Roma-Shakhtar, Ugolini: “Non riusciamo a capire perché non giochi Totti. La Roma è una squadra strana”

Massimo Ugolini, preparatore atletico Shakhtar Donetsk, ha parlato ai microfoni diA Tutto Campo” RadioIES sulla sfida di Champions League tra la Roma e la squadra ucraina:

Sulle condizioni atletiche dello Shakhtar.
“Di solito corriamo molto, per ora è difficile conoscere le nostre condizioni perché quella con la Roma sarà la nostra prima partita ufficiale. Abbiamo partecipato a due tornei amichevoli, nel secondo in Spagna siamo arrivati in finale. Però le nostre reali condizioni le sapremo solo mercoledì sera. Nell’anno in cui abbiamo vinto la coppa, quella col Totthenam era la prima partita ufficiale dopo la sosta, e giocammo benissimo. Il ritorno, dove in teoria dovevamo essere più brillanti, abbiamo giocato male. E’ difficile pronosticare in che condizioni arriveremo. Abbiamo preparato tutta la preparazione per cercare di arrivare pronti alla sfida con i giallorossi.

Platini: “Totti è un grande giocatore, ma rimanere a Roma l’ha bloccato”

 Platini a ‘La politica nel pallone” su Gr Parlamento sul fair play finanziaro e Totti:

«Il fair play finanziario lo faremo. È una decisione del congresso dell’Uefa, appoggiato da tutti i club europei. Tutte le famiglie del calcio vogliono fare qualcosa». Il calcio europeo ha perduto moltissimi soldi, io devo aiutare il calcio a fare attenzione al suo futuro. Ci sono cose difficili da fare  ma le vogliamo fare perchè vogliono dire il futuro del calcio europeo. Abbiamo lasciato tre o quattro anni per attuarlo. Questo è stato accettato da tutti e soprattutto dai proprietari ora dobbiamo fare qualcosa. Il calcio italiano è sempre campione del mondo del 2006 e campione di club con l’Inter, ma quello che si vede da fuori non è tutto azzeccato.

Roma-Shaktar, Lucescu: “Ranieri è un amico. I tifosi giallorossi sono un’arma in più”

Dal sito dell’Uefa un intervista a Mircea Lucescu, allenatore dello Shaktar Donetsk prossimo avversario dei giallorossi. Si parla di Ranieri e dell’ambiente giallorosso:

Il nostro rapporto di stima e amicizia è iniziato dopo la gara, disputata ormai qualche anno fa, che il suo Chelsea perse con il mio Besiktas dopo quella partita ci siamo tenuti in contatto e abbiamo continuato a scambiarci informazioni. Siamo rimasti in ottimi rapporti ed ho una grande stima di Ranieri perchè ovunque è andato, che fosse il Chelsea, la Juventus o la Roma, ha fatto bene e ha avuto successo. Non avrei voluto incontrarlo da avversario, proprio per il rapporto che ci lega. Comunque ho apprezzato molto i suoi commenti positivi sullo Shakthar e posso dire lo stesso dei giallorossi. Dopo un avvio stentato si sono ripresi bene.”

Cessione Roma: domani Cda Roma 2000, attesa per gli americani

 Da Mf-DJ:

Dopo la sconfitta interna con il Napoli continua l’agitazione in casa As Roma. Un’agitazione tecnica, ma anche un’ansia societaria. L’attesa per la definizione della trattativa in esclusiva con gli americani diThomas R. DiBenedetto sta agitando le parti, ma anche i tifosi. Domani, a meno di ulteriori rinvii, si terrà il meeting tra l’advisor RothschildUnicredit e il Cda di Roma2000 (con Rosella Sensi, Attilio Zimatore e Antonio Muto) per far decollare il deal. Cosa manca? Gli ultimi documenti di un paio dei componenti della cordata. Unicredit ha chiesto garanzie e informazioni molto dettagliate agli americani: una evidenza dei fondi specifica di ciascun partecipante all’operazione, dopo aver già ottenuto un’evidenza dei fondi complessiva da parte di Piper Jaffray per la NewCo che ha presentato la binding offer.

