte dei primi 45′ trascorsi in 365 giorni – la seconda parte di gara si consumerà in 19 intensissimi giorni. Perchè, in un senso o nell’altro, a un verdetto occorre arrivarci. Agli amanti delle scommesse, più di altre volte, consigliamo di astenersi da ogni puntata. Troppi se. Una valanga di condizionali. Agli amanti della Magica inutile dire di astenersi dal fare il tifo. Ma, i più deboli di cuore, stavolta stiano a casa.
Il futuro in 19 giorni. Saranno determinanti mosse e strategie però – pare di capire – mai come stavolta potrebbe rivelarsi risolutorio un fitto rapporto di pubbliche relazioni. Tra avvocati, in verità. La A.S. Roma entra nell’intreccio economico che interessa Unicredit e Italpetroli in maniera (in)diretta. A leggere nel dettaglio ramificazioni e branchie, è dentro fino al collo. Perchè la società giallorossa, a ben vedere, è l’unica fetta della torta di Italpetroli con cui Unicredit potrebbe sfamarsi a sufficienza. Ballano oltre 325 milioni di euro (più interessi) vantati dalla banca che – a furia di pagherò – ha solo voglia di incassare quanto preteso. Al fine di raggiungere una mediazione, la holding di casa Sensi ha optato per l’arbitrato.
Italpetroli, Unicredit, Rosella Sensi: dove eravamo rimasti?
Altro capitolo inerente alla vicenda societaria della A.S. Roma, a seguito dell’assemblea degli azionisti di Italpetroli della quale rendiconta Il Romanista edizione odierna:
E’ durata solo un’ora e quaranta minuti l’assemblea degli azionisti di Italpetroli, convocata in seguito alla richiesta di chiarimenti presentata dai sindaci e dai revisori dei conti e riguardante l’approvazione dell’ultimo bilancio. La richiesta è stata presentata direttamente alla proprietà perché a loro volta sindaci e revisori dei conti dovranno rispondere a Unicredit. La banca, che di Italpetroli è azionista al 49% e principale creditrice, contesta la ritardata presentazione del nav (patrimonio netto) nell’approvazione dell’ultimo bilancio, che non ha tenuto conto secondo Unicredit dell’uscita di Piazza Cordusio dall’accordo di riscadenzamento del debito avvenuta il 4 giugno. All’assemblea, che si è tenuta nella sede di Italpetroli di Via Cave Aurelia, era presente anche un rappresentante di Unicredit (non l’avvocato Cappelli). Ascoltate le richieste di chiarimento presentate da sindaci e revisori dei conti, s’è deciso di aggiornare l’assemblea al 23 di questo mese. Ma in discussione c’era anche il “rosso” del bilancio 2008 di Italpetroli, che non è stato colmato. Nulla di fatto quindi per quanto riguarda la ricapitalizzazione della holding della famiglia Sensi che detiene il 67% della As Roma.
Rezart Taci: chi è
Il quotidiano spagnolo AS ha parlato di un presunto interessamento di Rezart Taçi (per’altro prontamente smentito) nei confronti della A.S. Roma. La cornice dell’indiscrezione è stata quella della gara amichevole tra F.C. Gramozi e Real Madrid disputata lo scorso 20 gennaio allo stadio Qemal Stafa per il terzo Trofeo “Trophy Taci Oil“. Dopo l’americano Casey Wasserman, dunque, altro imprenditore straniero associato al club capitolino. Resta solo da svelarne, per quel che si sa, la biografia. Ecco chi è Rezart Taçi. Il cui nome, da solo, è una veggenza: Rezart, infatti, significa raggio di sole.
