Burdisso – Roma: l’Inter dice 8 milioni. No a contropartite

 Nicolas Burdisso e la Roma distano qualche milione di euro. Ovvero, quelli che si frappongono a ostacolare la trattativa tra i giallorossi e l’Inter. Non bastano i 6 messi sul piatto dai capitolini, Massimo Moratti ne chiede almeno due in più. La novità, rispetto agli ultimi giorni, è che il club interista non è disposto a inserire nell’affare alcuna contropartita tecnica. Solo soldi. Purtroppo per la Roma. Da Il Corriere dello Sport:

Otto. Milioni. Per acquistare Nicolas Burdisso. Poco trattabili. Almeno queste sono le intenzioni. Perché l’Inter dell’amico Moratti, non ha dimenticato. Mercato del gennaio scorso, Mourinho voleva Julio Baptista ad Appiano Gentile, ancora oggi ci sarebbe da domandarsi perché, la Roma disposta, anzi di più, alla cessione, otto milioni la richiesta per il cartellino della bestia. L’Inter voleva spendere di meno, la Roma non fece sconti. Saltò tutto.

Mosca – Adriano e le “mignotte”: non fu diffamazione, giornalista assolto

 Maurizio Mosca, compianto giornalista sportivo che ha scritto pagine importanti della recente storia della televisione (contribuendo a spettacolarizzare il calcio come pochi altri), riceve un’assoluzione post mortem. L’accusa di diffamazione si riferiva alle dichiarazioni dell’ex Gazzetta dello Sport che – lo scorso 5 marzo 2006 – etichettò la vita di Adriano (neo giallorosso) in maniera categorica: “Va a mignotte tutte le sere, lo so perchè me lo ha detto una di loro”. Mosca viene assolto per aver esercitato il diritto di cronaca e – stando alla sentenza – “il fatto non sussiste. Da Ansa:

Ag. Behrami: “Mercato dopo il Mondiale”

 Da Tuttomercatoweb:

Alessandro Beltrami, agente di Valon Behrami difensore del West Ham, ospite negli studi di Sportitalia a Milano, ha parlato del suo assistito e delle offerte ricevute dal Palermo a gennaio: “In questo momento Valon è impegnato in Nazionale, hanno una partita importantissima che può dare seguito alla vittoria ottenuta contro la Spagna. Il mercato? Ogni tanto ho dei contatti, perchè è un giocatore che piace. Siamo d’accordo con il West Ham che dopo il Mondiale ci vedremo per discutere.

Roma: 11 giocatori da vendere

 Dal Corriere dello Sport:

Dodici cessioni per costruirsi un bud­get. Burdisso a parte, il mercato prossimo di Daniele Pradè deve prevedere per forza la par­tenza di un buon numero di giocatori da Trigo­ria. Nella lista ci sono tre brasiliani (Julio Bap­tista, Cicinho e Doni), un francese (Faty), un ghanese (Barusso), un porto­ghese (Antunes), quattro ita­liani (Andreolli, Guberti, Mot­ta, Loria, Cerci che non vuole rinnovare il contratto in sca­denza tra dodici mesi), più la variabile Matteo Brighi, di­chiarato più o meno ufficial­mente incedibile dalla società giallorossa, ma che potrebbe invece partire se a Trigoria dovesse arrivare un’offerta ritenuta importante (cinque-sei mi­lioni). Tutto sarà meno che semplice venderli, se non altro per una questione di sti­pendi che, sommati, alla Roma costano quasi quindici milioni di euro lordi a stagione. Bap­tista e Cicinho hanno altri due anni, Doni tre, il totale fa circa trentatrè milioni, una tombo­la. Risparmiarla, per la Roma, vorrebbe dire molto.

L’ira di Pozzo su Isla e il suo agente

 Dal Romanista:

Lui vuole giocare nella Roma, il suo procuratore l’ha ribadito più volte: «Aspetta solo una chiamata». E l’Udinese si infuria. La trattativa per portare in giallorosso il cileno Isla – impegnato oggi pomeriggio contro la Svizzera – ancora prima di entrare nel vivo è già diventata un caso. Come riporta il sito “Ilfriuli.it”, la famiglia Pozzo non avrebbe gradito tutte le dichiarazioni del suo agente, Leo Rodriguez, che ha spiegato in tutte le salse che «Mauricio ha il sogno di giocare la Champions, insieme al suo amico Pizarro».

Italia-Nuova Zelanda, De Rossi: “Ci serve qualità”

 Dal Messaggero:

L’analisi di Daniele De Rossi, premiato dalla giuria internazionale come man of the match, non fa una piega. «Paura di non farcela a passare il turno? Beh, io dico che prima o poi una partita dovremo vincerla, altrimenti si fa dura… Ripeto quanto detto l’altro giorno: se dovessimo uscire al primo turno, sarebbe un fallimento assoluto. Ma io, in questo momento, difendo tutti i miei compagni e il mister che ci ha portato qui. E, ad esser sincero, io non me la sento di criticare l’Italia per come ha giocato le prime due partite: non abbiamo ancora vinto, ma non abbiamo mai perso. Certo, un pari con la Nuova Zelanda non è da Italia… E’ vero che abbiamo subìto gol solo da palle inattive -e sotto questo aspetto dobbiamo interrogarci e migliorare- ma è giusto sottolineare anche che noi abbiamo sempre segnato su azioni da fermo.

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