Di Francesco: “Roma, i Sensi sono grandi. L’Inter? Solo un po’ più forte”

 Uno che, con la Roma griffata Sensi, ha vinto lo scudetto. Eusebio Di Francesco, reduce dalla splendida promozione in cadetteria con il Pescara, non può esimersi dal commentare gli ultimi avvenimenti societari che vedono la società giallorossa sempre più verso Unicredit. Lo fa dalle pagine di oroeporpora.it e non rinuncia a esprimere giudizi rispetto alla campagna acquisti:
SIMPLICIO.Ritengo comunque che Fabio Simplicio sia un innesto abbastanza importante; il rendimento del centrocampista è sempre stato alto e si rivelerà sicuramente utile alla causa“.
ADRIANO.E’ una scommessa. C’è più scetticismo perché è un giocatore da ritrovare; sarebbe determinante soltanto nel caso si tratti di quel giocatore che tutti ricordiamo fino a qualche anno fa“.

Il prezzo della Roma? Non oltre i 150 milioni di euro

 Nel momento in cui la banca d’affari Rothschild dovrà occuparsi dell’individuazione di un acquirente per conto di Unicredit, il prezzo della Roma – stando alle prime ipotesi – non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Da la Stampa:

Il richiamo della «Maggica», unito alla rigida fede interista di Profumo, scatena le fantasie più ardite: se ne parla sulle frequenze di Radio Centro Suono Sport; se ne occupa addirittura il Financial Times, che parla della «reluctant ownership» – la riluttante proprietà – della squadra di calcio da parte della banca; ci mette il becco anche la politica con il governatore del Veneto Luca Zaia che deplora come Unicredit impegni le sue risorse.

Roma – Unicredit: il nuovo stadio? C’entra, eccome

 Che sia una questione di debiti, è fatto arcinoto. Ma tra gli intrecci del momento che vanno a toccare le sorti di Italpetroli, Unicredit e della Roma rischia di assumere una valenza importante anche l’aspetto legato alla costruzione del nuovo stadio. Da Il Fatto Quotidiano:

Al momento non si può dire come finirà fra Unicredit e la famiglia Sensi. Ma l’aria che tira è quella che prima o poi tutto il patrimonio, AS Roma compresa, passerà nella mani di Profumo.
Cosa dire a questo punto? Difficile proporre una riflessione equilibrata, non tanto per ragioni di tifo (chi scrive, è bene dirlo per onestà, è romanista) quanto perchè alcuni dati mancano e altri sono finiti nel tritacarne della disputa sportiva, ad esempio quello a proposito della trattativa – nel 2008 – per la cessione a George Soros.

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