Roma-Udinese: la riscossa di Menez

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 Da Il Corriere delle Sera:

Straordinaria prova di Jeremy Menez, sabato sera, ha regalato alla Roma un possibile titolare in più per lo sprint finale, alla fine di quel «curvone» che Claudio Ranieri ha fissato dopo le partite contro Bologna e Inter. Nei finali di campionato, con squadre spesso più stanche e a volte falcidiate dalle squalifiche, molto spesso hanno deciso gli attaccanti.
L’Inter di Roberto Mancini, ad esempio, nel torneo 2007-2008, trovò proprio in Mario Balotelli l’arma a sorpresa nelle ultime otto partite ( 3 gol) e strappò con le unghie e con i denti lo scudetto alla Roma di Spalletti. Può essere Menez l’arma a sorpresa della Roma? Il francese, fin qui, è stato troppo discontinuo per dare la cosa per scontata. Non gli è mai mancato il talento, semmai l’applicazione. La prova di sabato, però, è stata diversa dalle altre proprio per l’impegno che il francese ha messo anche nella fase difensiva. Simbolica l’azione del 2-0: palla recuperata, assist in profondità per Vucinic, gol. Menez non è ancora un titolare fisso, ma può essersi guadagnato sul campo la nomina a vice-Totti. La sua stagione è stata più ombre che luci: 905 minuti e un sol gol, contro il Milan, a San Siro, il 18 ottobre 2009.
Purtroppo inutile, perché finì 2-1 per i rossoneri. È anche per questo che sabato, oltre ai due assist per Vucinic, ha cercato anche il gol personale. Senza però eccedere nell’egoismo. Come vuole Ranieri. Le tre sostituzioni di sabato (Andreolli, Tonetto e Pettinari) avevano una logica tattica ma sono state anche un segnale per chi è rimasto 90’ in panchina, e cioè Julio Baptista, Motta e Cerci.


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