Roma-Cagliari: Toni saluta, addio o arrivederci?

 Da Il Tempo:

Arrivederci, addii, sogni e speranze. È una domenica in cui molti sanno o sperano, ma nessuno dice niente. C’è chi ha sicuramente visto per l’ultima volta l’Olimpico da romanista e chi corre più o meno lo stesso rischio. C’è chi, come Burdisso, vorrebbe restare ma ancora non conosce il suo futuro: «Spero di saperlo presto, vorrei rimanere qui». Il ds Pradè gli fa da eco: «Nicolas ha una mentalità vincente, cercheremo di tenerlo».

Nazionale: un Totti così sarebbe servito a Lippi

 Da Il Corriere della Sera

La Roma resta attaccata all’Inter e si regala un piccolo dubbio finale che se non altro ribadisce l’importanza della sua stagione. I rischi che corre l’Inter sono minimi, ha però il peso di dover vincere. Qualunque altro risultato a Siena non basterebbe. È stata la giornata dei perdoni. A Roma Totti è stato trionfalmente accolto dal suo pubblico come un martire colpito al cuore dalla reazione nazionale al dopo Balotelli. A San Siro lo stesso Balotelli ha segnato ed è poi uscito tra gli applausi del pubblico che meno di tre settimane fa aveva offeso. Al di là della mancanza di misura su quasi tutto quello che lo riguarda, Totti stupisce ancora per il suo rendimento. Un gol, un palo e un assist a Parma otto giorni fa, 2 reti al Cagliari ieri.

Chievo-Roma: i tifosi salutano la squadra

 Da Il Tempo:

Festeggiati come se lo scudetto l’avessero vinto. Ranieri e i giocatori della Roma hanno raccolto il sacrosanto tributo dell’Olimpico dopo una vittoria sofferta, la sintesi perfetta di una stagione delle emozioni forti. Calciatori esausti e felici, i figli in campo impazziti di gioia, la moglie di Burdisso a filmare le immagini di una giornata assolata e comunque indimenticabile.

Grazie Roma

 Da Il Romanista:

Grazie Roma. Grazie per una stagione che, comunque vada, sarà indimenticabile. Negli occhi e nei cuori dei cinquantamila dell’Olimpico c’è solo questo. La gioia e l’orgoglio di essere romanisti e di aver vissuto, noi sì, una stagione da protagonisti. La prima in casa aveva visto la Juve fare a pezzi quello che rimaneva della squadra di Spalletti. L’ultima, vede la Roma giocare una delle partite più brutte, ma unirsi, alla fine, in un meraviglioso abbraccio con i suoi tifosi.

Chievo-Roma, Pizarro: “Dicono che i miracoli accadono”

 Da Il Messaggero:

Una alluvione di Totti si spande intorno all’Olimpico, giù per i lungotevere e verso il centro: il popolo romanista ha indossato la maglia del capitano, vecchia, nuova, giallorossa, bianca, blu ed ha dichiarato il suo amore. È la risposta al Processo del Giovedì (e del venerdì e del sabato) che ha coinvolto Francesco e quell’esecrabile fallo ai danni di Balotelli la sera della Coppa. Anche quei tifosi che la maglietta gli andava ormai stretta per l’allungarsi degli anni e l’allargarsi della pancia hanno tirato giù dagli scaffali i nomi amati d’un tempo, qualche Aldair, qualche Montella, tutto fa.

Mezzaroma: “Siena-Inter? Il mondo ci osserva, siamo professionisti”

 «Il mondo ci osserva, dobbiamo dimostrare di essere professionisti seri e impegnarci nel massimo della correttezza e dello spirito sportivo punto e basta, onorando la maglia». Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, intervenuto telefonicamente durante la trasmissione ‘Qui Studio a Voi Stadio’ su Telelombardia, ha parlato della sfida di domenica prossima contro l’Inter: «Ci vorrà una prestazione di cuore e sangue per dimostrare di essere seri. La stampa che si è scagliata contro la Lazio mi ha fatto pensare al dolore per il presidente della Lazio i cui investimenti sono stati messi in cattiva luce dalla prestazione dei giocatori. Io spero di entrare nella storia riportando il Siena in serie A».

