Calciopoli: occasione persa per fare piazza pulita

 Da Il Messaggero:

Moratti si offende se qualcuno tira in ballo l’Inter in questa nuova fase di Calciopoli, ma che ci possiamo fare? Se vuole, mettiamo da parte la sua società e parliamo delle altre, però il quadro generale non cambia: quasi tutti facevano quasi tutto. A parte qualche eccezione, vedi la Roma, che mai una parte ha recitato in questa brutta commedia. Per il resto, che tristezza.
Alcune conclusioni: 1) i carabinieri guidati dall’ufficiale Auricchio hanno lavorato con impegno, hanno perso notti e giorni dietro dirigenti, arbitri, ballerine e segretarie. 2) Gli stessi carabinieri, arrivati a un certo punto e convinti di aver centrato il bersaglio, hanno tirato i remi in barca: centrotrentamila telefonate intercettate forse non sono mai state ascoltate. Di sicuro non sono state messe per iscritto.

Scudetto Roma: ci vuole l’Olimpico pieno

 Da Il Romanista:

Se dovessero fare una statistica sulla lettura romanista più gettonata in questi giorni, al primo posto non ci sarebbero mica “Le memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar o “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway. E nemmeno qualcosa di molto meno impegnato come “Tv Sorrisi e Canzoni”. Ma il calendario della Serie A.

Mago Ranieri: 22 risultati utili consecutivi

 Da Il Messaggero:

Il salto in alto della Roma non è improvviso, come conferma la striscia dei ventidue risultati utili, iniziata il 1° novembre. Ma la spinta più evidente è nel nuovo anno, nei primi tre mesi del 2010, con 37 punti in 15 partite, 10 più dell’Inter capolista (addirittura 12 nel girone di ritorno), da due giornate di campionato vicinissima, solo un punto di vantaggio. Claudio Ranieri ha una motivazione semplice per il recupero della squadra giallorossa: «Da fine ottobre, ha acquistato sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi.
Così ha ricominciato a vincere». L’evoluzione della Roma avviene in più fasi e gradualmente. La risalita comincia da lontano. Dopo la falsa partenza, 0 punti nelle prime 2 gare e dimissioni di Luciano Spalletti, Ranieri si presenta a Trigoria il 1° settembre e ricarica subito il gruppo.

Totti-Toni-Vucinic: prove di sorpasso

 Da La Gazzetta dello Sport:

Mandate a letto i bambini cresciuti sentendosi ripetere che «la partita perfetta è quella che finisce zero a zero». A Roma, infatti, il calcio diventa spinto, a luci (giallo) rosse, visto che – in tempi di voyeurismo tv – il ménage a trois benedetto da Claudio Ranieri soddisfa parecchio. Quanto basta per volare «tre metri sopra il cielo», se l’affermazione non sembrasse quasi uno sberleffo allo scrittore ( laziale) Federico Moccia.
Una cosa è certa: la trasferta di Bari ha sancito come il tridente Totti-Toni-Vucinic funzioni, e quindi sarà questa l’arma – un’arma da 345 gol in Serie A – su cui la Roma farà leva per la sua rincorsa allo scudetto.

Fiorentina-Inter: Certe malelingue…

Da Il Romanista:

Ora, non si tratta di ricordare che Diego Della Valle è un tifoso dell’Inter (cosa che qua non stiamo facendo) ma di capire una frase che il suo allenatore, Cesare Prandelli, ha detto dopo il pareggio della loro Fiorentina a Parma. Questa: «Abbiamo la partita di Coppa Italia contro l’Inter che diventa per noi veramente importante.
Abbiamo ancora la possibilità di restare agganciati a una posizione per l’Europa attraverso la Coppa Italia . Era sabato pomeriggio, il passerotto non se n’era ancora andato via; il passerotto della Viola è un posto in Europa, possibilmente l’Europa da Champions.

Ranieri: Rosella Sensi ha vinto la sua scommessa

 Da Il Corriere della Sera:

Piaccia o non piaccia – c’è ancora una buona fetta di curva Sud che la contesta e molti sono convinti che, con qualche investimento in estate, la Roma sarebbe primissima- è indubbio che la grande rincorsa dei giallorossi in campionato sia anche una vittoria personale di Rosella Sensi. C’era lei in mezzo alla bufera dopo due giornate, quando Luciano Spalletti diede le dimissioni.
Era la fine burrascosa di un rapporto perfetto per tre stagioni, deteriorato alla quarta, disastroso in quel pezzetto di quinta. Fu un errore, sicuramente, non prendere la decisione di dividere la strada a giugno, quando c’erano già tutti i segnali della tempesta all’orizzonte. Da quell’errore, però, paradossalmente, è nata la nuova Roma.

