Roma-Sampdoria: la sconfitta più amara

 Da Il Messaggero:

L’Olimpico applaude con il cuore la Roma che si ferma sul più bello: perde dopo 6 mesi, interrompendo la fantastica striscia dei 24 risultati utili (e dei 6 successi di fila), e nonriesce a sorpassare nuovamente l’Inter, adesso avanti di due punti a tre giornate dalla fine. La Sampdoria rimonta nella ripresa e vince 2 a 1 con una doppietta di Pazzini, confermandosi quarta forza del campionato. Ranieri, stavolta, non convince nelle sostituzioni come nel derby: troppo sbilanciata la squadra, dopo il pareggio blucerchiato a inizio del secondo tempo. I giallorossi sprecano tanto nella prima parte, ampiamente dominata, e permettono all’ex Del Neri di restare in partita e ribaltare il punteggio in contropiede. L’arbitro Damato incide il risultato: tre possibili rigori negati, almeno uno nettissimo. Ranieri, con Totti titolare e Toni in panchina, cambia assetto alla Roma e torna al 4-2-3-1 che questo gruppo continua ad avere nel suo Dna. Davanti alla linea difensiva i mediani sono quelli di sempre, De Rossi e Pizarro, fondamenta del rombo offensivo nella circostanza molto spregiudicato. Il trequartista è Perrotta, abile quando c’è da far pressing e nell’arretrare sia centralmente che, quando serve, sui lati. E’ lui che deve garantire equilibrio, ma ci riuscirà solo a tratti. Sugli esterni a destra Menez, ottimo anche in fase di non possesso palla,e a sinistra Vucinic che gioca la maggior parte dei palloni utili per aprire la difesa ospite. Totti, da centravanti, è riferimento sia come finalizzatore che nelle aperture sulle fasce.

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