Roma in crisi: è solo fattore mentale?

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 Una vittoria avrebbe potuto guarire ogni male – laddove la crisi fosse dovuta a cause mentali – ma se i tre punti tardano a venire, diventa inevitabile chiedersi se la Roma non paghi anche una forma fisica quantomeno approssimativa. Da Il Giornale:

Questa Roma, come dice Ranieri, avrà pure le palle, ma appare sempre più convalescente dal punto di vista fisico e psicologico. E nell’ultimo quarto d’ora butta via un successo che stava conquistando senza esaltare.

«In difesa mancano alcune pedine per cui facciamo arrosti misti», il giudizio impietoso del tecnico alla fine della partita con il Bologna (12 i gol già subiti in 5 gare ufficiali). Come impietosi sono i fischi dell’Olimpico su una squadra davvero in crisi: era dalla stagione 2001/2002 che la Roma non partiva così male. Lo sfogo di 24 ore prima a Trigoria si rivela un boomerang per Ranieri («volevo mettere i puntini sulle i della mia realtà», spiegherà il suo monologo polemico esercitato con lo stesso tipo di prepotenza che in passato ha sempre combattuto) che si era preso le responsabilità del momento no e aveva difeso la squadra. Ma la Roma attuale non è nemmeno in grado di difendere due gol di vantaggio e se gli infortuni si susseguono (ieri è uscito anzitempo dal campo De Rossi per una botta al quadricipite della coscia sinistra, rischia di saltare la trasferta di Brescia), i giocatori sembrano timorosi e poco lucidi con il passare dei minuti. «Dovevamo essere più sereni sul 2-0, gestire il possesso palla ed essere meno impulsivi con la voglia di fare il terzo gol», dirà Ranieri. Partita subito in discesa con il gol (in fuorigioco, diranno le immagini tv) di Borriello – primo centro con la maglia giallorossa -. La traversa di Totti e il gol annullato a Juan sembrano legittimare il vantaggio, anche se nel finale di tempo Mexes rischia il rigore (tocco di manoevidente in area nonvisto dall’incerto Peruzzo) e nella stessa azione Paponi coglie il palo prima di infortunarsi. È uncampanello d’allarme pericoloso insieme ai cambi anticipati ai quali è costretto Ranieri, mal’autogol di Rubin allunga le distanze e il palo di Guillermo Burdisso (chiamato in causa per l’infortunio di Cassetti) sono i sintomi che la Roma vuole tenere le mani sul match.E invece cresce il Bologna, bravo a non crollare nei momenti difficili: Di Vaio è imprendibile, spreca tre occasioni da gol e poi in 13 minuti colpisce due volte. «I limiti della Roma? Forse qualcuno a livello psicologico, forse per quello che è successo in settimana», così l’ex laziale che non segnava alla Roma da dieci anni. «Ce la siamo guadagnata, anzi ai punti meritavamo noi», l’opinione del tecnico felsineo Malesani. Bocche cucite tra i giocatori tranne Riise («farò di tutto per esserci sabato con l’Inter»), ma la società esclude l’ipotesi ritiro. «È un momento no, ma ripartiremo», promette il tecnico giallorosso.


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