Nuova Roma, regole ferree e disciplina

 Dal Corriere dello Sport:

E’ una Roma da rifondare, il ciclo è finito, il progetto verrà sostituito con uno nuovo. C’è aria di smobilitazione a Trigoria. La nuova società, che dovrebbe insediarsi la prossima settimana, ha in programma grossi cambiamenti. Si ripartirà da zero, o quasi. Squadra più giovane, stipendi più bassi, voglia di voltare pagina. L’organico attuale ha un’età media troppo alta e c’è bisogno di ricreare uno spogliatoio, dove giocatori che sono qui da anni hanno una leadership indiscussa, ma per certi versi fortemente condizionante. Ci saranno regole ferree e il rispetto della disciplina.

Cessione Roma: i nuovi proprietari dovranno ricapitalizzare subito

 Dal Corriere Dello Sport:

Il conto alla rovescia continua. Tra Roma e gli Usa, continuano gli scambi di documenti, contratti, patti parasociali per arrivare entro il quindici di questo mese alle firme sul definitivo passaggio di proprietà. A questo proposito, continuano a circolare voci piuttosto divertenti (per non dire di peggio) sulla composizione del gruppo di americani che assumeranno il controllo della Roma avendo come socio di minoranza Unicredit. La disinformazione continua a prosperare nella speranza che possa accadere qualcosa a uso e consumo di qualcuno (anzi più di uno). Eppure i conti della semestrale resi pubblici lunedì scorso, dovrebbero aver convinto un po’ tutti che la situazione della società giallorossa era (è) da allarme rosso. Non si può non sottolineare come, fino a un paio di anni fa, i conti giallorossi erano stati tenuti efficacemente sotto controllo, adesso invece, all’alba del fair-play finanziario e con un cambio di proprietà imminente, siano diventati allarmanti per non dire di peggio, come se a Trigoria, all’improvviso, due più due non facesse più quattro. Misteri della matematica. La conseguenza è che i nuovi proprietari si troveranno in una situazione che li costringerà, in un paio d’anni, a triplicare l’investimento iniziale quantificabile tra i 110 e i 120 milioni, con il rischio che una mancata qualificazione alla prossima Champions, possa peggiorare ulteriormente le cose.

Rifondazione Romanista

 Dal Romanista:

Ecco punto per punto il progetto statunitense per la rifondazione romanista per ciò che non concerne gli aspetti meramente tecnici della squadra:
BUSINESS PLAN – Nel loro dossier, gli americani auspicano per l’As Roma un futuro da media company. Una media company, tanto per citare un esempio che conoscono tutti, è Facebook. Che c’entra allora l’As Roma? Cominciamo col dire che questo della media company è solo uno dei punti, fondamentali certo, su cui si poggia un “business plan” ben più articolato. La comunicazione sarà il piatto forte. Gli americani sfrutteranno tutti i canali possibili per mostrare la bellezza di Roma, e dell’As Roma, nel mondo. Il loro (oddio, loro?) slogan è: «Tutte le strade portano all’As Roma». Sarà rivoluzionato il sito internet asroma.it, che doveva essere rinnovato già qualche anno fa.

Americani a Roma…

 Da la Gazzetta dello Sport:

Volevano comprare il Colosseo, per ora si sono accontentati della Roma. Alberto Sordi aveva previsto tutto: Un americano a Roma è un film cult del 1954 e gli «yankees» erano raffigurati con una mazza da baseball. Oggi, negli Stati Uniti hanno scoperto il soccer e si sa come sono fatti gli americani: amano le cose in grande. Vanno alla conquista del mondo e il Far West, nel calcio, è la vecchia Europa, dove il football fu inventato dai loro antenati: gli inglesi. Nella Premier League, hanno già messo le mani sui club più importanti: Manchester United, Liverpool, Arsenal, Aston Villa. In Francia, sono calati a Parigi, controllando il Psg: operazione molto più facile dello sbarco in Normandia.

Mister Roma si chiama Di Benedetto. Accordo vicino con gli americani

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Una nuova Roma a “stelle e strisce” sta nascendo a New York, fra i tavoli di una trattativa che si è protratta fino a sera. I sogni dei tifosi giallorossi si conciliano con l’orario, notte fonda secondo il fuso italiano, e soprattutto con gli obiettivi di Mr Thomas Di Benedetto, “capogruppo” della mini-cordata di americani interessati all’acquisto del club di Trigoria e socio della New England Sports Ventures, una compagnia che opera investimenti nel settore sportivo, già proprietaria della squadra di baseball dei Boston Red Sox e del Liverpool.
In un grattacielo di Manhattan, a pochi passi da Park Avenue, si sta facendo il futuro della “Magica”: filtrano segnali positivi dalla riunione fiume avvenuta tra i vertici di Unicredit e i rappresentanti statunitensi. Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, rispettivamente vice direttore generale di Unicredit e responsabile del corporate e investement, hanno lavorato a lungo per arrivare alla definizione di un accordo. Con loro c’erano anche il legale dell’istituto di credito, Roberto Cappelli, e Mauro Baldissoni, avvocato dello studio Tonucci, che da mesi cura gli interessi degli americani in Italia.

Roma, domani incontro Unicredit-imprenditori americani a New York

 Da MilanoFinanza:

Unicredit-americani, contatti in corso. Si incontreranno domani mattina a  New York, presso la sede di una importante banca d’affari, i rappresentanti di Unicredit  e gli imprenditori statunitensi interessati a rilevare la As Roma. E’ quanto riferiscono  alcune fonti accreditate a Mf-Dow Jones. Partiranno oggi con destinazione Grande Mela, per Unicredit il vice Direttore Generale,  Chief Operating Officer con responsabilità sulle Global Banking Services Strategic  Business Area, Paolo Fiorentino e il responsabile corporate e investment banking Italia  della banca Piergiorgio Peluso. Un meeting oltreoceano che servirà a fare il punto sull’iter di vendita del club  giallorosso, ma soprattutto, spiegano le fonti, servirà alle parti, ed in particolar modo  a Unicredit, per approfondire le modalità di una eventuale partecipazione dell’istituto  di credito in una nuova proprietà targata Usa.

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