Juventus-Roma: i bianconeri ritrovano Iaquinta

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Cinque gol a Storari, partitella in famiglia, sei contro sei. Basta poco per far tornare il sorriso a Vincenzo Iaquinta e la speranza di vederlo in campo almeno 45’ in Coppa Italia, giovedì contro la Roma. Con Amauri ancora in maschera, Toni e Quagliarella fuori causa, per Gigi Delneri il gioco delle coppie d’attacco è un terno al lotto.

Palermo-Roma: Totti fa 194 in seria A

 Dal Romanista:

Se non fosse per il risultato della partita, Francesco Totti avrebbe di che essere contento. Quello di ieri sera infatti è stato il suo secondo gol in cinque giorni, il quarto in stagione, il primo su azione dopo tre rigori consecutivi segnati contro Basilea, Juventus e Bayern Monaco, il secondo in campionato. Con il gol di ieri sera Francesco Totti, che è il miglior cannoniere in attività e allunga su Inzaghi e Del Piero, sale a 194 gol in serie A, a meno 11 da Roberto Baggio che è il suo obiettivo dichiarato di inizio stagione e a 249 ufficiali con la maglia della Roma.

Berlusconi chiama Del Piero al Milan

 L’indiscrezione riportata da Il Corriere dello Sport (che riprende una nota dell’agenzia Agi) mette in mostra uno scenario più surreale che concreto: Silvio Berlusconi avrebbe proposto ad Alex Del Piero – in scadenza di contratto – di trasferirsi al Milan. Testuale:

Berlusconi vuole Del Piero al Milan. La clamorosa rivelazione, secondo quanto riferisce l’agenzia Agi, il patron rossonero l’avrebbe fatta ad alcuni esponenti del Pdl, ai quali ha raccontato che sta lavorando per «un grande colpo a gennaio». «Domenica sera – ha spiegato Berlusconi – abbiamo giocato bene, peccato che abbiamo perso. Ma la Juve è una grande squadra e soprattutto ha un grande calciatore».

Totti – Del Piero: quando un 10 è per sempre

 Se sei un numero 10, lo sei per sempre. Idem per le Bandiere. Due aspetti che accomunano le esperienze di Francesco Totti e Alessandro Del Piero sono proprio quelli appena enunciati. In attesa di conoscere il prossimo futuro (magari da dirigenti di Roma e Juventus). Da Il Messaggero:

Chissà se, visto il presente, in futuro faranno gli attori o resteranno ancora nel mondo del calcio. Francesco Totti e Alex Del Piero, numeri 10 al cento per cento, rappresentano (e alla grande) l’ieri, oggi e domani di una dimensione (calcistica) quasi in via di estinzione, se un portiere come Lupatelli decide di farsi cucire quel numero magico sulla maglia. Chissà se Francesco e Alessandro tra qualche anno saranno dietro a una scrivania a fare i dirigenti:

Bandiere nel calcio: la soluzione o il problema?

 Dilemma vecchio e disquisito abbondantemente. Eppure, non ci si stanca mai di affrontarlo: quanto incidono le Bandiere delle sqadre di calcio ai fini del club? Sono solo un patrimonio inestimabile o rischiano di diventare zavorra nel corso della stagione, in fase di calciomercato, man mano che invecchiano? Per un Raul (Real Madrid) che saluta la Spagna dopo una carriera tra i Blancos, vi sono poi uomini simbolo (leggi Francesco Totti, Alessandro Del Piero) che finiranno la carriera nel club in cui hanno militato per una vita. Ma, a conti fatti, è un bene o rischia di trasformarsi in grosso limite. Ne parla La Stampa, edizione odierna:

Eto’o: “Adriano super, Totti e Del Piero sono mancati all’Italia”

 Dal Romanista:

«Adriano? È fortissimo, se starà bene può essere la svolta della vostra stagione». In tanti, in questi giorni, si sono espressi così sull’arrivo dell’Imperatore alla Roma. Quando però a farlo è uno che in carriera ha vinto 3 coppe dei campioni ed è considerato uno degli attaccanti più forti al mondo, l’investitura è ancora più importante. Perché Samuel Eto’o, al Romanista, lo dice e lo ribadisce, prima in italiano poi in spagnolo: «Adriano è fortissimo». Pantaloni scuri e camicia di jeans, attorniato dalla compagna e da vari amici, autografa palloni. E bandiere, magliette, cartoline, persino un biglietto aereo: Samuel Eto’o a Parigi è una vera star. A Parigi il sole brucia e le giornate finiscono tardi: alle dieci è ancora giorno. Per questo, quando comincia la partita del Brasile, Eto’o mugugna, visto che la troppa luce non gli consente di vedere bene. Chiede a un amico di dirgli che formazione schiera il Brasile e si dice favorevolmente sorpreso dal buon cammino fatto fin lì dal Cile. Passa un bambino con la maglia del Brasile, si ferma alla vetrina del locale per guardare, coi genitori, qualche minuto di partita.

Ranieri, la garanzia

 Da Il Messaggero:

Viaggiando con dieci punti di ritardo dalla capolista Inter, Claudio Ranieri un anno fa era considerato un allenatore fallito. La sua Juventus stentava, per mille motivi non riusciva a salire più in alto del secondo posto ma la dirigenza, la stampa e i tifosi bianconeri avevano individuato in lui, soltanto in lui il capro espiatorio della grigia situazione. E così il suo esonero, invocato come la medicina giusta per tutti i mali juventini, era più che una semplice ipotesi. La sera del 18 aprile dello scorso anno, la Juventus ospitò all’Olimpico di Torino l’Inter di Josè Mourinho in una partita che avrebbe potuto regalare punti importanti in classifica a Del Piero e compagni e ossigeno puro all’allenatore in difficoltà.

Totti-Toni: nove minuti, è solo l’inizio

 Da Il Romanista:

Nove minuti, tanto per cominciare. Pochi, ma sono bastati alla gente romanista (e anche ai tifosi dell’Inter) per cominciare a intravedere le potenzialità della coppia Totti-Toni in maglia giallorossa. Il To-To scalda finalmente i motori, in vista di un finale di stagione in cui dovranno essere proprio loro a fare la differenza.
Finora non ci sono riusciti insieme, visto che gli infortuni non gli hanno permesso di giocare mai in coppia se non nel finale della gara contro i nerazzurri, ma singolarmente hanno dato entrambi il proprio contributo. Lo dicono i numeri, e sebbene nessun giocatore della Roma figuri nelle prime posizioni della classifica dei marcatori della serie A, diverso è il discorso se prendiamo in esame il rapporto gol-minuti giocati.

Del Piero scrive a Totti: “Sarò felice di stringerti la mano”

 La lettera di Alessandro Del Piero a Francesco Totti:

DUE CAPITANI – C’è un gesto che ormai da anni, da quando indosso la fascia di capitano, ripeto ogni volta prima di cominciare una partita. Fa parte del “protocollo”, di quei riti che accompagnano gli ultimi istanti in attesa del calcio d’inizio. Il saluto all’arbitro, lo scambio dei gagliardetti, la stretta di mano al capitano della squadra avversaria. Gesti che diventano automatici, ripetitivi, per alcuni anche scaramantici, con la testa rivolta a quello che poco dopo accadrà in campo. Se mi fermo però a pensare al valore di quei momenti, mi accorgo che non sono affatto banali. Soprattutto alla vigilia di partite come questa, quando dall’altra parte, con la fascia di capitano, c’è un giocatore come Francesco Totti.

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