Roma-Udinese 2-3, le parole di Lamela

 Roma-Udinese 2-3 è la fotocopia di Roma-Bologna 2-3. Non è solo una questione di numeri, ma di atteggiamento. Come contro i rossoblu, i giallorossi sono andati sul 2-0 per poi sgretolarsi come dilettanti allo sbaraglio.

Il gol di Domizzi che ha dimezzato lo svantaggio dei bianconeri è diventato una mazzata colossale per Totti e compagni, che hanno vanificato una prima mezz’ora da almanacco del calcio. Nella ripresa la doppietta di Di Natale ha confermato l’altalena di risultati della Roma, che non riesce a trovare un equilibro.

Udinese-Roma, Rosi in forte dubbio

 Per Aleandro Rosi ci sono molte possibilità di saltare Udinese-Roma. Domenica sera, il laterale destro è uscito a pochi minuti dalla fine per un problema alla caviglia, quella che l’ha costretto a dare forfait a derby in corso.

Ieri non si è allenato, difficilmente lo farà oggi e tutto lascia presagire che non sarà in campo nell’anticipo del venerdì in Friuli. Al suo posto giocherà Simone Perrotta, che gli subentrato nell’ultima parte di partita contro il Lecce.

Improbabile un impiego di Marco Cassetti, che Luis Enrique considera un centrale. Certo, il tecnico giallorosso ci ha abituato a tante sorprese nella formazione iniziale.

Un’altra ipotesi sarebbe quella di spostare Rodrigo Taddei sulla destra e ridare una chance a Josè Angel sulla sinistra, che continua ad andare meglio su Twitter che sul terreno di gioco. Negli 11 anti-Udinese, c’è da scegliere anche chi sarà la coppia di difensori centrali.

Di Natale: “Giocare contro la Roma è sempre stimolante”

 Le dichiarazioni di Antonio Di Natale rilasciate a Radio Easy Network:

La tripletta dell´attaccante napoletano al Lecce ha portato il conto a 89 marcature.

“La partita contro i giallorossi si è messa subito bene con una rete nei primi minuti. Dopo la prima frazione di gioco per i salentini è diventato impossibile recuperare. Continuiamo su questa strada perché ora vengono prove difficili”.

Bianchi: “Adriano? Basta farlo giocare”

 Dal Romanista:

«Quando l’ho avuto io, è stato un ragazzo esemplare». Niente vita notturna, niente stravizi, l’Adriano che Ottavio Bianchi ha conosciuto nel 2002, nei mesi in cui entrambi erano alla Fiorentina, era il giocatore perfetto. O almeno lui lo descrive così.
Mister, si parla di un ritorno in Italia di Adriano, lei che ricordo ne ha?«Era ancora un ragazzo, era esuberante e aveva una forza fisica fuori dal comune. Era in grado di fare dei gol incredibili e di sbagliarne di semplici. Ma da allora è migliorato molto tecnicamente».
E fuori dal campo come era? «Un bravo ragazzo, un tipo semplice, uno che aveva solo voglia di giocare. E’ un brasiliano e, come capita spesso ai brasiliani, ha degli alti e dei bassi. A parte Aldair che faceva eccezione ed era sempre perfetto. Ma in generale loro hanno un carattere particolare, hanno bisogno di sentire l’entusiasmo, hanno bisogno di sorridere».
Negli ultimi anni Adriano aveva perso il sorriso? «Difficile da dire, bisognerebbe andare a trovare la sua chiave psicologica. Quando era con me non faceva problemi, stava sul campo a tirare le punizioni e i rigori e stava bene».
Lei ha avuto a che fare con un tipo difficile come Maradona, come si fa a recuperare Adriano al massimo livello? «Per carità, non sono io a poterlo dire. Gli anni passano, la vita cambia di anno in anno.

Nazionale: un Totti così sarebbe servito a Lippi

 Da Il Corriere della Sera

La Roma resta attaccata all’Inter e si regala un piccolo dubbio finale che se non altro ribadisce l’importanza della sua stagione. I rischi che corre l’Inter sono minimi, ha però il peso di dover vincere. Qualunque altro risultato a Siena non basterebbe. È stata la giornata dei perdoni. A Roma Totti è stato trionfalmente accolto dal suo pubblico come un martire colpito al cuore dalla reazione nazionale al dopo Balotelli. A San Siro lo stesso Balotelli ha segnato ed è poi uscito tra gli applausi del pubblico che meno di tre settimane fa aveva offeso. Al di là della mancanza di misura su quasi tutto quello che lo riguarda, Totti stupisce ancora per il suo rendimento. Un gol, un palo e un assist a Parma otto giorni fa, 2 reti al Cagliari ieri.

Asse Roma-Udinese: Motta è giallorosso, Pepe potrebbe diventarlo

 Un elemento balza all’occhio: pare che nel corso di questo calciomercato, la compagine friulana di patron Giampaolo Pozzo abbia deciso di fare cassa vendendo i pezzi migliori. Ceduto Fabio Quagliarella al Napoli, in trattativa avanzata con il Parma per vendere Antonio Di Natale e con la Juventus che ha messo più di un sigillo all’acquisto di Gaetano D’Agostino, i bianconeri sono in procinto di ripartire da zero impostando un nuovo ciclo.

Una cosa è certa: dovessero non subire il contraccolpo nel corso del campionato che prende il via ad agosto, crediamo allora che moltissimi club avrebbero di che imparare dalla società friulana, grande esempio di club sano.

La capacità dei bianconeri di pescare talenti dal nulla è oramai riconosciuta e ad approfittare di queste doti potrebbero esserci ora anche i giallorossi che, dopo avre perfezionato il riscatto di Marco Motta (preso in comproprietà nel corso della sessione di mercato invernale) garantendo tre milioni e mezzo di euro all’udinese, potrebbero ora puntare dritti su Simone Pepe, reduce da un campionato brillante e dall’esperienza azzurra in Confederations Cup, nel corso della quale non è stato certo il peggiore tra gli azzurri.

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