Ayew-Roma: ai giallorossi piace il figlio di Abedi Pelè

 Dal Corriere della Sera:

Programmi e rassicurazioni. Rosella Sensi sarà oggi a Trigoria per incontrare Claudio Ranieri, il gruppo di lavoro Montali-Pradè-Conti e anche i giocatori, che da ieri sera sono in ritiro. La presidentessa-traghettatrice ribadirà a tutti che la Roma non è in liquidazione, che si potrà fare calciomercato e che gli obiettivi per la stagione restano i più ambiziosi. L’acquisto di Nicolas Burdisso, il giocatore più richiesto da Ranieri, è così tutt’altro che impossibile. Certo, la trattativa con l’Inter non è facilissima e la Roma non vuole farsi prendere per il collo.

Conti-Roma: aria di divorzio

 Dal Messaggero:

Bruno Conti sta seriamente pensando di divorziare dalla Roma. Nonostante abbia ancora un contratto fino al 2013, e la garanzia di poter restare al proprio posto anche dopo i recenti cambi societari, il suo futuro all’interno della Roma non è più così sicuro. E per una sua scelta personale, sia chiaro; non perchè qualcuno abbia intenzione di metterlo alla porta.

Roma: idea Caceres

 Dal Corriere della Sera:

Tra domani emercoledì tornerà a Milano per trattare Nicolas Burdisso. Nel frattempo, però, la Roma comincia a guardarsi intorno. Se l’Inter sarà irremovibile nella sua richiesta di 8,5 milioni di euro, la società giallorossa avrà due possibilità: temporeggiare, aspettando il ricavato di qualche cessione anche dolorosa come quella di Mexes, o cercare un’alternativa all’argentino. Il nome tornato a circolare è Martin Caceres, difensore uruguagio di proprietà del Barcellona, capace di giocare sulle corsie laterali e non disprezzabile anche al centro della retroguardia.

Conti: “Mondiale? De Rossi e Di Natale le chiavi”

 Dal Messaggero:

Lui c’era, ventotto anni fa, quando in Spagna la Nazionale italiana di Enzo Bearzot si trovava, più o meno, nella stessa situazione in cui si trova oggi quella di Marcello Lippi, qui in Sud Africa. Zero vittorie dopo le prime due partite, due pareggi contro Polonia e Perù; tensioni e polemiche; rischio concreto di tornare subito a casa, alla vigilia dello scontro con il Camerun. Bruno Conti ricorda tutto alla perfezione. «Non riuscivamo a vincere, due pareggi deludenti, c’erano polemiche di ogni tipo, la critica ci dava contro e, non a caso, decidemmo di metterci in silenzio stampa. Giocavamo non male, ma malissimo. Un’Italia inguardabile…», le parole del dittì della Roma.
E, come sta accadendo adesso, grandi rimpianti per gli assenti.
«Esatto. Non si faceva altro che rinfacciare a Bearzot di aver lasciato a casa Pruzzo, che aveva appena vinto il titolo di capocannoniere, per portare Selvaggi.

Ranieri: “Complimenti a Montella e Stramaccioni, ottimo progetto giovani”

 Dal Romanista:

Uno scudetto e un secondo posto. Si conclude così l’anno che si può tranquillamente definire d’oro del settore giovanile giallorosso, cui vanno aggiunti un Arco di Trento nella categoria Allievi, dove la Roma ha praticamente ottenuto il Grande Slam. I primi complimenti alle due formazioni giallorosse arrivano da Claudio Ranieri, raggiunto per sms nel bel mezzo del suo buen ritiro. «Congratulazioni agli Allievi di Stramaccioni che hanno vinto lo scudetto, ma anche ai Giovanissimi di Montella che sono arrivati fino alla finale. Negli Allievi la Roma ha vinto meritatamente, giocando un bel calcio. La forza dei nostri colori è ancora una volta segno di un progetto-Roma legato ai giovani. Complimenti a questi ragazzi, all’allenatore e a tutto il gruppo»

Roma Allievi Nazionali: anche i baby di Stramaccioni in finale

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Tre gol stupendi, e la Roma in mezzora si prende partita e finale scudetto degli Allievi – dopo aver conquistato il visto anche per quella dei Giovanissimi – che giocherà domani contro la Juventus a Montepulciano alle 17, mentre alle 19 giocheranno i ragazzi di Montella. Dominio Siena letteralmente stropicciato. «Da quando alleno questi ragazzi non ho mai visto un primo tempo giocato così bene da rasentare la perfezione, stile Barcellona» ammette Stramaccioni. Tre gol belli e da raccontare: la rasoiata di Politano, con palla tra palo e portiere; una punizione di Ciciretti con pallone ad aggirare la barriera col portiere rimasto di sale e il tris di Caprari (botta vincente dopo scambio con Leonardi). Bruno Conti tira le somme: «Due finali che ci rendono soddisfatti. Montella, al primo anno coi Giovanissimi, ha lavorato con ragazzi sconosciuti e ha subito centrato il traguardo. Stramaccioni con gli Allievi è un veterano.

