Matias Silvestre è un nome che circola da tempo nelle stanze di Trigoria. Il difensore del Palermo era stato cercato da Walter Sabatini anche nella scorsa stagione quando militava nelle fila del Catania.
Ora è tornato prepotentemente alla ribalta con l’arrivo di Vincenzo Montella sulla panchina giallorossa.
Un anno fa i due si sfiorarono solamente, visto che l’argentino passò ai rosanero pochi giorni l’insediamento dell’Aereoplanino.
Montella sulla panchina della Roma è solo una questione di giorni. O di giocatori, secondo alcuni media. Media che a più riprese ha avanzato l’ipotesi che, per strappare l’Aereoplanino al Catania, bisogna acquistare o cedere un calciatore al club etneo come contropartita.
Dalla prossima a Trigoria si potrebbe parlare sempre di più lo spagnolo. Dopo Luis Enrique e il suo staff, al centro sportivo Fulvio Bernardini potrebbero arrivare anche i difensori argentini Gabriel Heinze e Matias Silvestre.


Dal Romanista:
L’arrivo di Luca Toni in giallorosso pone dei problemi di abbondanza a Claudio Ranieri. Se, come sembra, la punta ex Bayern Monaco si trasferirà nella Capitale, ci saranno dei giocatori che lasceranno Trigoria, almeno per i prossimi sei mesi. Il nome del possibile partente è Stefano Guberti, l’esterno giunto la scorsa sessione di mercato dal Bari e che proprio nella società pugliese potrebbe tornare. “Ma non c’è solo il Bari, anche Atalanta, Bologna, Catania, Sampdoria e Livorno, il ragazzo è ancora cercato” ha affermato Claudio De Nicola, manager che cura gli interessi dell’esterno sardo, ad AsRomaLive.com. L’arrivo di Toni in giallorosso chiuderebbe gli spazi a Guberti ed il suo futuro sembra lontano dalla città eterna, anche se De Nicola lascia aperto un piccolo spiraglio: “Non c’è certezza che Stefano possa lasciare la Roma, ancora dobbiamo parlare con la società e Stefano deve parlare con il mister, è una cosa di cui si parla perché è stato impiegato poco e vorrebbe giocare di più e credo sia un fatto di necessità di entrambe le parti – visto che la Roma ha stilato per lui un programma di lavoro quadriennale – che Stefano faccia esperienza per i prossimi mesi.
In attesa di capire se sarà in grado di giocare la terza partita in una settimana (verifica attendibile circa le condizioni fisiche) con la presenza a Catania, Juan incassa la convocazione di Carlos Dunga, tecnico della nazionale brasiliana, per le prossime gare dell’11 e del 14 ottobre rispettivamente contro Bolivia e Venezuela.
Il gesto, il Catania lo aveva fatto. Poteva essere un’occasione importante per riportare la pace tra le tifoserie. La società etnea aveva chiesto di aprire le porte dello stadio Massimino ai sostenitori giallorossi. Poi la questura ha imposto il contrario. A raccontarlo è il direttore generale del Catania, Pietro Lo Monaco, intervenuto a Radio Incontro: “La settimana scorsa come Catania calcio, avevamo ottenuto di aprire il settore ospiti ai tifosi della Roma, perché ci sembravano maturi alcuni discorsi. La Questura ha preferito chiudere l’accesso ai tifosi giallorossi. Il calcio va vissuto diversamente e condanniamo tutti gli episodi di violenza. Da parte nostra, come Catania Calcio, non c’è niente nei confronti dei tifosi della Roma. La grande maggioranza dei tifosi non ha problemi. Non consideriamo tutti i tifosi della Roma e del Catania dei violenti e dei ‘puncicatori’. A noi interessa il campo e penso che domenica sarà una bella partita. La Roma è una grande squadra, con grandi calciatori”.
Dopo la confortante e bella prestazione conclusasi con il successo contro la Fiorentina, anche la Roma, con tutta la serie A, torna in campo per il turno infrasettimanale di campionato.
Inevitabile una analisi a caldo dopo il sorteggio dei turni del prossimo campionato. Il metodo scelto, quello cioè di non avvalersi di teste di serie, solleticava un rischio che puntualmente ha saputo trasformarsi in realtà. Quello cioè di sfide tra big fin dalle prime giornate. Vengono fuori in questa maniera gli scontri della seconda giornata tra Milan-Inter e Roma-Jventus.
Il Capitano. Imprescindibile e unico.