Stendardo Ilary: “Totti non si discute, si ama”

 Da Il Corriere delle Sera:

L’illusione e la speranza, la paura durante la rincorsa nella rincorsa e, alla fine, festa in campo per grandi e bambini sulle note di Antonello Venditti. La Roma è ancora viva. Quasi fisicamente sospinti dal pubblico, i giallorossi hanno battuto il Cagliari dopo aver letto i titoli di coda sullo scudetto. La squadra giallorossa è indomita e rinvia il verdetto finale sul campionato guidata da Francesco Totti. Non poteva non essere la sua giornata: 192 timbri in serie A, 25 gol stagionali e 14 in 22 partite di campionato.

Chievo-Roma, Siena-Inter: scudetto fino all’ultimo respiro

 Da Leggo

Tutti sulla giostra, ancora per sette giorni. E’ nerazzurra l’ultima squadra che saluta la serie A: l’Atalanta che perde col Napoli europeo e segue in B Livorno e Siena. Non è (ancora) nerazzurra la squadra campione d’Italia. A San Siro gli interisti erano pronti al brindisi: Milito e soci rimontavano e asfaltavano il Chievo, mentre il tabellone annunciava il tentativo del cagliaritano Lazzari di abbassare il sipario. Ma all’Olimpico c’era il Totti-day: due gol con moglie e figli al seguito per far pace col mondo dopo la furia anti-Balotelli e per ringraziare i tifosi che, con striscioni eloquenti e indossando la numero 10, gli hanno ribadito amore eterno. Risultato: 4-3 al Meazza, 2-1 per la Roma e Inter a un passo dal quinto scudetto consecutivo (il quarto sul campo). Cambiasso pregusta il piatto ricco: «Ci aspettano due finali: col Siena e con il Bayern (finale di Champions il 22 maggio, ndr)».

Roma-Cagliari: Riise, immenso e sempre presente all’Olimpico

 I numeri stagionali di John Arne Riise parlano da soli. Roma-Cagliari è la diciannovesima – su diciannove – gare giocate all’Olimpico dal norvegese che mette in archivio lo stadio di casa come meglio non si sarebbe potuto. Immenso, il vichingo, e sempre presente. Da Il Romanista:

Percorso netto. Con la partita di oggi, John Arne Riise fa diciannove su diciannove. Thunderbolt contro il Cagliari completerà l’opera di una stagione da indistruttibile. Il norvegese di ferro, come lo ha chiamato Claudio Ranieri, avrà giocato tutte le partite casalinghe in campionato. Tutte. Sempre presente per necessità (visti i problemi fisici che hanno impedito a Tonetto di dare il suo contributo e la conseguente assenza di un sostituto) e per meriti. Perché John ha dimostrato di essere ancora quello che ha vinto tutto con il Liverpool diventando uno degli idoli dei tifosi. Perché è uno che può anche sbagliare (come ha ammesso dopo la partita con la Samp), ma dà sempre il massimo per la squadra. Con correttezza. Sono solo 3 le ammonizioni rimediate, e anche questo gli ha permesso di non essere sempre a disposizione della causa giallorossa. Ma i suoi numeri da record non si fermano alla serie A: in totale, da luglio ad oggi, ha giocato 51 delle 53 partite disputate dalla Roma. Due sole le assenze, una in Coppa Italia contro la Triestina e l’altra in campionato a Udine. Era il 28 ottobre e in quel giorno la Roma toccò il punto più basso della classifica. Ora invece è lì davanti a tutte tranne che a una, ma con la possibilità ancora di riacciuffare il sogno. Come?

Totti-Balotelli, Mihajlovic sta con il Capitano

 Da Il Corriere dello Sport:

Aria di fine stagione. Mitigata dalla fame di vittorie da sempre manifestata dal tecnico che ha portato in salvo il Catania, ma che dopo tanto correre da queste parti si stia un po’ tirando il fiato lo si capisce quando Sinisa MIhajlovic sciorina i nomi degli undici titolari della gara di questo pomeriggio. «Certo – ci scherza su – può anche darsi che stanotte cambi idea, ma al momento ho deciso così» .
A Bologna, dopo l’esonero dello scorso anno, torna comunque da vincitore. Con che sentimenti?
«Normali. Io alla città sono grato, alla società riconosco di avermi dato una grande opportunità di fare l’allenatore in Italia. Ma voglio vincere, voglio chiudere la stagione col Catania a 47 punti in classifica».
Pronostici. Inter da scudetto, lo aveva detto anche dopo il sorpasso della Roma…

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