Conti: “De Rossi? Sarà il suo Mondiale”

 Dal Romanista:

Campioni del mondo lo si è per sempre. A ventotto anni dal trionfo del Bernabeu che ha consegnato all’Italia il suo terzo titolo, Bruno Conti, che di quell’impresa fu uno dei protagonisti, non nasconde una certa fiducia riguardo alle sorti della spedizione azzurra: «Sarà difficilissimo ripetere lo straordinario cammino di quattro anni fa – ha detto il direttore tecnico giallorosso a romanews.eu -, ma sono certo che ci toglieremo delle grandi soddisfazioni. Come accade sempre prima di questa competizione, di polemiche attorno agli azzurri ce ne sono tante, ma so per esperienza che spesso è utile per unire e cementare ancora di più il gruppo, cosa fondamentale per vincere un Mondiale». A rappresentare la Roma in Sudafrica c’è un solo giocatore, uno che Conti conosce da sempre, dal momento che ha iniziato la sua avventura in giallorosso proprio in un campus estivo organizzato a Nettuno.

Totti, Conti, Pazzini: tutti vogliono De Rossi in forma Mondiale

 La frase ricorrente: “Il Mondiale di Daniele De Rossi“. Lo ha detto Gianpaolo Pazzini, lo avvallano Bruno Conti e Francesco Totti, se lo augurano i tifosi della Roma che hanno voglia di assistere alla consacrazione planetaria del biondo centrocampista ostiense. Da Il Corriere della Sera:

«Spero sia il Mondiale di Daniele De Rossi». La vigilia del debutto della Nazionale italiana in Sudafrica trova impulso e fiducia nelle parole di Pazzini. È proprio lui, il carnefice della Roma del 25 aprile scorso, quello che con la Sampdoria gli ha soffiato sotto il naso lo scudetto, a lanciare la volata al compagno di squadra, forse in preda ai sensi di colpa. È stata una stagione travagliata, quella di Capitan Futuro, ma ora c’è la possibilità di tornare protagonista agli occhi del mondo.
Anche Totti e Bruno Conti gli hanno telefonato per rasserenarlo, conoscendo la sua proverbiale emotività prima di ogni appuntamento di grande livello. Dopo l’uscita piuttosto allarmante dal ritiro azzurro del Sestriere, che non aveva fatto troppo piacere a Rosella Sensi e Claudio Ranieri, il futuro di De Rossi è tornato sulla bocca di tutti. Il suo contratto scadrà il 30 giugno 2012: un motivo in più per tentarlo. Lo hanno fatto in tempi passati Chelsea e Barcellona e, da qualche tempo, ad insistere è il Real Madrid di Mourinho. La situazione è piuttosto chiara: la Roma vuole resistere e rispedire al mittente ogni avance. Ma in Spagna, giurano, Florentino Perez non si arrende ed è pronto a sborsare 40 milioni di euro. Serrare i tempi è l’unico modo per scoraggiare le pretendenti.

Adriano, infermieri Policlinico: “Tanta folla nemmeno per il Papa”

 Dal Romanista:

Mancano pochi minuti alle 18 quando Adriano Leite Ribeiro, o semplicemente Adriano, esce a bordo di un Suv nero da Villa Pacelli. Con lui, seduto sul sedile posteriore c’è il suo procuratore Gilmar Rinaldi. Facce sorridenti, nessuna dichiarazione, tanti flash e qualche tifoso che è arrivato dalle parti di via Aurelia per vedere da vicino che faccia ha l’Imperatore. Che, da ieri pomeriggio si può dire ufficialmente, è un calciatore della Roma. La firma sul contratto è arrivata davanti a tutto lo stato maggiore della Roma, dal presidente Sensi in giù a Villa Pacelli c’era tutta la dirigenza giallorossa: c’erano i tre direttori, Gian Paolo Montali (coordinatore dell’area tecnica), Daniele Pradè (direttore sportivo) e Bruno Conti (direttore tecnico), c’era la dottoressa Mazzoleni (ministro delle finanze di Trigoria) e l’avvocato Conte (che ha lavorato in questi giorni per studiare le clausole da inserire nel contratto di Adriano).

Rosella Sensi: “Vendere la Roma? Si, a chi ha un progetto serio, anche se a malincuore”

 Da Panorama:

“Uffa, lei mi chiede di Totti, di De Rossi, di Adriano, di Italpetroli, dei debiti, di Mourinho, di Spalletti, degli ultrà, ma io voglio parlare della società, di questo piccolo miracolo sportivo ed economico, di questa seconda squadra che è quella dei magazzinieri, dei massaggiatori, dei centralinisti. Vorrei parlare del progetto vincente costruito a poco a poco che ora tutti ci invidiano, invece sempre le stese cose.” Così sbuffa Rosella Sensi, 38 anni, presidente e Ad della As Roma.
Presidente Sensi, avrebbe mai sperato che Davide Roma quasi battesse Golia Inter? “Per come è iniziata, no. Le dimissioni di Luciano Spalletti erano inaspettate, ma quella è stata l’occasione per potere avere con noi Claudio Ranieri, che è stato, insieme a tutti gli altri, l’artefice della splendida stagione.”
Un rimpianto? “Non aver vinto alla fine, anche se ci sentiamo i vincitori morali”.
Ma l’Inter era onestamente più forte… “Una squadra più forte che abbiamo battuto e che ha vinto all’ultima giornata”.
L’aggressività dialettica di Mourinho vi ha mai infastidito? “Si, credo che quando si fa questo lavoro si debba avere la responsabilità di quello che si comunica. Quindi l’aggressività nel mondo del calcio non è mai un aspetto positivo.”
Beh, a proposito di aggressività, Francesco Totti, suo fratello minore e il figlio maschio che suo padre Franco non ha mai avuto, ha rifilato quel calcione a Balotelli… “Francesco ha sbagliato e lo ha anche ammesso.

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