Simplicio: “Roma, è il momento che vale tutta una vita”. Le foto dell’arrivo

 Fabio Simplicio è sbarcato a Roma ieri a mezzogiorno: il 4 luglio diventa giorno atto a consacrare l’arrivo del brasiliano nella Capitale mentre per vedere Adriano occorrerà aspettare fino a oggi. L’ex rosanero, intanto, ha già speso le prime parole da giallorosso e, ai tifosi che lo hanno atteso a Fiumicino, ha già regalato parole da applausi: “Sono contento di arrivare alla Roma, è l’occasione professionale della mia vita. La Roma è una grande squadra. Cosa penso di questa esperienza a Roma? Io sono venuto per fare parte della storia positiva della società giallorossa. Per me la Roma è una grande occasione. L’eliminazione del Brasile al Mondiale sudafricano? Sono triste, mi sarebbe piaciuto vedere la Selecao in finale. Mi dispiace per i compagni che non sono arrivati alla fine. Se ho sentito qualche compagno di squadra? L’unico è stato De Rossi. Ci siamo scambiati qualche messaggio prima del mondiale per farci l’in bocca al lupo. Giocare con questi campioni è un piacere per tutti ed è ovviamente una grande soddisfazione“.

Loria, Guberti e Antu­nes: le chiavi per Bellini

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma deve comple­tare l‘organico. Il nodo principa­le del mercato che resta riguarda Burdisso. La richiesta inizia­le dell’Inter è stata di dieci mi­lioni e ha fatto scappare i diri­genti della Roma. Ma il procura­tore Hidalgo sta lavorando per accontentare in tutti i modi il suo assistito, che ha scelto di restare in giallorosso. Non è facile, il buon Mondiale dell’argentino ha complicato i piani della Roma.

Roma, parco giocatori: valore che supera i 200 mln

 Dal Romanista:

Un valore enorme. Solo di parco giocatori. La Roma, grazie a tutto quello che ha costruito la famiglia Sensi in questi anni, ha un patrimonio tecnico di almeno 200 milioni di euro. Fare i conti è piuttosto semplice perché da De Rossi a Vucinic, da Menez a Mexes, da Juan a Julio Sergio e Riise, i giocatori giallorossi sono tra quelli che, in Italia, valgono di più. Senza considerare poi un certo Francesco Totti che, solo come immagine, vale come Messi e Cristiano Ronaldo.

Fiumicino, Simplicio: accoglienza da star

 Dal Romanista:

Sospinge il trolley con l’imbarazzo di chi non si aspettava un’accoglienza da star. Alle prime domande abbassa lo sguardo un paio di volte. E poi sfoggia un timido sorriso magico. Perché il treno dei desideri passa una volta sola, e Simplicio lo sa. «La Roma? Sì, è l’occasione della mia vita». Gli affidano una sciarpa giallorossa. La solleva, la custodisce, la protegge.

Roma: mezzogiorno di fuoco

 Dal Romanista:

Oggi si decide il futuro della Roma. Intorno a mezzogiorno Unicredit e Compagnia Italpetroli dovranno presentarsi davanti al presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto. Al momento, non sarebbe ancora stato trovato un accordo. In questo caso, da fonti vicine alla famiglia Sensi trapela che l’intenzione della holding, che ha in pancia l’As Roma, sarebbe quella di rimettersi alle decisioni del collegio. L’ultima parola spetterà comunque alla presidentessa Rosella Sensi. I legali hanno lavorato anche ieri.

Italpetroli-Unicredit: oggi la Roma conoscerà il suo futuro

 Dal Tempo:

Il tempo è scaduto. Oggi Rosella Sensi dovrebbe mettere la firma sull’accordo di conciliazione con Unicredit che di fatto sancirà la fine di un’era della Roma lunga 17 anni. Sarà un mezzogiorno di fuoco: nello studio del professor Cesare Ruperto a Vigna Stelluti la dottoressa Sensi incontrerà Piergiorgio Peluso, ad di Unicredit Corporate Banking, insieme ai rispettivi staff di legali e agli «arbitri» di parte, gli avvocati Romano Vaccarella per Italpetroli ed Enrico Gabrielli per la banca.

Roma: Adriano, partenza rinviata

 Dal Corriere della Sera:

La partenza è una falsa partenza. Anzi, rinviata. Ieri poteva (doveva) essere il giorno del ritorno del neo acquisto Adriano a Roma e invece non è andata esattamente così. Il brasiliano che il club giallorosso ha prelevato dal Flamengo il mese scorso, ha infatti dovuto posticipare di ventiquattro ore il suo arrivo a causa di problemi burocratici – questa almeno la versione pervenuta da Rio de Janeiro – legati alla doppia firma sul passaporto del figlio.

