Roma-Livorno, i numeri

Brutta sconfitta. Un k.o. interno che fa male non una, ma più e più volte. L’epilogo di Roma-Livorno lascia l’amaro in bocca e, messi uno dietro l’altro, i motivi sono parecchi: la prima sconfitta di Claudio Ranieri in campionato tra le mura amiche, Roma brutta nel primo tempo e tale e quale alla prima frazione anche nella ripresa.
C’è dell’altro, ovviamente: aver ceduto alla squadra che occupava l’ultimo posto in classifica, aver masticato il sapore acidulo del gol dell’ex (quel Ciccio Tavano che a Roma, peraltro, non è stato che un fuoco di paglia), averle buscate nonostante la superiorità numerica di cui i giallorossi hanno potuto beneficiare per 25′ abbondanti della ripresa (rosso a De Lucia per somma di ammonizioni).
Serse Cosmi-co, arriva e vince andando a espugnare l’Olimpico contro la squadra del cuore. E ancora: l’azzardo di Faty (ennesima panchina per Matteo Brighi), Jeremy Menez impalpabile (fuori dopo 45′ di gioco per Guberti), Taddei e Vucinic che sembrano la bruttissima copia dei calciatori cui eravamo abituati.


La vittoria dei labronici arriva come una mazzata tra capo e collo ma è un capolavoro di cinismo: possesso palla  appannaggio della Roma (col 61.5%), i numeri relativi alle conclusioni verso la porta avversaria sono altrettanto netti. Per gli ospiti, che un gol lo hanno realizzato (40′), due tiri nello specchio e quattro fuori dallo specchio. Sei conclusioni in totale: media realizzativa che sfiora il 20%, significa che il Livorno è riuscito a piazzare in rete un pallone su sei.
I capitolini hanno effettuato la bellezza di 21 conclusioni verso la porta avversaria: 5 i tiri finiti nello specchio, 16 quelli terminati fuori. Un palo per la Roma con Vucinic, 3 a 5 il novero dei fuorigioco mentre anche quello degli angoli torna a evidenziare la netta supremazia territoriale giallorossa, visto che i padroni di casa usufruiscono di 8 corner a 2. Roma più precisa in fase di impostazione, con una percentuale (83& a 71%) di passaggi utili più alta di quella degli avversari; equilibrio nel computo dei contrasti vinti (67 quelli della Roma, 64 quelli del Livorno) e dei falli fatti, 16 a 16.
Un ammonito per parte, Pulzetti del Livorno (8’s.t.) e Cassetti della Roma (21 s.t.), rosso a De Lucia. Entrambi i tecnici hanno utilizzati i tre cambi a disposizione.

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