Mexes: contratto in scadenza nel 2011, cessione probabile

 Dal Romanista:

«Io non me ne vado». Negli ultimi tempi non fa altro che ripetere questo ritornello, Philippe Mexes. Lui si sente romano e romanista, e le lacrime dopo la sconfitta contro la Sampdoria sono il gesto che meglio di tanti altri ha certificato questo suo amore verso i colori giallorossi. Ma Mexes è anche un professionista, e uno dei migliori difensori in circolazione: sicuramente nel campionato italiano, probabilmente anche in Europa nonostante Domenech si ostini a tenerlo fuori dalla nazionale francese. Quella appena conclusa per lui è stata una stagione complicata. Oggi Philippe non è un titolare della Roma, e per questo difficilmente prolungherà il contratto in scadenza nel 2011: proprio questa difficoltà potrebbe costringere la Roma a privarsi subito di lui.

Riise: “Devo tanto a Ranieri, Vucinic è super”

 

 Dal Romanista:

«Penso che questa sia stata la mia migliore stagione di sempre». John Arne Riise non si nasconde. Sa che nelle sue 52 presenze tra campionato e coppe, impreziosite da 8 reti (quasi tutte pesantissime), ha fornito prestazioni mediamente superlative. Il merito? Della suo voglia senza fine di giocare, correre, allenarsi. Ma non solo. Anche del tecnico che lo ha fatto crescere anche difensivamente. «Con Ranieri ho imparato davvero tanto. Mi ha messo nelle condizioni di rendere al meglio. Ora ho più esperienza, mi sento più completo». E i romanisti hanno apprezzato i suoi miglioramenti tanto che Thunderbolt è diventato uno degli idoli dei tifosi giallorossi. Ora però è arrivato anche per lui il momento di riposarsi. «Non mi sento ancora in vacanza – ha detto sorridendo a un quotidiano norvegese – ma lo sarò mercoledì (domani, ndr) alle nove e un quarto». Ovvero dopo l’ultima amichevole della Norvegia contro l’Ucraina. «Mi riposerò e mi divertirò per cinque settimane – ha proseguito John -. Non vedo l’ora. E’ stata una stagione lunga ma, fortunatamente, molto positiva. Sarà bello andarsene un po’ in vacanza».

Roma-Gallas: il biennale è pronto, c’è da battere la concorrenza di Psg e Lione

 Dal Romanista

Nonostante la diffidenza dei bookmaker inglesi, che lo vedono di ritorno in Francia al Psg o al Lione, William Gallas è il nome buono per la difesa della Roma. Il centrale che nella lista Mondiale di Domenech ha preso il posto di Mexes, ha tutte le caratteristiche che ne fanno un calciatore “da Roma”: ha un’esperienza internazionale invidiabile, frutto dei suoi 33 anni da compiere il prossimo 17 agosto e dei suoi 9 anni di Premier League tra Chelsea e Arsenal, è un pupillo di Ranieri che lo ha svezzato proprio a Stamfordf Bridge, è un vero e proprio jolly difensivo che può giocare anche esterno e, particolare da non sottovalutare, si svincola a parametro zero dall’Arsenal.

Mondiali 2010 – GRUPPO H: l’Honduras. Piccolo così, certe volte speri che basti il cuore (e Suazo)

 La Nazionale di calcio dell’Honduras è posta sotto l’egida della Federación Nacional Autónoma de Fútbol de Honduras. E’ una delle nazionali minori del panorama calcistico mondiale: oltre ai Mondiali in Sudafrica, la nazionale sudamericana è riuscita a qualificarsi solamente un’altra volta alla fase finale dei Mondiali, ovvero a Spagna 1982. A tutt’oggi il giocatore più forte della squadra è senza ombra di dubbio l’attaccante David Suazo, attaccante in forza al Genoa (ex Cagliari e Inter), insieme al fantasista Julio César León (ex Reggina e Parma, ora al Torino), ai centrocampisti Wilson Palacios ed Edgar Álvarez e al difensore Maynor Figueroa. Ma siccome nel calcio tutto il mondo è paese, anche l’Honduras ha la sua acerrima rivale: la Nazionale di El Salvador con la quale vive una fortissima rivalità: il famoso spareggio per le qualificazioni ai Mondiali di Messico ’70 tra le due Nazionali, fu la scintilla che degenerò nella Guerra del calcio, sebbene le vere cause del conflitto fossero oggettivamente di diversa natura. Come detto dunque, la Nazionale honduregna si è qualificata solo due volte al Campionato del mondo, in occasione dell’edizione di Spagna 1982 e di quella, più recente, di Sudafrica 2010.

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