Juan: “Sono tornato ad alti livelli”

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 Da Il Romanista

Nove mesi per tornare Juan. Duecentosettantasette giorni per sentirsi di nuovo in forma e dimostrare di essere il difensore che a Leverkusen guidava tutta la squadra, anche parlando poco. «Sono molto contento per come sto giocando, sono tornato ad alti livelli. Contro il Genoa ho giocato la mia ottava (settima in campionato, ndr) partita consecutiva, sono davvero contento».

Eccole le sue parole, in una delle rare volte in cui lo si sente parlare. Le ha dette alla Espn brasiliana: «Stiamo attraversando un periodo di forma fantastico, in queste partite abbiamo giocato benissimo imponendoci dai primi minuti. Siamo molto motivati e ci riesce tutto facile».

Nove mesi gli sono serviti per tornare alla grande al centro della difesa giallorossa: uscì dal campo nella venticinquesima giornata della scorsa stagione, il 22 febbraio contro il Siena, dopo diciassette partite consecutive giocate da titolare solo in campionato.

Dal Siena al Siena. Proprio in Toscana torna in campo, nella prima di Ranieri in panchina. Ma dura poco perché dopo solo tre partite i muscoli tornano a far male. Stavolta non torna in campo fino a quando non sarà sicuro. Novembre, giorno 29, Bergamo, l’Atalanta: la Roma vince 2-1, Ceravolo lo salta come un birillo nel gol del vantaggio neroazzurro. E’ l’ultima sbavatura della sua stagione. Lazio, Sampdoria, Parma, Cagliari, Chievo e Genoa. Sette partite di fila da titolare, più un quarto d’ora finale contro il Basilea in Europa League prima del derby. E proprio dalla vittoria più bella che la Roma inizia ad alzare il muro in difesa. Juan prende per mano Burdisso e insieme guidano la squadra: la tigre argentina e il ghepardo brasiliano, la forza e l’eleganza, la rudezza e la classe.

L’attestato di stima più bello arriva proprio dal compagno di reparto che dopo il Chievo confessa: «Cerco di imparare da Juan». Sembra giocare con leggerezza, ferma gli avversari con una facilità disarmante. Insuperabile in velocità e di testa, splendido negli anticipi. E’ tornato Juan, l’incubo di ogni attaccante.


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