Calciopoli – Nuove intercettazioni, De Santis: “La Figc mi ha distrutto. Fu un processo farsa”

 Massimo De Santis, di professione…ex arbitro. E’ stato proprio il direttore di gara nativo di Tivoli uno dei maggiori protagonisti in negativo dello scandalo calcistico conosciuto con il nome di Calciopoli. Al commissario di Polizia Penitenziaria (attività principale del quarantottenne, anni compiuti proprio ieri) toccò in sorte un destino davvero beffardo: designato a prendere parte ai Mondiali 2006 in Germania, a un mese dall’inizio dell’evento venne coinvolto in Calciopoli per via di alcune intercettazioni telefoniche che ne mettevano in luce la figura quale facente parte del cosiddetto Sistema Moggi. A interpellare l’ex giacchetta nera dopo le recentissime novità ci ha pensato la redazione di Radio Radio, a cui De Santis non ha negato qualche battuta.
CALCIOPOLI.E’ stato un processo farsa sin dall’inizio, andava fatta un’indagine a 360 gradi, non a 15. Chiamavamo entrambi: io i dirigenti e loro me. Era una prassi normale, non si faceva niente di illecito“.

Bonacina: “Roma-Atalanta, pareggio con sconfitta dell’Inter”

 Walter Bonacina, ex della Roma e dell’Atalanta si esprime a radiopowerstation rispetto alla gara di domenica tra giallorossi e orobici.
TIFO.Tra Inter e Roma ovviamente tifo Roma, ma da buon bergamasco domenica tiferò Atalanta perché abbiamo bisogno di punti come il pane. Potete capire il nostro stato d’animo in quanto per una società piccola come l’Atalanta rimanere in Serie A è fondamentale“.
LA ROMA.L’attaccamento dei tifosi alla squadra, mi ricordo questo particolare perché i miei 3 anni a Roma sono stati anni tribolati sia a livello societario, con l’arrivo di Ciarrapico prima e l’inizio dell’era Sensi poi, sia a livello di risultati. È stata però un’esperienza bellissima dentro e fuori dal campo“.

Amoruso: “A Roma un’Atalanta bisognosa di punti”

 Per Nicola Amoruso e l’Atalanta in generale, la gara contro la Roma ha una importanza speculare a quella che si respira in casa giallorossa. Da una parte – nella capitale – i tre punti valgono il sogno scudetto; dall’altra – tra gli orobici – la vittoria alimenterebbe il sogno di una salvezza difficile. Proprio l’attaccante atalantino si è pronunciato sulla gara dell’Olimpico ai microfoni di Bergamo Tv, augurando a se stesso di segnare per coltivare le speranze degli uomini di Mutti.
IL GOL.Una rete decisiva sarebbe importantissima anche perchè stanno arrivando tre gare delicate oltre allo scontro diretto con il Bologna. Fare risultato a Roma è un obiettivo dichiarato. Così come lo è quello di raccogliere qualche punticino a Milano contro l’Inter“.

Lippi: “I convocati per i Mondiali 2010? Avanti con i 30enni”

 Marcello Lippi comincia a parlare della rosa Azzurra che prenderà parte al Mondiale 2010. Meglio: il commissario tecnico della Nazionale ha iniziato ad aprire qualche spiraglio rispetto alla comitiva che rappresenterà l’Italia nel corso della competizione mondiale in SudAfrica. Lo ha fatto attraverso una intervista rilasciata al sito della Fifa: “I Mondiali si giocano con 7 partite in un mese, non abbiamo bisogno per forza di una Nazionale di 24enni. La qualità di un giocatore non si giudica solo in base all’età o alle qualità tecniche. Entusiasmo, esperienza, carisma, capacità di giudizio: tutto fa parte della valutazione. Se dovessi schierare questa squadra per un’intera stagione, probabilmente farei scelte diverse. Ma per un mese, non c’è problema. Balotelli? Cassano?