CHI E’ REZART TACI. Imprenditore albanese, classe 1971 (un gemelli, nasce il 6 giugno), nel campo petrolifero: sua, infatti, la compagnia Taçi Oil di cui è SEO dal 2002. L’azienda opera nel mercato locale da oltre sette anni, si sviluppa su un’area di 37 mila metri cubi complessivi dislocati in due aree strategiche e differenti (lungo la costa adriatica) e ha iniziato a guardare con enorme interesse al commercio oltre confine. Anche in tale ottica vanno lette le recenti mire calcistiche che hanno avvicinato l’albanese (nativo di Erseke) a più di una società italiana (prima il Bologna, poi il Milan, a ruota – prestando fede alle dichiarazioni di AS – la Roma). Taci ha alle spalle studi in giurisprudenza portati avanti proprio in Italia (tra Alessandria e Torino) a cavallo tra il 1991 e il 1997. Sposato e padre di un bambino, nel corso dei mesi recenti Taci si è fatto conoscere dalla stampa italiana per gli interessi professionali e le passioni personali.
PASSIONE E AFFARI. Tra un’intervista e l’altra, si è scoperto un personaggio ottimista, amante della bella musica (soprattutto se popolare napoletana o se cantata da Nino D’Angelo), poco propenso al contesto automobilistico e appassionato di calcio e scacchi. Proprio le ultime due passioni hanno spinto Taci a spendersi quale imprenditore in entrambi i contesti: in un colpo e a distanza di un periodo di tempo breve, è diventato Presidente della società calcistica albanese KS Gramozi Ersekë (prelevata congiuntamente con il padre, la squadra milita attualmente nella massima serie nazionale) e della Lega Scacchi d’Albania.
Casey Wasserman e gli americani che vogliono la Roma
L’articolo di Sporteconomy, secondo il quale Casey Wasserman – uno degli uomoni più potenti nell’ambito dello sport americano – è a capo di un fondo pronto a formulare un’offerta alla famiglia Sensi per acquistare l’A.S. Roma:
I russi, gli americani, poi Fioranelli, e successivamente Angelini e una cordata di imprenditori. Adesso tornano però prepotentemente gli americani, con la stampa capitolina (sportiva e non) a “giurare” che si farà, perchè dietro ci sarebbe Mediobanca. Tanto quest’ultima ha fatto del silenzio il suo cavallo di battaglia, quindi non smentirà, nè confermerà e via al nuovo capitolo della telenovela. Questi americani poi sono anche “datati”, perchè già se ne parlava nel marzo del 2008. Sporteconomy ha trovato un riferimento alla Casey Wasserman, in predicato di acquistare il club della famiglia Sensi. Di seguito il testo della news di quel periodo: C’è chi ha perso il conto del finto o vero interesse per la società giallorossa: russi, italiani, americani, e ancora americani. Questa volta però l’offerta sembra esserci, al contrario di quelle che in precedenza erano soltanto voci.
Angelini non rilancia, Rosella Sensi fa pace con Roma?
Il Sole 24 Ore riporta l’attenzione alle trattative per la vendita della A.S. Roma. Stavolta i retroscena sono legati alla mancata offerta di Francesco Angelini, che avrebbe dovuto presentare la propria proposta ancora prima di Natale. Il nulla di fatto viene letto dal quotidiano come un segnale che va a vantaggio della famiglia Sensi che gioverebbe, in tal senso, del filotto di gare utili della squadra e dell’entusiasmo regalato dall’acquisto di Luca Toni. Con il pubblico aria di schiarita, l’armonia potrebbe anche tornare.
L’articolo:
Alemanno, Sensi, Profumo: incontro anticipato a oggi
Rosella Sensi e Alessandro Profumo, A.S Roma e Unicredit: partita a scacchi pesantissima e di difficile interpretazione, anche perchè i soggetti interessati si trovano ad un punto di non ritorno. La situazione pare tanto tesa che si è reso necessario l’intervento di arbitro d’eccellenza: Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha convocato entrambe le parti per un incontro fissato inizialmente a martedì 24 e poi anticipato a oggi pomeriggio. A riprendere le note salienti di quanto sta per accadere è Il Corriere dello sport, edizione odierna:
Profumo: “Roma-Unicredit, per ora riservatezza”
A domanda, risposta. Alessandro Profumo, a.d. di Unicredit, ha replicato