Rosella Sensi di coccio: “Capisco i tifosi, non mollo, avanti con Spalletti”

di Redazione Commenta


“Guardate che la Roma ha vinto”, asserisce un tifoso fuori dallo stadio Olimpico, “perchè ho sentito una bordata di fischi?”.

Risponde un ragazzo, tra i pochi presenti in curva: “Si ma fanno schifo tutti, e se ne devono anna via. Prima la Sensi poi Spalletti e infine tutti quelli che non sono degni di indossare la nostra maglia”. E’ l’epilogo di una gara che, nonostante i tre punti fruttati, si vuole dimenticare in fretta. Esattamente come questa stagione.

E’ finita così Roma-Catania, il gol di Panucci è servito a poco, la contestazione nei confronti dell’As Roma era organizzata e non si è placata nemmeno per la vittoria. Bersaglio preferito Rosella Sensi, che non intende vendere la società, anche perchè l’ultima decisione spetta solo alla figlia del compianto patron Franco. La 37enne fresca mamma ha gli occhi lucidi all’uscita dello stadio e continua a chiedere ai tifosi pazienza e passione.

“Non credo che ce l’abbiano con me per una cosa personale, ma la loro contestazione è comprensibile visto che siamo reduci da un’annata non positiva. Io i tifosi li capisco perchè ne sono la prima della Roma, però penso che in un momento così difificile dovrebbero restare vicini ai giocatori ricordando le gioie che questo gruppo ha regalato. Io parlo attraverso i comunicati e dico solo la verità, se poi qualcuno non mi crede fate come volete…. Spalletti? E’ giusto che decida lui il suo futuro, da parte nostra l’intenzione è quella di andare avanti con lui, e credo che alla fine non ci saranno grossi problemi. Il percorso fin qui intrapreso non è affatto solo negativo: c’è stato tanto buon calcio, bisogna ripartire da lì”.

A patto che venga fatta chiarezza sul futuro giallorosso che è sempre più misterioso: verrà mai in mente alla Sensi che tutta questa contestazione, tutti i cori negativi e ogni accenno al fatto che lasci la Roma ha ben poco a vedere, oramai, con la sciagurata annata ma dipende dal fatto che si ha – tutti – una paura folle che l’attuale duirigenza non riesca a mettere in piedi una rosa competitiva e ci costringa ad attendere – come successo quest’annno – il Menez di turno spacciandolo quale miglior acquisto?


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