Roma-Lazio, derby d’alta quota. Scommessa sicurezza

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 Da Repubblica.it:

Derby di Roma e, stavolta, derby di Coppa. Roma e Lazio tornano una di fronte all’altra. La quarta forza della serie serie A contro la sorpresa dell’anno, seconda e in piena lotta per il titolo. Ma stavolta, il campionato non c’entra. In palio un biglietto per i quarti di finale di coppa Italia. Un derby dal sapore particolare, perché pur non influendo direttamente sulla classifica, può diventare il termometro della stagione che attende le due squadra da qui alla fine dell’anno. Il derby “della legalità”, come da slogan istituzionale, scelto per promuovere quello che dovrebbe essere un ritorno alla serenità. Anche se il clima, tra tensioni e incertezze che infiammano lo spogliatoio della Roma e il mercato che distrae le attenzioni della Lazio, è ancora tutto da decifrare.
DERBY D’ALTA QUOTA – Erano sette anni che una stracittadina della capitale non metteva in vetrine due delle prime quattro forze del campionato. Lazio seconda, Roma quarta, entrambe in zona Champions League in attesa che l’Inter recuperi due partite. L’ultima volta risale al derby di ritorno della stagione 2003-2004, con le due squadre invertite sulla griglia della classifica: Roma seconda (e alla caccia, ieri come oggi, del Milan capolista) e Lazio quarta. Era il 21 aprile del 2004, data che richiama alla memoria uno dei momenti più bassi della storia di questa partita: derby sospeso al secondo minuto del secondo tempo, sul risultato di 0-0, per volere dei tifosi – mossi da una voce infondata che voleva la
morte di un bambino travolto da una camionetta della polizia – e scesi in campo per impedire la prosecuzione del match.
TOTTI FUORI, SCULLI C’È – Capitani d’emergenza, da una parte e dall’altra. Se De Rossi e Mauri indosseranno la fascia al braccio, sarà soprattutto per l’assenza dei due leader designati. Totti, che al derby non trova il gol dal 23 ottobre 2005, dovrà saltare per la seconda volta consecutiva la gara contro la Lazio (era squalificato anche lo scorso 7 novembre). Stavolta però gli farà compagnia anche il “collega” Rocchi. Nella Lazio, potrebbe invece trovare posto addirittura l’ultimo arrivato Sculli, acquistato ieri sera dal Genoa. Un’arma in più contro la Roma di Rosella Sensi, forse per l’ultima volta – complice la cessione del club giallorosso – avversaria di Lotito sulle poltrone dell’Olimpico. Da padrona di casa, Rosella ha sempre fatto avvertire la sua presenza nella stracittadina. Come il numero uno biancoceleste. Difficile però, al contrario di quanto avviene tradizionalmente in Spagna nelle gare tra Barcellona e Real, che i due presidenti possano accomodarsi uno vicino all’altro per assistere al derby sportivamente fianco a fianco. E magari, salutarsi con una stretta di mano una volta che la partita sarà un fresco ricordo.
RANIERI ATTACCA, REJA FRENA – Oggi, invece, il derby di Roma è soprattutto il duello sportivo tra Ranieri e Reja. “Anche se di coppa è derby vero – giura il tecnico romanista – e in queste gare non ci sono favorite. Ma io mi aspetto una vittoria”. Più cauto l’allenatore biancoceleste: “Nessun vuole perdere, anche si tratta di coppa Italia. Ma forse è più importante per noi che per loro, che hanno ancora la Champions”. Quello di domani sarà il terzo confronto capitale da avversari, tra Ranieri e Reja: impietoso fin qui il bilancio, con il tecnico laziale sconfitto due volte su due dal collega giallorosso (sempre vincente nelle tre stracittadine da tecnico). Ma a orientare i flussi di entusiasmo della gara, sono anche situazioni ambientali differenti: nonostante la crisi soprattutto interna dell’ambiente romanista, con “casi” in serie tra le mura di Trigoria e un rapporto sempre meno semplice tra giocatori e tecnico, i tifosi romanisti hanno invaso gli spalti esaurendo in poche ore i tagliandi dei settori popolari. Meno “calde” le attese biancocelesti (ancora disponibilità sia per la curva che per i distinti nord), nonostante l’aggancio al Napoli e un “meno 4” sul Milan primo che lascia cullare ancora sogni tricolori.
IL DERBY DEI BAMBINI – Una festa. Questo è quello che si augurano tutti aspettando il derby di domani. Una festa a cui prenderanno parte moltissimi giovani sotto i 16 anni, che occuperanno la Tribuna Tevere. Per garantire la sicurezza dei 40-45 mila spettatori attesi sugli spalti, questura e prefettura hanno riservato i 10 mila biglietti disponibili del settore – teatro negli scorsi anni di scontri violenti tra le due tifoserie e le forze dell’ordine – ai ragazzi under 16 provenienti dalle polisportive affiliate a Roma e Lazio e agli over 60 inseriti nei programmi assistenziali di Provincia e Regione e le associazioni di categoria. Più che positiva la risposta, con quasi 8 mila tagliandi staccati, di cui la maggior parte da ragazzi delle scuole calcio giallorosse. Un derby con e per i bambini: segnale positivo, dopo le tensioni degli anni passati. Al di là delle restrizioni, non mancherà in ogni caso la spinta dei tifosi: esauriti per i romanisti i tagliandi di curva e distinti Sud, restano a disposizione dei supporters della Lazio poche centinaia di biglietti di curva Nord e quasi 3 mila Distinti. In più, per tutti, disponibilità elevate di Tribuna Monte Mario, con sconti riservati a donne, under 16 e over 65.
SICUREZZA – Derby di Roma, “derby della legalità”. Nonostante gli appelli del Codacons e le insidie di una gara ritenuta “ad alto rischio”, le istituzioni hanno scelto di far disputare il derby in notturna. Il questore Tagliente si è impegnato personalmente per garantire lo svolgimento della partita alle 20.45 per non penalizzare i tifosi che vorranno recarsi allo stadio in un giorno lavorativo. Scelta avallata anche dal ministro dell’Interno Maroni: “Giusto giocare Roma-Lazio in orario serale”, ha spiegato ieri. Oggi, anche il vice questore Monastra ha parlato di “stadio come momento di aggregazione”, augurandosi “che questo derby rappresenti un momento di spettacolo sportivo, con tutto il folklore che l’evento porta con sé”. Stamattina alle 11 l’ultimo tavolo tecnico in Questura per definire i dettagli delle misure di sicurezza adottate: oltre ai circa 800 steward che presteranno servizio all’interno dell’impianto, agiranno anche agenti in borghese nelle zone esterne, per implementare il consueto apporto di polizia e carabinieri. Controlli ad ampio spettro previsti nelle zone limitrofe allo stadio, e zone di prefiltraggio ampliate per l’occasione. Perché, dopo gli incidenti dello scorso 18 aprile, si possa davvero parlare di derby della legalità senza dover citare uno slogan.


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