Montella: “Orgoglioso di far parte della Roma. Totti decisivo nel finale”

 Da Il Corriere dello Sport:

Vincenzo Montella, ex Aeroplanino, una vita per il gol, oggi allenatore dei Giovanissimi.
Come si vive l’altra parte del calcio?
«Questa esperienza mi sta dando molte soddisfazioni, mi appassiona stare con i ragazzi. Sono molto più convinto rispetto a quando scelsi questa strada. Con un po’ di pre­sunzione, penso di esserci portato. E’ un lavoro impegnativo, che comporta rinunce e sacrifici se lo fai con serietà».
La sua squadra è prima in classifica, ha vinto quattro tornei. E’ partito con il piede giusto.
«Qualcuno lo abbiamo anche perso. L’ultimo però ci ha dato una grande gioia. Abbiamo battuto la Lazio in finale per 4-0».
Come è cambiata la sua vita?
«Già negli ultimi anni da giocatore mi sono preparato per il postcarriera. Non mi è mancato il calcio giocato, stare con i ragazzi mi aiuta. Un po’ di malinconia l’ho avuta nel vedere Roma-Inter, l’Olimpico pieno, quell’atmosfera magica…».
Lei spesso era protagonista contro l’Inter.
«Avevo una buona serie positiva. Vivere partite decisive come quella è un’emozione che ti porti dietro».
Ha mai avuto il rimpianto di aver smesso troppo presto?

Mexes per una maglia: l’Atalanta per ridere di nuovo

 Philippe Mexes, almeno un po’, l’Atalanta la vede. Perchè tra i dubbi che attanagliano Claudio Ranieri c’è anche quello di utilizzare il transalpino al centro della difesa per concedere a Juan un turno di riposo che gli consenta di recuperare meglio dal fastidio ai flessori. Per Mexes, di rimando, sarebbe un’ottima occasione per metterlo in chiaro una volta per sempre: bollito? Manco per scherzo. Da DNews:

Gioca o non gioca? Philippe Mexes è il dubbio di Ranieri, che ipotizzava di utilizzarlo per far rifiatare Juan, alle prese con qualche problema muscolare ai flessori. Ma il transalpino ha un problema di respirazione legato a un attacco allergico e dunque la sua presenza al fianco di Burdisso, contro l’Atalanta (si gioca domenica alle 15), è in dubbio. Così, nell’arco d’una giornata calda, si fotografa l’intera stagione del francese, che ha perso punti nella scala gerarchica, sorpassato dall’ex difensore dell’Inter. Quest’anno ha giocato poco, il pubblico s’è quasi dimenticato che era Rugantino, il più “romano e romanista ” degli stranieri di Trigoria”. Da dicembre è stato impiegato in campionato solo 4 volte (complice, in parte, l’infortunio patito nel derby d’andata) e la Roma (un caso?) ha subito 5 gol, 3 col Livorno, 2 col Napoli; e il suo ultimo quadrimestre è parso la fotocopia del suo primo anno vissuto nella Capitale, quando pareva un bluff.

Trigoria: Totti scherza con Vucinic, Ranieri fa il “serio” con Menez

 Penultimo allenamento giallorosso a Trigoria, con la Roma impegnata ad affinare schemi e dettagli in vista della gara contro l’Atalanta in programma domenica all’Olimpico. Trenta tifosi al Fulvio Bernardini, l’incitamento è lo stesso degli ultimi giorni. Claudio Ranieri può contare su una rosa ampia ma al testaccino tocca appurare le condizioni di forma di almeno tre pedine. Juan innanzitutto, rimasto fermo nella sessione di ieri per affaticamento ai flessori (il brasiliano non era presente nei primi minuti della sessione odierna ma è entrato apena dopo per fare differenziato); Julio Sergio poi, il cui attacco febbrile pare essere in fase di conclusione (oggi c’è stato); infine Philippe Mexes, che vive guai tremendi a ogni progerssione primaverile (l’allergia del francese scatta con l’arrivo del polline, oggi presente anche lui). La mattinata di Roma non s’è distinta per il sole degli ultimi giorni, seduta al via alle 10.40 con nuvole a danzare per l’aria. Si parte con riscaldamento canonico a base di tecnica indivuduale.

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