Cesari: “Alla Roma manca uno scudetto; Italia poco Mondiale per colpa di Lippi”

 Gli errori arbitrali nel corso del Mondiale in svolgimento in Sud Africa danno il là a Graziano Cesari per ripercorrere alcuni episodi crucialiavvenuti nello scorso campionato. L’ex giacchetta nera, intervenuta su ‘Teleradiostereo 92.7’ all’interno de ‘La Signora in Giallorosso’, ha avuto modo di ribadire – tra le altre cose – che lo scudetto della scorsa stagione sarebbe dovuto finire con merito nella bacheca della Roma. Testuale da lasignoraingiallorosso.it:

LAZIO-INTER, LA NON PARTITA. “Difficile giudicare una partita di quel tipo, soprattutto se ci si mette nei panni dell’arbitro. Dal suo punto di vista, non si può dire che la gara sia stata irregolare, poiché la lealtà sportiva in senso stretto non è mai venuta meno: c’era una squadra che si impegnava, e l’altra che non faceva molto per vincere la partita, ma comunque si è giocato a pallone. Anche il fatto che non ci siano stati interventi sopra le righe non può inficiare una gara, poiché ci possono stare delle partite giocate con molta correttezza tra i giocatori in campo. Il problema è che si è giocato in un orario impensabile, senza la concomitanza necessaria in questi frangenti, quindi lo sbaglio è partito dall’alto. L’arbitro in quei casi non può fare nulla, si è soltanto trovato in mezzo ad una situazione più grande di lui. Campionato falsato? Che il torneo non fosse regolare io l’ho detto già molto tempo prima; la Roma è la squadra che avrebbe meritato di vincere lo scudetto. D’altronde, che sia la vincitrice morale penso sia chiaro a tutti”.

Sensi – Letta: incontro prima del sì a Unicredit?

 Da Il Corriere dello Sport:

Ecco il colpo di scena. O forse no. Comunque una mossa spettacolare. Rosella Sensi è andata un’altra volta – la terza in un anno e mezzo – a fare visita a Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e gran de amico di suo padre Franco.
«Colloqui privati: ce ne saranno altri » assicurano dall’entourage di famiglia. Perché Letta proprio adesso? E’ un’ultima richiesta di appoggio politico o solo la comunicazione di quanto sta per avvenire? Magari tutte e due le cose. In ogni caso, in questo sabato che doveva essere in terlocutorio per il futuro della Roma, la signora Sensi avrebbe fatto sape re ai vertici di Uni credit che intende firmare l’accordo stilato due giorni fa dagli avvoca ti delle parti in causa. Dunque la conciliazione davanti al magistrato Cesare Ruperto, che aspetta i rappresentanti della holding Italpetroli e quelli della banca domani a mezzogiorno, non sa rebbe in discussione. In cambio della libertà dal debito (325 mi lioni più gli 80 dovuti al Monte dei Paschi) Rosella Sensi è chia mata a consegnare a Unicredit tutto il suo patrimonio a parte una serie di immobili, come la re sidenza di Villa Pacelli sull’Au relia, che sono stati valutati 25-30 milioni. Viceversa, la holding Italpetroli rischierebbe il falli mento perché manca la certificazione del bilancio della società di revisione. Certificazione impos sibile, visti il passivo dell’ultimo anno e la situazione contabile ge nerale del gruppo.

Toto-abitazione: che parte di Roma sceglierà Adriano?

 Attraverso un excursus storico che prende in esame le scelte dei campioni che lo hanno preceduto, Il Romanista prova ad anticipare le preferenze domiciliari di Adriano e capire in quale quartiere di Roma l’Imperatore sceglierà di prendere casa. (L’importante, viene da dire, è che non prenda residenza in qualche pub). Testuale:

Lo confesso, le vie di Roma sono un mio pallino. Mi piace, ad esempio, passare davanti a Palazzo Massimo, a quattro passi dalla stazione Termini e pensare che proprio lì, dal 1914, visse e studiò il giovanissimo Ettore Majorana, uno dei massimi geni di ogni tempo. Allo stesso modo mi colpisce molto passare per via Fusco. Chi era Alfredo Fusco? Un tenente dell’aviazione italiana, scomparso nel febbraio del 1941, che come recita la motivazione della sua medaglia d’oro al valor militare, durante: «una incursione di bombardieri nemici, scortati da numerosi caccia, si levava per primo in volo all’allarme benché fosse in turno di riposo.

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