Il Togo si è ritirato dalla Coppa d’Africa. Adebayor e compagni sono ancora sotto choc, dopo l’attentato subito dalla nazionale africana al confine tra l’Angola e il Congo: l’agguato dei terroristi ha seminato tre vittime, l’autista del pullmann attaccato, l’allenatore in seconda e l’addetto stampa, e diversi feriti nella delegazione, tra cui due giocatori (Kodjovi Obilalè e Serge Akakpo). Secondo quanto riportato dalla BBC, il Togo ha deciso di rinunciare a partecipare al torneo. Il sangue sparso sulla Coppa d’Africa macchia anche i prossimi Mondiali in Sudafrica. Un portavoce della Fifa si è così espresso all’Ansa: “Capiamo le domande che si possono porre i media riguardo al prossimo Mondiale, ma chiediamo loro un po’ di pazienza. Prima di effettuare qualsivoglia commento, abbiamo bisogno di raccogliere tutte le informazioni sul caso. Per il momento, non possiamo dire di più di quanto comunicato sul sito ufficiale della Fifa“. Che recita: “La Fifa ed il suo presidente Joseph Blatter sono profondamente addolorati dagli incidenti che hanno colpito la nazionale del Togo, alla quale esprimono la pù profonda solidarietà. La Fifa è in contatto con il presidente della confederazione africana Issa Hayatou ed attende un rapporto completo della situazione“.
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Un attacco terroristico alla nazionale del Togo ha insanguinato la Coppa d’Africa. Il pullman di Adebayor e compagni è caduto nell’agguato del fronte della liberazione di Cabinda (Flec), che ha aperto il fuoco dei mitra al confine tra il Congo e l’Angola: il bilancio dell’attentato è di un morto, l’autista, e nove feriti della delegazione, tra i cui due giocatori. L’attaccante del Manchester City è rimasto illeso, mentre il portiere Serge Akakpo e il difensore Kodjovi Obilalè riversano in condizioni gravi. La Confederazione africana, nonostante il Togo abbia chiesto di bloccare il torneo, ha fatto sapere che la Coppa d’Africa si svolgerà regolarmente. Il continente ha subito un colpo durissimo, nell’anno dei Mondiali in Sudafrica. Sotto choc la comitiva del Togo: “Noi non giochiamo“, è la frase che si rincorre tra i calciatori.
“Luca Toni? Domani gioca”. Non fa pretattica Claudio Ranieri in vista della sfida di domani pomeriggio (con fischio d’inizio alle ore 18,00) contro il Chievo. Nella conferenza stampa odierna, alla vigilia della diciannovesima giornata di serie A, il tecnico trasteverino ha voluto preparare la gara di domani con un pensiero al passato e alla rimonta subita di Cagliari: “Fossimo riusciti a rimanere concentrati come abbiamo fatto altre volte non avremmo preso due gol”. Due reti allo scadere del tempo che sono costati cari alla Roma. Dopo 522 minuti, infatti, è crollata l’imbattibilità di Julio Sergio, rimasto incolume nelle gare contro Lazio, Sampdoria, Cska Sofia e Parma, gare in cui sono giunte 3 vittorie ed un pareggio e, soprattutto, si è perso il quarto posto che vuol dire Champions League, ora “lontano” 1 punto. “Adesso dobbiamo dimostrare di star bene con i fatti, contro un Chievo coriaceo, che riparte in contropiede, che su 25 punti 13, quindi circa la metà, li ha fatti fuori casa”, continua Ranieri. E per battere la formazione di Di Carlo servirà l’esperienza di Luca Toni: “Con lui in campo la Roma cambia, ha caratteristiche differenti dagli altri attaccanti, dovremo essere bravi a saper sfruttare le sue qualità”. Il modulo, però, sarà lo stesso adottato nelle ultime apparizioni dei giallorossi, ossia il 4-2-3-1. Ad assicurarlo è lo stesso tecnico dalla sala stampa del centro tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria: “La Roma resterà quella che conosciamo, non ci saranno stravolgimenti”.