L’allenatore della Roma, Claudio Ranieri è stato intervistato dal Romanista:
Questi giorni al mare sono serviti a smaltire la delusione per la fine del campionato? Non c’è delusione. Sapevamo che stavamo lottando contro una potenza, molto ma molto più grossa della nostra, costruita per vincere tutto. E infatti hanno vinto tutto, per cui bisogna fargli i complimenti. Sembra di capire che lei è comunque soddisfatto. Sono contento perché partendo da zero questa squadra ha saputo fare delle cose belle.
Quali? Ogni volta che è caduta si è saputa rialzare. E questo è importante perché significa che la squadra ha carattere e determinazione. E poi siamo riusciti a riportare tanti tifosi a sognare fino all’ultimo secondo. Famiglie intere ci hanno seguito in casa e in trasferta, a Bari, a Parma, a Verona fino all’ultimo. Questa squadra ha ravvivato il campionato. A Fiumicino ad attendervi erano in 2.000. Chi non è romano non riesce a capire queste cose, quanto bene si vuole a questa squadra. La via è quella giusta, bisogna lottare dal primo all’ultimo secondo e il popolo romanista capisce che nello sport le cose possono andare bene o male, che può esserci qualcuno più forte. C’è l’onore delle armi, ma noi dobbiamo lottare sempre. Dal primo all’ultimo minuto.
Domani (oggi n.d.r.) i gruppi della Sud saranno a Trigoria per salutare la squadra ma anche per protestare contro la Tessera del tifoso. Con la tessera del tifoso io non so quante famiglie potranno seguire la squadra in trasferta. Magari ci sono alcuni tifosi che pensano di non seguire la squadra in trasferta ma poi vengono pervasi da quell’amore per la squadra che li ha saputi trascinare. E se non hanno la Tessera del tifoso perché non possono andare? Le società possono solo adeguarsi, è il Ministero che decide. Credo che andrebbe rivista, bisogna pensarci bene.
Dal Romanista:
Dal Romanista:
Da Tuttosport:
Dal Romanista:
Il Romanista spiega in cosa consiste la Tessera del tifoso:
Sulle colonne del Romanista, Paolo Cento scrive a Rosella Sensi riguardo la tessera del tifoso:
Dal Romanista:
Rio de Janeiro, Londra, Torino, Milano. E ovviamente Roma. Cinque città legate da un filo conduttore: il mercato giallorosso. Che quest’anno è entrato nel vivo prima del solito. Il direttore sportivo Daniele Pradè vuole accontentare Ranieri nel minor tempo possibile. Un attaccante e un terzino sinistro rappresentano le priorità. Poi si cercherà di risolvere il nodo legato agli esterni e al portiere. Il tutto in attesa di conoscere il destino di Burdisso, con il quale potrebbe intrecciarsi quello di Philippe Mexes.
La Roma e Adriano si avvicinano. Questa sera, il direttore sportivo giallorosso, Daniele Pradè, si imbarcherà sul volo Alitalia AZ 674 che lo porterà a San Paolo, in Brasile. Poi, il dirigente della Roma raggiungerà Rio de Janeiro coprendo la tratta a bordo di un volo interno della Tam Airlines. Pradè, che con ogni probabilità tornerà in Italia nella giornata di sabato, andrà in Brasile per parlare con il procuratore di Adriano, Gilmar Rinaldi, ma anche per capire da vicino quali siano le condizioni psicofisiche del giocatore. Nei giorni scorsi, l’attaccante brasiliano aveva fatto sapere ai dirigenti del Flamengo, suo attuale club, di non voler prolungare il contratto, che scadrà il 31 maggio prossimo; vale a dire tra sette giorni. Insomma, Adriano vuole lasciarsi alle spalle l’avventura nel campionato brasiliano, e rituffarsi nel calcio italiano e europeo. La Roma valuta. Le parti non sono così prossime alla chiusura positiva della trattativa: la società giallorossa offre al giocatore un contratto da tre milioni di euro netti, premi inclusi; mentre il procuratore spinge perché il proprio assistito percepisca almeno quattro milioni netti a stagione.