Riise: “Stanotte non ho dormito ripensando all’errore, ma recupererò”

 Ecco le parole di John Arne Riise affidate, come di consueto, al suo blog personale: 

“Sono arrivato a casa nel mio appartamento e non sto proprio bene adesso, ma ho bisogno di scrivere alcuni pensieri…Ci sono stati alcuni minuti duri dopo la partita. L’errore è stato fondamentale ed è difficile da accettare. Penso che abbiamo giocato bene fino a quando gli ucraini non hanno ottenuto il vantaggio alle prime due occasioni. Poi sono stato sfortunato a cadere, perdendo la palla che gli ha permesso di segnare – insomma, non mi sento per niente bene. Non ho dormito la notte scorsa, è un momento difficile dal punto di vista mentale, ma come sempre, non lascerò che un errore possa rovinare tutto. La squadra si trova in un periodo difficile, abbiamo la sensazione che tutto ci vada storto.”

Trigoria, Roma contestata. La dirigenza di Unicredit e dei giallorossi a colloquio con la squadra

Contestazione e amarezza. E, con ogni probabilità, l’un sentimento rimanda poi, di conseguenza, all’altro. Il giorno dopo la batosta contro lo Shakthar Donetsk – si era esultato tutti al momento del sorteggio – è un attimo, lungo, di riassestamento. In attesa che i punti di sutura metaforici si rimarginino, Trigoria si veste nuovamente a campo di allenamneto in vista della sfida di campionato di domenica contro il Genoa, in quella che – a tutti gli effetti – pare una trasferta parecchio delicata, con i grifoni a mille dopo aver vinto – nel recupero di ieri – la stracittadina contro la Sampdoria. Provare a rientrare in campionato, cercare di giocarsi la Champions fino in fondo mettendo tutto quel che c’è da mettere nella sfida di ritorno. Intanto, è aria di finta indifferenza, rabbia celata. Al Fulvio Bernardini la situazione non è tesa come nel post partita, quando 200 tifosi giallorossi si sono messi ad attendere il pullman che trasportava i calciatori. Una pattuglia della polizia in servizio e una serie di striscioni che invitano a mostrare gli attributi.
“Fuori le palle”, affisso sulla rete di recinzione.
“Mercenari e Indegni”, sui muri.

Roma-Shakthar: storia di un’umiliazione

 Dal Romanista:

«Tirate fuori le palle!». Ma ce l’hanno le palle i giocatori della Roma? Anche l’ultimo straordinario coro della Sud rischia di rimanere inascoltato. Non basta quella camminata a testa china sotto la curva a dimostrare di avercele. E’ stato un gesto doveroso, una camminata finalmente umile a rendere omaggio all’unica cosa bella che ha questa Roma, che ha sempre avuto Roma: la sua gente che ieri ristava lì, rossa, pronta, convinta, innamorata, commossa nel ricordo di chi non c’era più, così piena di vita.

Orario Roma-Lazio: la Lega decide per le 15

 Dal Corriere dello Sport:

Gli acquirenti americani della Roma la vedranno a colazione, ma­gari accompagnata da un bel caffè. I tifosi da stadio invece dovranno rinuncia­re al pranzo fuori porta, perché viceversa non sa­rebbero in grado di arri­vare in tempo per il calcio d’inizio. Roma-Lazio si gioca di giorno, alle ore 15, le 9 del mattino a Bo­ston, come ha ufficializza­to un anonimo comunicato della Lega.

Unicredit ai giocatori della Roma: “Pensate a giocare, noi stiamo lavorando per il futuro di tutti voi”

 Dal Tempo:

Bisogna fare in fretta. Mentre gli avvocati definiscono i dettagli della cessione della Roma agli americani, Unicredit vuole evitare che la stagione finisca a scatafascio. Quasi persa quella attuale, qualificarsi alla prossima Champions è un obiettivo fondamentale per agevolare i primi passi della nuova proprietà e i dirigenti della banca vogliono restituire tranquillità ai giocatori.

Ranieri: “Pizarro? Mi ha detto che ancora non se la sentiva”

 Dal Corriere dello Sport:

Un caso? Un mistero? Un giallo? Chiama­telo come volete, però sta di fatto che David Pizar­ro, pure ieri sera, è stato solo spettatore. Doveva tornare a disposizione con l’Inter, non pervenuto. Si era detto che allora si sarebbe rivisto con il Na­poli, non pervenuto, anzi pervenuto, novanta mi­nuti giocati con la bella Pri­mavera di Alberto De Rossi, pure le dichiarazioni alla fine della gara contro i baby del Grosseto, «con lo Shakthar ci sarò sicuramente».

Roma a un passo dall’eliminazione

 Da Leggo:

«Scusa America, qui c’avemo ’a malattia». Alberto Sordi l’avrebbe liquidata così. Del resto di malattia si tratta. E ci vorrebbe un medico, uno stregone, qualcuno in grado di spiegarci che cosa succede. E magari spiegarlo anche agli zii d’America. Perché mentre i giocatori andavano sotto la Curva a prendersi i fischi, DiBenedetto e soci si saranno posti qualche domanda su questa Roma che stanno rilevando con tanti bei propositi ma che, intanto, apre gli ottavi di Champions facendosi scherzare dallo Shakhtar Donetsk, che non è il Barcellona ed è fermo dall’8 dicembre in campionato.

Riise: “Roma-Shakthar? Mi scuso, sono a pezzi”

 Il Corriere dello Sport:

Mai visto un Riise così. In campo e fuori. In campo una sua caduta ai limiti della risata se non ci fosse niente da ridere, ha dato il “la” al terzo gol dello Shakthar, quello che di fatto po­trebbe pesare in maniera deter­minante per la qualificazione. Fuori, è rimasto in piedi, ma era un ragazzo a terra. Distrutto. Visibilmente sof­ferente per quel­l’episodio che chissà quanto tem­po ci vorrà perché svanisca dai pen­sieri dei tifosi. Il norvege­se avrà pure gran­demente sbagliato in campo, non lo ha fatto nel dopo partita. Presentandosi in volontario olo­causto davanti a telecamere, microfoni e taccuini. Del resto era il primo a sapere che non poteva non farlo.

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