Doni, Baptista, Brighi: la Roma si farà con le loro cessioni

Da Il Romanista:

Per completare la campagna acquisti giallorossa c’è bisogno, oltre al riscatto di Burdisso, di altri cinque giocatori. In ordine di importanza: un quasi titolare per la fascia destra in difesa (visto che Cassetti va per i 34, che Motta non sarà riscattato e Cicinho resterà quasi sicuramente in Brasile), un vice- Riise, un vice-Taddei, un quarto centrale difensivo possibilmente giovane e di prospettiva e un terzo portiere d’esperienza che sia pronto in caso di problemi per Julio Sergio e Lobont (che è il dodicesimo designato). Il ds giallorosso Pradè, che ha già portato in giallorosso senza spendere un solo euro Adriano e Fabio Simplicio, sta lavorando in maniera intelligente ma qualche euro dalle casse giallorosse dovrà per forza uscire per mettere a disposizione di Ranieri la rosa di cui ha bisogno. E visto che in questo momento non si conosce la disponibilità economica per fare il mercato, inevitabilmente si dovrà ricorrere ad alcune cessioni. Non di top player (De Rossi, Mexes, Vucinic) ma di calciatori di seconda fascia che hanno un discreto mercato e che contemporaneamente sgraverebbero il bilancio giallorosso di stipendi importanti: Doni, lo ha ammesso lo stesso Ranieri, Cicinho e Julio Baptista sono i più indiziati a lasciare Trigoria. A loro bisogna aggiungere Matteo Brighi, che dopo l’arrivo di Fabio Simplicio rischia di vedere ulteriormente ridotto il suo già poco spazio.

Roma – Arsenal: trattative per Doni

 Da La Gazzetta dello Sport:

C’è un’ipotesi concreta per il futuro di Doni: l’Arsenal. Il club inglese sta cercando un portiere e ha sondato l’agente del portiere brasiliano, Ovidio Colucci. L’Arsenal è uno dei pochi club che può sostenere il costo di uno stipendio importante come quello di Doni: 2,5 milioni netti a stagione. Doni non è più in sintonia con l’ambiente e vuole cambiare aria, ma non sarà facile dopo una stagione vissuta in panchina e con un ingaggio di quel livello. Artur potrebbe finire in Germania: dopo l’interessamento dell’Hertha Berlino, si è fatto vivo l’Hannover. Soluzioni alternative: Turchia e Brasile. Sul fronte-Baptista, si attende il mondiale in cui potrebbe giocare più del previsto. Baptista vuole la Premier League: il Tottenham potrebbe essere la migliore delle soluzioni.

Roma, cessioni: Baptista verso la Spagna, Doni vede “English”

 Da Il Corriere dello Sport:

Il punto della situazione sarà fatto tra martedì e mercoledì prossimi in una riunione a cui parteciperanno Ranieri, Pradè, Montali, Conti e la dottoressa Mazzoleni che comunicherà quello che sarà il budget per il prossimo mercato (non è da escludere anche la presenza della dottoressa Sensi), budget che per le indiscrezioni trapelate sino a oggi, non sarà di quelli morattiani. Un conto, però, sono le cifre sulla carta, un altro è renderle fattibili. Non sarà semplice vendere e il primo a saperlo è il direttore sportivo Daniele Pradè che già da settimane è immerso completamente sulle questioni acquisti e cessioni.

Roma, la “strana” carriera di Doni. Da inamovibile a soprammobile, meno che per Dunga

