Rabbia, delusione, amarezza. Il bagaglio di Vucinic di queste ore è pieno soprattutto di cattivi pensieri. Venerdì la lite con Ranieri: parole forti (eufemismo), uscita dal campo sbraitando prima del chiarimento a testa bassa di fine giornata. Ieri il secondo atto, con la reazione dopo il cambio con Borriello a dieci minuti dalla fine della partita: calcio alla borsa dell’acqua ignorando il tecnico a bordo campo. Poi, l’errore al momento di lasciare lo stadio scuro in volto, salendo sul pullman del Cesena. Una cosa è certa: dopo Totti, a Trigoria la “tristezza” si è fatta contagiosa. E anche Vucinic, adesso, accarezza l’idea di lasciare la Roma, oggi o a giugno.
Stamattina a Trigoria, prima dell’allenamento, i dirigenti romanisti hanno voluto parlare con il giocatore. Che, a mente fredda, ha riconosciuto di aver sbagliato nell’atteggiamento di protesta verso l’allenatore. Un gesto apprezzato dai vertici del club, ma che probabilmente non eviterà al giocatore la multa, quasi automatica in questi casi secondo il regolamento interno. Alla base del malessere dell’attaccante, un rapporto ormai logoro con l’ambiente e il tecnico.
Rassegna stampa
Vittoria e polemiche
La Roma arraffa tre punti in Romagna con un’autorete avariata e resta per il momento in quota Champions. Saranno contenti i tifosi visto che il sogno dichiarato di tutti gli ultrà d’Italia è vincere nei minuti finali e nella maniera più «urfida». Questa però rischia di diventare una vittoria di Pirro. Molti dei problemi e degli equivoci della Roma restano tali, alcuni si acuiscono. Per esempio le turbolenze attorno a Vucinic. Perché proprio io? Al Manuzzi il montenegrino è stato a lungo il miglior attaccante giallorosso, però l’allenatore l’ha tirato via a 10’ dalla fine. Vucinic si è arrabbiato, Ranieri l’ha sgridato. Era evidente come l’uomo da cambiare non fosse Vucinic. Sarebbe stato più logico levare Totti, ma Ranieri non se l’è sentita. Probabile che non volesse altre rogne dopo la storia dei 4’ di Genova. Così via Vucinic per far entrare «Cicciobello» Adriano e fuori Menez per Borriello, altro mistero di giornata.
Borussia Dortmund su Mexes
Il Borussia Dortmund, dominatore assoluto del campionato tedesco, starebbe pensando
Derby di coppa Italia: 5000 biglietti di Monte Mario ancora in vendita
A due giorni dal derby ecco qual è la situazione dei biglietti per le due tifoserie. Numeri e consigli su come muoversi per acquistare gli ultimi tagliandi disponibili per mercoledì sera.
ROMA – I numeri sono già confortanti: il tetto dei ventimila biglietti venduti in casa Roma è stato superato, con Curva e Distinti Sud già pieni in ogni ordine di posti, grazie alla prelazione degli abbonati in questi settori e alla vendita libera. Da questa mattina partirà l’attacco ai poco meno di 5000 biglietti di Monte Mario Lato Sud ancora disponibili, con la Tribuna Tevere che sarà riservata ai ragazzi delle Scuole Calcio affiliate e agli Over 60 e quindi non in vendita.
Allenamenti Roma: il programma settimanale
La A.S. Roma comunica il programma settimanale di allenamenti e
Roma: altra vittoria che viene dalla panchina
Cominciare il girone di ritorno con una vittoria in trasferta (la seconda lontano dall’Olimpico in campionato) aiuta a disperdere le tensioni che regnano a Trigoria. Per Claudio Ranieri è una gran fatica gestire una squadra nella quale molto spesso finire in panchina o anche solo una sostituzione diventa un caso. Ieri però è andata bene, anche con i cambi. Totti è rimasto in campo per tutti i novanta minuti e il tecnico lo promuove: «Totti ha fatto un gran partita, sono contento del suo impegno, di quello che ha fatto. La differenza la fa la qualità dei giocatori che ho a disposizione.
Ranieri: “Liverpool? Per ora penso solo alla Roma”
Otto giorni turbolenti: si comincia domenica a Genova e si finisce la domenica successiva a Cesena. Da un caso, Totti, a un altro caso, Vucinic, protagonista addirittura di un doppio litigio col tecnico. Lui, Ranieri, sempre al centro del dibattito. Ieri s’è pure beccato qualche fischio dai tremila giallorossi presenti al Manuzzi. Sono tutti gli insofferenti che vedono in lui il capro espiatorio di una situazione sempre più al limite. Rapporti quantomeno contrastanti con alcuni giocatori, la squadra non esprime un calcio elettrizzante ma prevedibilissimo e compassato: sono questi i capi d’accusa di tanti tifosi.
