Panucci dopo Roma-Catania: “Non è il momento dei contratti. Si deve chiudere con dignità”

di Redazione Commenta


Quattro mesi fa sembrava che le vie di Christian Panucci e della Roma dovessero dividersi in maniera definitiva per una serie di comportamenti e dichiarazioni che non lasciavano adito a dubbi. Il difensore aveva puntato il dito contro il proprio allenatore, Spalletti, per non averlo rispettato sul campo in più di una circosttanza.

Ora, pare che tra Panucci, la Roma e Luciano Spalletti sia tornato il sereno: era stato messo in punizione dalla società per il suo comportamento dopo l’episodio di Napoli che gli costò l’esclusione dalla lista Champions, oggi Christian Panucci viene denominato come il salvatore della patria. Suo, infatti, il gol al 91′ (il terzo stagionale) che ha evitato un ritorno a casa meno amaro dei tifosi della Roma, che stavano a lungo contestando tutti dopo la pazzesca rimonta del Catania.

Quasi una beffa, che si sarebbe intonata al meglio con i cori e gli sberleffi del tifo giallorosso. Ci ha pensato lui a togliere tutti dall’imbarazzo. Il difensore è a meno di un mese dalla scadenza del suo contratto, non chiede nulla e non ha in programma nessun incontro con Rosella Sensi, delusa tantissimo a suo tempo per quel suo comportamento. Panucci come al solito non vuole prendersi grandi meriti ma ha un solo pensiero in testa quello di portare la Roma in Europa League.

“Non è facile giocare in uno stadio come il nostro quasi deserto, sentire solo cori di contestazione e fischi. Credo sia la prima volta che mi capiti una cosa simile da che sono a Roma. Però questa è la realtà, i nostri tifosi ci hanno aspettato tanto ma non siamo riusciti a centrare nulla di positivo, quindi sta a noi raddrizzare la stagione con questo benedetto sesto posto e ripartire con altri stimoli il prossimo anno. Futuro? Non è questo il momento di parlarne, anche per rispetto verso tutti i tifosi giallorossi che non hanno alcuna voglia di assistere ad ulteriori telenovele. L’obiettivo unico cui ora siamo tutti chiamati è quello di cercare di chiudere in modo dignitoso questo maledetto campionato, poi vedremo tutto il resto”.


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