Mascara e Totti, stessa scuola: classe e follia

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Il cucchiaio di Giuseppe Mascara ai danni di Julio Cesar non poteva non richiamare alla memoria quello di Francesco Totti a Van der Saar nel corso degli Europei 2000. Da Il Corriere dello Sport:

Un cucchiaio per un sogno. Il marchio di fabbrica di Francesco Totti, per guardare alle prossime undici partite con un occhio diverso. Che è poi soprattutto quello dei tifosi giallorossi. Ieri sera, quando Giuseppe Mascara ha mandato in paradiso Catania (prima ancora che Martinez con uno straordinario assolo completasse l’opera), forse sapeva di fare lo stesso effetto anche da qualche parte. A cominciare dalla capitale dove, non può offendersi nessuno, alla rete del capitano catanese si è sentito più di un urlo di gioia, come se in campo fosse la magica. Maxi Lopez aveva dato i primi contorni al sogno. Che è sempre un regalo gradito, soprattutto dopo che Milito sembrava aver messo le cose a posto, almeno dal punto di vista di Mourinho e dei suoi discepoli. Poi quel cucchiaio, infine la perla di Martinez hanno riaperto i giochi in testa al campionato, domani la Roma quando scenderà in campo a Livorno saprà che vincere vorrà dire arrivare a quattro punti dai nerazzurri.

E saprà pure che l’Inter dovrà venire all’Olimpico in una sfida che già adesso bisognerà mettersi in fila per acquistare il biiglietto. Fermo restando che in mezzo c’è sempre il Milan, in un terzetto che a questo punto è possibile che arrivi fino in fondo potendo parlare di titolo. Ma, in casa Roma, è stato come se ieri sera non si fosse giocata Catania-Inter. Indifferenza o presunta tale a Trigoria e dintorni. A cominciare dal timoniere Claudio Ranieri. Che, del resto, da quando il distacco dai campioni d’Italia si è ridimensionato a una cifra, non ha mai perso occasione per sottolineare come l’Inter sia di un’altra categoria, come insomma sia vietato a Trigoria e dintorni anche solo nominare la parola scudetto. Chissà se il tecnico ripeterà le stesse parole anche oggi, giorno di conferenza stampa a Trigoria prima della partenza per Livorno. Intanto Ranieri ha confermato la sua posizione pure ieri sera. Poteva essere interessante seguire la sfida in Sicilia, il Catania era annunciato in grandi condizioni, i nerazzurri tra quattro giorni sono attesi dall’esame degli esami in casa del Chelsea che metterà in palio un posto nei quarti di finale della Champions dove l’Inter non ci arriva da una vita. Ranieri però non ha cambiato le sue abitudini, come ha sempre fatto prima della partenza per una trasferta, è andato a cena con la moglie e alcuni amici in un ristorante della capitale, quasi che la sua Roma si potesse disinteressare del risultato della squadra di Mourinho. Cosa, quella della cena fuori, che diversi giallorossi hanno scelto, giusto qualcuno è rimasto a casa per seguire la partita dei nerazzurri sul campo del Catania. Alla fine nessuna dichiarazione ufficiale. I sogni meglio lasciarli ai tifo­si. C’è da giocare a Livorno. E giocare per vincere. Riu­scirci legittimerebbe il so­gno anche dei giallorossi.


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