Roma-Lazio: dentro Borriello, ballottaggio Adriano-Vucinic
Per il Cagliari potrebbe avere recuperato. Per la Lazio quasi sicuramente no. Una distorsione alla caviglia costringerà Cassetti a saltare con ogni probabilità il derby. Non ci voleva. A Cesena, Marco ha giocato uno splendido primo tempo. Nel secondo è apparso molto meno brillante. Ma c’era una ragione. Il laterale giallorosso aveva rimediato una distorsione alla caviglia sinistra. L’infortunio ha obbligato Ranieri alla sostituzione con Rosi. Peccato, appunto. Perché per i primi 45 minuti Cassetti è stato praticamente inappuntabile. Secondo lo staff sanitario della Roma, comunque, non si tratta di nulla di grave.
Derby coppa Italia: Mexes spera, centrocampo rebus
Non sarà una Roma rivoluzionata, ma ci sarà inevitabilmente più di una novità rispetto alla formazione che abbiamo visto in campo ieri contro il Cesena. In difesa Ranieri si augura di poter recuperare Philippe Mexes. Oggi il difensore francese dovrebbe tornare ad allenarsi con il gruppo, c’è ottimismo sulla sua presenza. Con Mexes abile e arruolabile, l’altro centrale probabilmente sarebbe Nicolas Burdisso se non altro perché con l’ammonizione rimediata ieri il prossimo turno di campionato dovrà vederlo dalla tribuna perché squalificato.
Cesena-Roma: le due partite di Vucinic
Il calcione ad una borsa al momento della sostituzione e l’esultanza vera, spontanea, al gol vittoria. Due istantanee che raccontano molto del Vucinic di questo periodo. Da inizio anno la Roma ha ritrovato un Mirko diverso, rabbioso. Una grinta che diventa furia agonistica, vedi la doppietta con la corsa indemoniata verso la telecamera contro il Catania. Questa nuova cattiveria è servita al montenegrino per tornare ad essere protagonista, ma in qualche momento è andata anche oltre, avendo la meglio sull’aspetto tecnico. Basti pensare a cosa sarebbe successo ieri se Pellegrino non si fosse inventato quella goffa piroetta che ha fatto entrare il pallone recuperato da Simplicio. Con ogni probabilità, si starebbe a parlare solo della sua faccia scura al momento del cambio e dell’ennesimo malumore dello spogliatoio in una stagione maledetta da questo punto di vista. E invece il caso si è smontato subito.
Cesena-Roma, Simplicio: “Sul gol ci ho creduto”
Dal Romanista: Se non ci avesse creduto fino in fondo,
Coppa Italia: Cassetti salta il derby
Da Leggo: Cassetti salterà il derby. Ieri il terzino ha
Cesena-Roma, Burdisso: “Vittoria importante, per lo scudetto ci siamo anche noi”
Per lo scudetto c’è anche la Roma. Burdisso ne è assolutamente convinto: «È stata una vittoria cercata. Voluta. Siamo tra le squadre più forti d’Italia e vogliamo dimostrarlo». È un successo che dà tranquillità a tutto il gruppo: «Conosciamo l’ambiente di Roma – spiega Nicolas – e il capitano è il primo che è sereno, come tutti del resto. Oggi abbiamo preso tre punti molto importanti e siamo contenti». «Se vogliamo lottare per lo scudetto? Sì – commenta il “Bandito” – sicuramente. Siamo più forti dell’anno scorso. E rispetto al passato campionato vogliamo cambiare il finale. Lo sanno anche i miei amici all’Inter». Inter che va annoverata tra le più serie concorrenti per il titolo.
Tutti i moduli di Ranieri
Ai moduli non bisogna dare più importanza di quello che hanno. In campo si vince con la grinta e la determinazione nell’inseguire il risultato fino all’ultimo secondo dei minuti di recupero, più che con gli schemi. E’ ovvio che questi possono aiutare, ma la rabbia agonistica e lo spirito di sacrificio contano di più. A Cesena Ranieri si è affidato al 4-2-3-1 per la terza volta in questo campionato conquistando la vittoria dopo lo 0-0 proprio col Cesena all’Olimpico della prima giornata e la sconfitta per 2-1 a Brescia della quarta (ma determinata più dagli errori dell’arbitro che dai propri).







