I mali della Roma

 Imperversa sui quotidiani la caccia ai problemi della formazione capitolina. Tra i tanti mali, Il Tempo edizione odierna ne individua tre: troppi infortunati, involuzione tattica e di gioco, mancanza di riferimenti fuori dal campo. Testuale:

Un «male» contro il quale Ranieri ha provato a lottare in ogni modo chiedendo alla Roma tutto e di più, cercando anche di spostare l´attenzione del mondo dalla squadra. Come in occasione dello sfogo di sabato scorso quando ha provato a dare un´ulteriore spinta emotiva ai suoi: ma poi ha dovuto fare i conti con quello che non ha.  Problemi per i quali la partita contro il Bologna è servita, qualora ce ne fosse stato bisogno, da cartina tornasole: la Roma tiene mezz´ora prima di crollare, ha troppi infortunati, sembra vivere una fase di involuzione tattica e di gioco e, dulcis in fundo, fatica a trovare i soliti riferimenti fuori dal campo.

Roma in crisi: è solo fattore mentale?

 Una vittoria avrebbe potuto guarire ogni male – laddove la crisi fosse dovuta a cause mentali – ma se i tre punti tardano a venire, diventa inevitabile chiedersi se la Roma non paghi anche una forma fisica quantomeno approssimativa. Da Il Giornale:

Questa Roma, come dice Ranieri, avrà pure le palle, ma appare sempre più convalescente dal punto di vista fisico e psicologico. E nell’ultimo quarto d’ora butta via un successo che stava conquistando senza esaltare.

Brescia-Roma: ballottaggio Cicinho-G. Burdisso

 Dal Romanista:

Come se non bastasse la delusione per la mancata vittoria contro il Bologna, Ranieri dovrà fare i conti anche con i nuovi infortuni di Cassetti e De Rossi, che ieri hanno lasciato il campo anzitempo costringendo il tecnico a due cambi forzati. Il difensore ha avuto un problema muscolare, un risentimento al flessore della coscia destra, e difficilmente ce la farà a recuperare per il Brescia, anche perché si gioca tra 48 ore. Oggi saranno valutate le sue condizioni, ma le speranze di vederlo in campo al Rigamonti sono davvero poche. Qualche speranza in più per De Rossi, che ieri ha preso una botta al ginocchio e ha un ematoma. Se non avvertirà dolore, mercoledì sarà a disposizione. Se invece non dovesse farcela è pronto Brighi.

Di Vaio: “Roma stanca fisicamente e mentalmente”

 Dal Messaggero:

La fotografia del momento che sta vivendo la Roma la regala nel post-gara Di Vaio, autore della doppietta con la quale il Bologna esce indenne dall’Olimpico: «Ho visto una squadra in difficoltà anche rispetto all’anno scorso: di solito quando i giallorossi vanno sul due a zero la partita è chiusa. Fisicamente sono in affanno, mi sono sembrati confusi e stanchi anche a livello mentale. Appena abbiamo alzato il ritmo di gioco, sono andati in difficoltà». Poi analizza la gara:

Vucinic, Taddei e Riise: assenze che pesano

 Dal Tempo:

«Almeno ci capissero di calcio bofonchia» Ranieri lasciando la sala stampa dell´Olimpico. Dopo il monologo della vigilia, anche la conferenza post-partita trasuda di nervosismo. Il tecnico non è tranquillo ma prova a difendersi. Mentre la Sensi se ne va infuriata senza parlare, i giocatori non possono farlo, lui parla e stavolta risponde alle domande. «La squadra – dice sulla gara con il Bologna – aveva reagito bene, è un peccato ma ora va come deve andare». Perché va così? «Non vinciamo da agosto in amichevole e questo ci sta portando ansia. Non ritroviamo gli automatismi: non ci sono i giocatori dello scorso anno». Gli fanno notare che in realtà gli assenti sono pochi. «Ho dovuto fare due sostituzioni obbligate. Riise, Vucinic e Taddei non ce li ho – si difende – non ho i ragazzi giusti per il modulo che la squadra conosce». Cioè il 4-2-3-1.

Roma-Bologna: la delusione di Rosella Sensi

 Dal Corriere dello Sport:

Rosella Sensi è molto delu­sa. La Roma non decolla, non sa cosa fare. Dopo la partita è andata via sen­za passare dagli spogliatoi. Ha dato disposizione che tra i dirigenti avreb­bero dovuto parlare Montali e Pradè e così è stato. Il presidente ha sentito il parere dei suoi collaboratori prima di lasciare la stadio con il marito Marco Staffoli. Rosella Sensi è con­vinta che Ranieri riuscirà a venirne fuori, anche perchè sa che la squa­dra non è contro l’allenatore. Ieri i giocatori sono scesi in campo con il massimo impegno. La decisione del ritiro è accantonata, anche perchè la squa­dra, giocando ogni tre giorni, è sempre lon­tana da casa. Anche il silenzio stampa, adot­tato dopo la sconfitta di Monaco, sarà an­nullato a Brescia. Giampaolo Montali è con­vinto che la Roma possa risollevarsi. Questo è il momento di rimboccarsi le maniche ed è pron­to a dare il suo contri­buto: «In questa si­tuazione bisogna metterci la faccia, noi dirigenti dobbiamo supportare l’allenato­re e i giocatori. Que­sta è una squadra in convalescenza che tra poco ripartirà».