Trigoria: Roma-Sensi, colloquio serrato. Vucinic, febbre a 39

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Sulla graticola, e non solo per quanto riferisce una classifica impietosa a tal punto da suggerire di mettere in archivio qualunque ambizione scudetto. La cavalcata dello scorso anno si è trasformata in un passo da gambero che evidenzia lacune, limiti, inconsistenza e incostanza. La Roma procede all’indietro, Claudio Ranieri si fa portavoce e referente delle maggiori responsabilità ma le crepe di cui si va dicendo da tempo, all’interno dello spogliatoio giallorosso, sono diventate voragini. Il post Napoli è stata una domenica carica di tensione nel corso della quale il tifo più caldo e presente ha preteso una serie di chiarimenti culminati nella chiacchierata di una ventina di minuti con Francesco Totti. Emblema di Roma, anche stavolta. E se, per scelta tecnica, il capitano pare uno dei meno indicati per esprimere malconmtento a causa di un impiego scarso, il Pupone continua a essere – soprattutto nelle difficoltà – il collante tra la rosa e il tifo. Tra la società e la squadra. Tra il tecnico e il gruppo. Che si guardino in cagnesco o provino freddezza reciproca, Totti e Ranieri sono in ogni caso investiti del difficile compito di rinsaldare l’ambiente e far sì che la gara di mercoledì contro lo Shakthar possa ricreare le condizioni per una ripartenza felice. Tradotto, in Champions League conviene vincere e convincere: il passaggio del turno è dovere professionale e obbligo morale. Perchè i turchi sono forti e temibili, non superiori. Giocherà un ruolo determinante l’approccio mentale alla gara: l’auspicio è di trovarsi di fronte agli undici che nella ripresa di Roma-Bayern Monaco erano stati in grado di ribaltare il punteggio in 45′, la speranza è di non tornare ad assistere al non gioco di cui, in quella stessa occasione, si dono resi protagonisti i titolari dei primi 45′. O, chiudendo il cerchio, all’immobilismo – fisico, caratteriale, mentale – di cui si è preso atto sabato sera contro i partenopei. Le buone nuove sono legate alla disponibilità, nel reparto difensivo, di Nicolas Burdisso e Philippe Mexes che, oltre a evitare a Cassetti l’ennesima prestazione fuori ruolo (ma contro il Napoli è stato tra i migliori) rischiano di far accomodare Juan in panchina.

Contestazione Trigoria: si salva solo Totti

 Dal Giornale:

I fischi impietosi dell’Olimpico dopo la sconfitta con il Napoli, prima sconfitta interna in campionato, lasciavano presagire aria di contestazione. La Roma non andrà in ritiro anticipato, come minacciato da Rosella Sensi furiosa per il ko di sabato sera. Ma i tifosi, una trentina, ieri a Trigoria hanno manifestato il loro malumore. La scritta «Indegni» sui muri del centro sportivo giallorosso, i cori durante l’allenamento con il refrain «Andate a casa, giochiamo noi», infine il colloquio di ungruppetto rappresentante la curva Sud con capitan Totti, l’unicoritenutodegnodivestire la maglia della Roma.

E’ una Boston romanista

 Dal Romanista:

Parla il sindaco della città più italiana d’America: Thomas Menino. E’ il primo cittadino dei record e conosce bene il Thomas Di Benedetto che ci interessa. Che gli italoamericani siano la comunità più forte di Boston è ormai noto a tutti. Basta camminare per North End, il quartiere italiano della città, per sentirsi nel “Bel Paese”. Proprio tra le strade della “Little Italy” più genuina d’America numerosi italiani hanno iniziato la propria avventura a stelle e strisce. Dal cuore di North End a Tremont Street, la strada dove ha sede la Boston International Group di Thomas R. Di Benedetto. Si impiegano, in auto, solo 10 minuti.

Roma-Shakhtar Donetsk: già venduti 25mila biglietti

 Dal Romanista:

Tre giorni e la Roma si ritufferà in Champions League. L’impegno di mercoledì con lo Shakhtar, almeno fino alla brutta sconfitta col Napoli, aveva stuzzicato le fantasie dei tifosi. Un’escalation nella vendita dei biglietti che aveva fatto sorridere la biglietteria giallorossa. 23.000 tagliandi venduti e record stagionale di affluenza allo stadio (42.789 paganti col Bayern Monaco) pronto per essere battuto.

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