La Roma passa per Unicredit

 Italia Oggi:

Le tre pagine della “puntazione” redatte e firmate l’8 luglio, sono diventate un contratto di una sessantina di pagine che ieri pomeriggio è stato firmato sotto gli occhi del presidenter del collegio arbitrale Cesare Ruperto, nel cui uffico, sono state riconvocate le parti: UniCredit e Italpetroli.

Perrotta: “Roma a vita. Il flop azzurro? Lo sapevo”

 Dal ritiro di Riscone di Brunico, Simone Perrotta parla ai microfoni di Sky:

DUE PARTITE IN PIU’ – “Se analizziamo quelle due partite la squadra non si era comportata male in fin dei conti, sia con il Genoa che con la Juve. Con la Juve avevamo avuto delle belle occasioni, ad esempio il palo di Totti. Da quando è arrivato Ranieri però, c’è stato un cambio della squadra. Abbiamo metabolizzato i metodi di lavoro del mister. Questo può essere un punto a nostro favore. Ma la differenza la fanno poi i giocatori in campo“.
QUASI SCUDETTO – “Ci sta che poi dopo tanto inseguire uno possa cadere. Anche se con la Samp abbiamo giocato molto bene. Ci dispiace ancora per quella gara: è un dolore che ci portiamo ancora dentro“.
RIPARTIRE – “Cosa servirà il prossimo anno? Quello che abbiamo emsso in campo in questi anni. La forza del gruppo, la voglia di sudare. Sembrano frasi fatte, ma è quello che abbiamo tirato fuori in questi anni e che ci ha portato al vertice“.

Coppa Italia: agli ottavi probabile Roma-Lazio

 Dal Tempo:

Che bella festa, la stagione si apre con le consuete sorprese, in Lega ne sanno una più del diavolo (e Galliani non c’entra). La Supercoppa recitata da protagonisti ormai stucchevoli è alle porte, in questi giorni si fissano le scadenze e si scopre la formula della Coppa Italia, per la quale già sono stati spesi tutti i possibili aggettivi. Domani sera a Milano, in seguito a lievi dissapori della Lega con Petrucci, tutore di Abete, verranno compilati i calendari della sola Serie A. E stavolta il computer, liberato dagli annosi, e fastidiosi, vincoli, potrà sbizzarrirsi, apparecchiandoci forse una prima giornata da fuochi di artificio.

Musa: “Vucinic il più in forma, Totti sta benissimo”

 Dal Romanista:

«La rete è per Silio Musa, che in queste settimane ha fatto un lavoro straordinario, consentendomi di andare sempre in campo, anche se ero alle prese con qualche acciacco. Questa rete è per lui, senza il suo splendido lavoro non avrei potuto giocare. Mi ha rimesso in piedi dopo l’infortunio che mi ha condizionato negli scorsi periodi Lo voglio ringraziare pubblicamente». Parlava così lo scorso anno Mirko Vucinic, dopo un gol all’Inter in una partita che non avrebbe nemmeno dovuto giocare. Ci sono uomini all’interno della Roma abituati a lavorare nell’ombra, lontani dalle luci dei riflettori ma non per questo meno importanti di quelli che scendono in campo. Silio Musa è uno di questi. Ne sa qualcosa Francesco Totti, che dopo l’infortunio del 2006 probabilmente non avrebbe partecipato al Mondiale se non ci fossero stati Silio Musa e Vito Scala e che lo ringraziò pubblicamente consigliandolo alla Nazionale.

Totti: “La Supercoppa la nostra rivincita”

 Dal Romanista:

«Gioco ancora 4 o 5 anni, così qualcuno si ammazza». Scherza Francesco Totti nel corso di una lunga intervista rilasciata a Roma Channel nel penultimo giorno di ritiro a Riscone. E’ pronto alla battuta il capitano, come sempre. Ma si fa anche serio quando si parla del deferimento ricevuto per le dichiarazioni sull’Inter in conferenza stampa e quando fissa gli obiettivi stagionali. Obiettivi raggiungibili soprattutto se la Roma avrà a disposizione il miglior Totti, come quello in gran forma che si è visto a Riscone.
Quali sono le tue condizioni fisiche?
Sto bene, durante la vacanze ho lavorato. L’importante era mantenere il peso, perché con il mio problema al ginocchio è fondamentale controllare il peso.

Taddei: “La mia Nazionale è la Roma, vinceremo lo scudetto”

 Dal Romanista:

E’ sempre il primo ad entrare in campo e l’ultimo ad uscire. Se dipendesse da lui, starebbe sempre dentro il campo a correre e a giocare col pallone. Perché lui si diverte, è fatto così. Rodrigo Taddei è un uomo felice «merito della mia nuova famiglia, che mi fa sentire anche italiano» e un giocatore soddisfatto per aver firmato da poco il contratto che gli consentirà di chiudere la sua carriera a Roma «non ho mai pensato di andare via».

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