Roma-Adriano: oggi la risposta dell’Imperatore

 Dal Corriere della Sera:

La Roma è a un passo da Adriano. Rio de Janeiro è stata teatro di colloqui e incontri fino alla tarda serata di ieri, aspettando la fumata bianca. La missione giallorossa per portare l’ex centravanti dell’Inter nella Capitale è entrata nel vivo tra il direttore sportivo Daniele Pradè, il manager Gilmar Rinaldi, e il suo partner italiano Roberto Calenda. Le prossime ore diranno la parola definitiva sul buon esito del negoziato, che la Roma vuole chiudere rapidamente anche per evitare lo stallo dovuto a un possibile inserimento di altre pretendenti.

Guberti vuole la Roma

 Dal Romanista:

Chi viene e chi va. Sono tanti i giallorossi passati o presenti al centro delle voci di mercato che si rincorrono in questi giorni. Fra le situazioni più delicate, c’è senz’altro quella di Stefano Guberti, arrivato alla Roma la scorsa estate per poi essere girato in prestito alla Sampdoria durante il mercato di gennaio. Ieri, il suo procuratore Claudio De Nicola è intervenuto per chiarire quali siano le prospettive per il futuro del giocatore. «Per Stefano l’esperienza alla Samp è stata molto importante – ha detto a romanews.eu -, perché ha potuto giocare in serie A con continuità per sei mesi. Il ragazzo è ovviamente grato alla società ligure e al suo ex tecnico Delneri per avergli dato piena fiducia e la possibilità di giocare un campionato di altissimo livello, ma ora l’unico pensiero di Stefano è la Roma, e vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista nella prossima stagione giallorossa».

Figc – De Rossi, il richiamo e le scuse: “Grande rispetto per le Forze dell’Ordine”

 Le polemiche sulla Tessera del Tifoso, annunciata dal Ministro degli Interni Roberto Maroni come operativa già dal prossimo campionato, coinvolgono anche Daniele De Rossi che ha rischiato di finire coinvolto – anzi, c’è finito proprio – in uno deu cosiddetti incidenti diplomatici. “Servirebbe anche la Tessera del Poliziotto“, ha dichiarato Capitan Futuro nel corso dell’odierna conferenza stampa dal ritiro azzurro del Sestriere e in riferimento ai recenti casi di abuso di potere esercitato da parte delle forze dell’Ordine nei confronti di Stefano Gugliotta (picchiato da agenti di guardia all’Olimpico nel post Roma-Inter per non aver fatto…NIENTE). Scandalo. In Italia certa verità non si può dire. E’ intervenuta immediatamente la Figc che, attraverso un comunicato, ha preso le distanze dalle parole del centrocampista: “La Federazione italiana giuoco calcio vuole confermare oggi, superando dichiarazioni che non condivide e che non possono mettere in discussione rapporti, ruoli e responsabilità, pieno apprezzamento per il lavoro che le Forze dell’Ordine svolgono costantemente per garantire serenità e sicurezza al mondo del calcio. Ribadiamo il nostro grazie più convinto a tutte le Forze dell’Ordine che con spirito di sacrificio, e spesso in condizioni difficili e delicate, prestano il loro servizio a tutela dell’interesse generale, dentro e fuori gli stadi.

Materazzi, esultanze e parole a tutta polemica. E dice: “De Rossi chi? Solo Totti è come me”

 Marco Materazzi, in un colpo solo, è riuscito a parlare male di Daniele De Rossi e assimilarsi – per carattere e modo di fare – a Francesco Totti. Si sente legato al Capitano della Roma, il centrale interista, da un’amicizia che nel corso degli anni recenti (l’apice al Mondiale 2006) si è cementata. A campionato concluso, Matrix ha ripreso l’episodio della finale di Coppa Italia – quello del calcio di Totti a Balotelli – per dire che: Francesco ha sbagliato, lo ha ammesso e ha chiesto scusa: lui è uno vero come me. Lui è il capitano passato, presente e futuro della Roma”. Invettive, invece, per Capitan Futuro: “Chi, il De Rossi che mi ha dato del ruffiano perchè ho messo la maglia “Nun è successo”? Dopo nove anni e più di dieci trofei ho bisogno di fare il ruffiano verso i miei tifosi? Se fossi stato ruffiano, al Mondiale, dopo il gol alla Repubblica Ceca, avrei parlato solo della mia rete senza preoccuparmi di dire, visto che si era preso quattro giornate di squalifica, “Guai a chi tocca De Rossi“. Quel giorno mi abbraccia e mi dice “Non so quanti lo avrebbero fatto” e poi mi dal del ruffiano? Boh…”. Materazzi che si schiera e sfoglia la margherita: questo va bene, questo non va bene. Riconoscergli che – ai tempi del grave infortunio di Totti – sostenne il recupero del Capitano con una maglietta su cui c’era scritto “Forza Pupone” e che in Germania difese Capitan Futuro, non significa non sottoscrivere le parole di De Rossi, il quale ha replicato oggi nei confronti dell’interista dicendo che – in quattro anni – molte cose cambiano. “C’è chi migliora e chi…”. Già. Perché, innegabile, il Materazzi dell’ultimo periodo pare essere diventato un uomo in guerra con il mondo intero. Troppo simile a Josè Mourinho – tra le cui braccia ha pianto sommessamente qualche giorno fa prevedendo l’addio del portoghese – e la stessa voglia di cercare di far gruppo distruggendo l’avversario. Cambiano eccome – le cose – in quattro anni.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.