Napoli-Roma: tutte le dichiarazioni dei protagonisti. Ranieri: “Non siamo la Roma dell’anno scorso”. Borriello: “Se non vinciamo è solo colpa nostra”

Napoli-Roma: tutte le interviste dei protagonisti:

 Marco Borriello a Sky Sport e Mediaset Premium:
“Io ho accettato la Roma non ho rifiutato la Juve, i dirigenti mi hanno parlato con passione e mi hanno voluto fortemente. Io stanco? Erano più stanchi i difensori del Napoli. Avevo la sensazione di poter fare gol da un momento all’altro. Sono scelte dell’allenatore. Io non voglio creare problemi a nessuno ma non ero stanco. Non giudico le scelte degli altri. Sono un giocatore che da l’anima cerco di uscire dal campo senza rimpianti. La Roma ha giocato benissimo, questa partita mi ricorda quella col Bologna. Siamo stati penalizzati dagli eventi. Io penso che la Roma ha una delle rose più forti in europa siamo ai livelli di Chelsea, Barcellona, Inter e Bayern Monaco. Siamo competitivi su tutti i fronti. Se non vinciamo è colpa nostra”.

Le pagelle di Napoli-Roma: Ranieri non ne azzecca una, bene Lobont e Borriello

 Le pagelle di Napoli-Roma:

Lobont 6.5: E’ strepitoso alla mezz’ora del primo tempo su Hamsik respingendo con il corpo un tiro da distanza ravvicinata dell’attaccante partenopeo. Nella ripresa si ripete su Cavani, ma poi si deve piegare ad Hamsik e all’autorete di Juan.

Cassetti 5.5: Soffre la velocità di Lavezzi che nell’uno contro uno lo mette in difficoltà per tutta la partita. Cerca di fare quel che può, ma il ruolo di terzo centrale di difesa non gli si addice.

N. Burdisso 5,5: Spesso deve ricorrere a tutta la sua esperienza internazionale per tamponare le incursioni di Lavezzi e Hamsik. Alla lunga però si deve inchinare di fornte ai colpi degli attaccanti partenopei.

Napoli – Roma: Hamsik si scatena contro i giallorossi

Da Il Corriere dello Sport:

L´acchiappa-Roma ha la faccia da scu­gnizzo, le movenze d´un ballerino e un talento tal­mente smisurato da far impallidire: ventitré anni appena e già cinquanta gol in campionato, il fenome­no che danza tra le linee e poi carica il destro (o il si­nistro) da cecchino, è un fenomeno paranormale che ha fatto impazzire mezza Europa e che poi ha scelto Napo­li, pratica­mente a vi­ta. « Perché questa città la sento mia, la amo. Perché qui sono felice e condivido un progetto importante con la socie­tà » . L´ac­chiappa- Ro­ma ne sa una più del diavolo e, ormai è sta­tistica e dunque dato ac­quisito, non c´è verso di frenarne gli istinti: perché se quel genietto scapiglia­to vede il giallorosso, si scatena. Tre anni, sei sfi­de, e almeno un gol a sta­gione: e mai che fossero banali.

Roma, comanda Ranieri

Da Libero:

Che bello Totti, che bravo Totti, che forte Totti. Forse però lo metto in panchina. Se non sapessimo che Claudio Ranieri ama fare pretattica, bisognerebbe chiamare la neuro. Alla vigilia della trasferta di Napoli, l’allenatore della Roma prova a chiudere tutte le discussioni sui suoi possibili attriti con il capitano giallorosso, spendendosi in lodi sperticate per il Pupone. «Totti è Totti, è il più grande giocatore italiano e il nostro capitano, noi ce lo teniamo stretto. Lui viene prima di tutto il resto», afferma sicuro Ranieri, «le sue condizioni fisiche sono straordinarie. Ha fatto tutta la preparazione e sta in un momento d’oro. Gli manca il gol, ma corre tantissimo, sembra un ragazzino pieno d’entusiasmo. Secondo i dati della Uefa sulla partita con il Cluj, è al terzo posto per chilometri corsi». Il mister testaccino rivela il suo cuore giallorosso, quello da tifoso vero che viene prima di quello dell’allenatore. Totti è Totti, beato chi c’ha France’ e avanti così. La sbandata di sor Claudio, però, dura solo un attimo, prima che mister Ranieri rientri nei suoi panni di allenatore in risalita, ma ancora sotto esame nonostante le vittorie contro la capolista Inter e i romeni del Cluj in Champions League. «Totti giocherà domani? Non lo so, devo ancora decidere», spara a sorpresa il tecnico romano, «se una partita lo richiede, lo metto o non lo metto, o lo tolgo. Sono cose che fanno parte di una strategia tattica di un allenatore che prende delle decisioni».

“Francesco Totti. Poi tutto il resto”

Da Il Messaggero:

Ancora il San Paolo, con i suoi spifferi marini e i suoi mille suoni, sarà tappa cruciale per il futuro della Roma. E’ successo spesso, ultimamente. E in passato: nel giugno 2001, penultima puntata, proprio dal Golfo avvistò il terzo scudetto. Stavolta il viaggio a Napoli arriva presto, ma la scadenza in calendario può già certificare le ambizioni dei giallorossi, dopo sei giornate del torneo, colpa della partenza disastrosa e della classifica angosciante. L’obiettivo è dar continuità ai risultati ottenuti di fila contro l’Inter e il Cluj, le uniche vittorie stagionali su sette impegni ufficiali. Se la Roma vuole risalire e tornare in corsa, dovrà accelerare qui, dove il Napoli cerca il primo successo casalingo in campionato, l’ultimo il 9 maggio, doppietta di Quagliarella che oggi veste alla juventina.

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