 Dopo il brasiliano Rodrigo Taddei, un altro nodo da risolvere per la Roma nelle scelte del prossimo calciomercato, sarà quello destinato a decidere il futuro del portiere brasiliano Doniéber Alexander Marangon, ovvero Doni (Jundiaí, 22 ottobre 1979). Strana carriera quella del portiere giallorosso. Arrivato in sordina nell’estate del 2005 dalla squadra brasiliana Juventude (a cui verserà di tasca propria 18.000 euro della clausola rescissoria), trovò a sbarragli la strada un giovane portiere proveniente dal vivaio giallorosso, quel Curci che provò in tutti i modi a rendergli la vita difficile a i tempi della convivenza dei due a Trigoria, e che proprio domenica scorsa ha provato a tenere la porta del suo Siena inviolata contro l’Inter, per permettere alla “sua” Roma di vincere lo scudetto. E per uno strano scherzo del destino, Doni perderà la maglia da titolare nel corso dell’ultima stagione, proprio “per colpa” di un altro n.12, tra l’altro anch’egli brasiliano: quel Julio Sergio a cui Ranieri ha conferito fiducia piena durante lo stop di Doni e a cui non ha più rinunciato. Fattore questo che potrebbe portare il portiere giallorosso a cercare fortuna altrove, precisamente in Spagna nella Liga: ma se ne saprà molto di più solo dopo il vertice dei prossimi giorni tra la Sensi e Ranieri.
Il legame con Spalletti
– Sicuramente Doni è legato a filo doppio all’ex allenatore della Roma, Luciano Spalletti. Perché fu proprio il tecnico toscano, nel corso della stagione 2005/06, a puntare sul portiere brasiliano che dopo aver debuttato tra i pali in Coppa Uefa, giocò la prima da titolare in campionato nella “partita delle partite”: il derby contro la Lazio del 23 ottobre 2005 (terminato 1-1). Così come non è una caso che il suo lento declino, sino a diventare riserva dell’altro portiere brasiliano Julio Sergio, ha avuto inizio con l’avvicendamento sulla panchina giallorossa del tecnico toscano sostituito dal “testaccino” Claudio Ranieri.

Calciomercato Roma: Burdisso, Mexes, Doni

 Il calciomercato della Roma terrà banco, eccome. Philippe Mexes, Nicolas Burdisso e Alexander Doni: per ora, gli occhi sono puntati soprattutto in difesa dove, se da un lato si punta a trattenere l’argentino dopo lo straordinario campionato fin qui disputato (in coppia con Juan, la dimensione ideale), dall’altro occorre fare i conti con due certezze. La prima, Alexander Doni non sembra più rientrare nei piani del club capitolino che proverà – in contropartita o attraverso la cessione definitiva del caretllino – a sistemare l’estremo difensore altrove. La seconda interessa nello specifico Philippe Mexes che, volente o nolente, farà i suoi conti, tirerà le somme e cercherà di capire. Quanto sia il caso di fare panchina alla Roma o quanto sia opportuno cedere alle lusinghe di club blasonati. Il Milan e la Juventus su tutti. Cerchiamo di metter ordine e raccontare i fatti per come, ad oggi li si conosce.
DONI. Il brasiliano è la seconda scelta di Ranieri, il sostituto di Julio Sergio ma anche una minaccia avvertita più dai tifosi della Roma (che non ne possono più) che dai calciatori avversari. In una situazione del genere, il nuovo ruolo di panchinaro cui Doni ha dovuto adattarsi sta sicuramente stretto al carioca che, nonostante tutto e per non turbare l’ambiente in un momento cruciale della stagione, ha evitato di fare polemiche. Il futuro del portiere sembra sempre più lontano da Roma: non solo per il fatto che a corteggiare Doni ci sono club (soprattutto inglesi) del calibro di Arsenal, Tottenham e Manchester United ma anche perchè, co la cessione dell’estremo, i giallorossi potrebbero fare cassa in vista della campagna acquisti di rafforzamento. A prescindere da come andrà la volata scudetto, i capitolini giocheranno in ogni caso la Champions League.

Roma-Triestina, turn over. Doni, pronto riscatto?

Riproponiamo l’articolo de Il Romanista che parla del probabile turn over attuato da Claudio Ranieri nella prossima gara dei giallorossi, quella contro la Triestina di Coppa Italia in programma martedì 12 gennaio allo stadio Olimpico. Pare che Alexander Doni possa giovare di un immediato riscatto garantitogli dal tecnico testaccino. L’articolo:

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