Roma-Bologna: Julio Sergio è tornato

 Dal Romanista:

E’ tornato Julio Sergio. In un pomeriggio che ha avuto ben poche note positive, la prestazione del portiere giallorosso ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti quelli che negli ultimi tempi avevano avanzato dei dubbi sulle condizioni del numero 27 romanista. E soprattutto a Claudio Ranieri, che ha ritrovato una delle poche certezze in un momento in cui di certezze gliene sono rimaste ben poche. Dopo i problemi fisici che lo hanno colpito fin dal ritiro di Riscone e che ne hanno condizionato l’avvio di stagione, Julio Sergio sembra aver trovato la forma giusta e la continuità che aveva lo scorso anno.

Dov’è la Roma?

 Dal Corriere dello Sport:

La crisi c’è, e si sa da un pezzo, la Roma no. E peggiora di partita in partita. Il momento è angosciante, perché non si capisce come e dove Ranieri possa intervenire. Perché il pari con il Bologna, capace di rimontare due gol, non evidenzia solo il crollo psicofisico del gruppo, con la lingua di fuori dopo mezz’ora e disorientato in assoluto, ma anche la confusione che regna nello spogliatoio. Nessuno pensa a liti e gelosie che, tra l’altro, a volte fanno più punti di tanti e inutili abbracci e baci. Ma lì dentro, dove tutti remano nella stessa direzione, regna l’improvvisazione. Manca un copione tattico, l’allenatore si affida più alle idee dei senatori che alle proprie, non convincono le scelte prima e durante ogni gara.

Roma-Bologna: Borriello c’è

 Dal Messaggero:

Il perfetto controllo in acrobazia con la punta del piede sinistro, su quel lancione di Mexes, la fuga solitaria verso la porta del Bologna e, dopo un’occhiata a Viviano in uscita, il piattone mancino – preciso, letale – sul palo più lontano. Marco Borriello, all’esordio allo stadio Olimpico con la maglia della Roma, ci ha messo otto minuti scarsi per volare sotto la Sud. Un gol bello, bellissimo da attaccante vero.

Brescia-Roma: De Rossi e Cassetti in dubbio

 Dal Corriere dello Sport:

Il rischio è che la formazione per Brescia dovrà deciderla il medico. Il dottor Pengue stia tranquillo, qualsiasi responsabilità non sarà la sua, ma certo è che la partita di ieri, oltre al l’amarezza di un pareggio incassato al novantesimo, ha lasciato pure le conseguenze di qualche infortunato. Cioè Cassetti e De Rossi, costretti entrambi a chiedere il cambio per non rischiare di peggiorare le loro con dizioni fisiche. Che non sono gravi, ma il calendario di questi tempi dice che bi sogna scendere in campo ogni tre giorni, mercoledì a Brescia, e non è che ci sia un grande spazio per recuperare.

Roma-Inter, Riise: “Voglio esserci”

 Dal Romanista:

Il Vichingo è tornato. John Arne Riise si riprende la Roma. Ieri all’Olimpico, oggi a Trigoria, dopo aver sostenuto ancora altri esami. Perché nessuno vuole correre rischi: né il giocatore stesso, né ovviamente la società. Arriva allo stadio quando manca ancora un’ora all’inizio della partita: jeans, maglietta rosa, scarpe da ginnastica, un po’ più magro rispetto a 20 giorni fa, ma con la solita tempra, come ha modo di vedere anche il presidente Rosella Sensi, la prima a salutare Riise all’Olimpico. Lo spavento, comunque, c’è stato ed è stato anche tanto, come conferma a chi lo ferma per una foto o un autografo che lui concede sorridendo sempre a tutti. Si accomoda in tribuna, davanti a Greco e Castellini, subito dietro Ilary e Malisa, la moglie di Di Vaio.

Roma – Bologna, pagelle: Totti – Borriello ok ma difesa e centrocampo crollano col passare dei minuti

 Le pagelle dei giallorossi dopo Roma-Bologna (2-2).

Julio Sergio 6: se il Bologna colleziona un tiro in porta nei primi 45′ (ottimo l’intervento dell’estremo su Paponi) significa di rimando che per il brasiliano si è trattato di gestire l’ordinaria amministrazione. Nella ripresa, altra solfa: si spengono i locali, si infiamma Di Vaio. Fa quello che può ma sulle due reti ospiti ha zero colpe.

Rosi 5.5: ha acquistato fiducia con il passare dei minuti e non ha neppure pagato in maniera eccessiva lo schieramento in retroguardia con compagni coi quali aveva giocato poco (Mexes, Burdisso jr.). Si preoccupa di svolgere al meglio la fase difensiva, non disdegna (ancora troppo timido) le scorribande sulla fascia. Gli serve acquisire (giocando) maggiore personalità. In difficoltà quando il Bologna prende coraggio. Vero è che Di Vaio segna con una prodezza ma il laterale non è impeccabile nella chiusura.

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