Riscatto Toni-Burdisso: la Roma ci prova

 La Gazzetta dello Sport fotografa così il prossimo calcio mercato giallorosso:

A meno di passaggi di proprietà e con l’esposizione debitoria di Italpetroli ancora da risanare, la partecipazione alla Champions (e l’aumento delle sponsorizzazioni) consente alla Sensi di tornare a investire qualche milione sul mercato. Non cifre folli, ma operazioni mirate che potenzino la squadra. Innanzitutto l’acquisto di Toni dal Bayern e un accordo con l’Inter che consenta a Burdisso di restare nella capitale. L’ingaggio di Simplicio dal Palermo a costo zero. 

Mirko Vucinic: solo gol presanti

 Da Il Romanista:

Quando segna lui, la Roma vince. Con rarissime eccezioni. Quest’anno è successo in dieci delle tredici gare in cui Mirko Vucinic ha iscritto il suo nome nel tabellino dei marcatori; due volte (al Meazza con l’Inter e al San Paolo col Napoli) è finita in parità e solo una volta, ad Atene col Panathinaikos (ma quando è uscito lui il punteggio era in parità), la Roma è uscita sconfitta dal campo.
E’ un bel portafortuna MirkoVucinic, oltrecheuncavallodirazza, e segna gol pesantissimi. Quello di Bari è stato il suo quindicesimo stagione, comprese le coppe: gol che sono valsi alla Roma 32 punti totali, 20 solo in campionato.

Biglietti Lazio-Roma: oggi inizia la prelazione

 Da Il Romanista:

I primi biglietti del derby saranno stampati alle 10 nei Roma Store e nelle ricevitorie Lottomatica. Parte oggi, con la prelazione per la Curva Sud, il conto alla rovescia per Lazio-Roma del 18 aprile. A differenza degli anni passati, chi ha la tessera in Curva e Distinti Nord stavolta non potrà comprare i tagliandi delle due tribune. Ma solo quelli, rispettivamente, di Curva e Distinti Sud.

Arbitri: dopo Calciopoli è rimasto solo Rosetti (ricordate Milan-Roma 2-1???)

 Da La Repubblica:

Un grande mercato. Ecco cos’era. I telefoni erano bollenti, in quegli anni di Calciopoli. Nel suo libro, “Sono morto una notte di luglio”, Paolo Bergamo, ricorda che “i numeri di telefono dei designatori erano noti alla Lega e quindi a tutti i presidenti di società che potevano chiamare in qualsiasi momento perché i regolamenti di quegli anni non lo vietavano… Le telefonate erano tante e di differente provenienza. Immancabilmente riguardavano i presunti errori o torti subiti…”. Chiaro, che telefonare non era (non è) reato. Bisogna vedere cosa si dice: se ci sono pressioni indebite, minacce, eccetera. Se si usano, e perché, schede segrete per non farsi intercettare. Quello che i pm di Napoli cercano di fare, di districarsi fra 150.000 intercettazioni note e meno note, alcune non trascritte e che, magari, sarebbero servite, eccome, alla giustizia sportiva qualche anno fa. Il 13 aprile riprende il processone a Napoli: usciranno, nel frattempo, altre intercettazioni. Gli avvocati di Moggi ci stanno lavorando, con alcuni periti. “E saranno-garantiscono-intercettazioni ancora più consistenti…”. E’ stata tirata in ballo anche l’Inter, che prima non compariva mai: anche Moratti e Facchetti parlavano con Bergamo.

Bari-Roma: prove di sorpasso…

 Bari-Roma raccontata dalla Gazzetta dello Sport:

Una decina di minuti in testa alla classifica. Tanto per ricordare a Mourinho che la Roma ha sempre il piede sull’acceleratore. Poi, alla fine, la squadra di Ranieri si «accontenta» di restare nella scia dei nerazzurri andando a festeggiare insieme a dodicimila tifosi la vittoria in casa del Bari.
Serie positiva Ventiduesimo risultato utile consecutivo. In un’ipotetica tabella di marcia questo non era il turno giusto per effettuare il sorpasso. Il calendario offrirà, presto, diritture più invitanti. Intanto la Roma incassa alcune buone notizie: 1) capitan Totti sta in campo per più di un’ora regalando alcune giocate importanti; 2) Pizarro e De Rossi hanno potenza e senso tattico per consentire a Ranieri di schierare contemporaneamente il tridente Totti-Toni e Vucinic;

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