Nasce Newco Roma

 Dal Messaggero:

Sarà un addio soft quello della famiglia Sensi alla Roma. Il piano di Unicredit prevede infatti che il club sia controllato fino alla cessione da Rosella Sensi, che resterà presidente e sarà affiancata da due consiglieri indipendenti alla banca: la nuova società si chiama “Newco Roma”. L’interesse dell’Istituto bancario è di valorizzare al massimo il club prima di venderlo e il mandato dovrebbe essere dato all’advisor Rothschild. Domani potrebbe finalmente essere il giorno della svolta. I legali dei Sensi dovrebbero portare l’elenco completo degli immobili in modo da definire quelli che finiranno ai Sensi come “buonuscita”, per un valore concordato di 30 milioni.

Burdisso-Mexes: giocatori in attesa

 Dal Tempo:

La situazione è paradossale. A Trigoria c’è una Roma che scalda i motori e vorrebbe fare delle cose ma non le può fare. Il momento, in fondo, è quello che è. La Roma è in balia degli eventi societari e fa quel che può. Anche se molto, forse non proprio tutto, è bloccato. Così l’attività di tutti i giorni è come se fosse congelata. Il mercato, ad esempio, è in stand-by. Behrami e Caceres (anche se extracomunitario) sarebbero vicini, ma in queste condizioni non si può chiudere. Burdisso, che al momento partirebbe per il ritiro con l’Inter, aspetta. Il procuratore Fernando Hidalgo è tornato a parlare: «Le due società stanno trattando il prezzo – ha detto a Radio Radio – Nicolas vuole restare a Roma e io ho chiuso il suo contratto con la Roma una settimana dopo la fine dell’ultimo campionato. Ora è deluso perché non sa ancora dove e quando deve arrivare in Italia».

Roma: una città contro Zaia

 Dal Corriere della Sera:

Il «grande spirito di collaborazione» c’è, i margini per trovare un’intesa anche. È la pazienza, però, che comincia a scarseggiare nei tifosi della Roma, impazienti di conoscere un futuro ancora nebuloso. Attesa spasmodica e toto-acquirente: la città giallorossa vive fibrillante l’ennesima vigilia di passione. «Che fine famo?». La risposta al più genuino dei quesiti, forse, arriverà domani sera. Anche ieri i legali di Compagnia Italpetroli e Unicredit sono tornati a confrontarsi per definire la struttura del compromesso che tarda ad arrivare.

Unicredit-Italpetroli: Roma, domani si conoscerà il futuro

 Dal Romanista:

Ulteriori rinvii, stavolta, non ci saranno. Unicredit e Compagnia Italpetroli si sono prese 48 ore di riflessione. Ma domani dovranno decidere: accordo oppure rottura. E quindi arbitrato. Il presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, è “pronto a fare le 2 di notte” pur di arrivare a una conclusione. Andiamo per ordine. Come richiesto dalla Consob, ieri Compagnia Italpetroli ha diffuso un comunicato: “L’udienza arbitrale tra Unicredit e Italpetroli tenutasi ieri (lunedì, ndr) è stata sospesa per l’ora tarda ed aggiornata alle ore 18 dell’8 luglio 2010 al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione“. Tentativo di conciliazione. Significa che le parti sono ancora distanti.

Zaia: “Unicredit aiuti le famiglie del nord e non la Roma”

 Unicredit dovrebbe pensare “a un intervento vero, con soldi veri, a sostegno delle famiglie e degli imprenditori del Nord“. Lo sostiene, sulle colonne del Corriere del Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia, che non vede di buon occhio il fatto “che il dottor Profumo e il suo consiglio di amministrazione, per l’intelligenza e l’oculatezza manageriale che gli riconosciamo, possano avallare operazioni che rischino di scaricare sui soci della banca per primi, e sui risparmiatori poi, le conseguenze di un affare andato male come la Roma Calcio“.
Io so che Roma, sotto la formula di Roma Capitale – continua l’esponente leghista – ha veramente esagerato su tutti i fronti e sbuca ovunque. Lo abbiamo appena visto nella vicenda per la candidatura olimpica e adesso ci risiamo“.

Luisao-Roma: se salta Burdisso o parte Mexes

 Da Calciomercato.it:

Il tira e molla tra Inter e Roma per Burdisso rischia di protrarsi oltre i tempi sperati e la società giallorossa inizia a cautelarsi cercando alternative all’argentino.
Secondo quanto riportato da ‘Il Corriere dello Sport’, la dirigenza capitolina avrebbe affidato ad Alessandro Lucci il mandato per trattare con il Benfica il difensore brasiliano, ma di passaporto portoghese, Luisao.

Roma-Rosella Sensi: ragione e tanto sentimento

 Dal Messaggero:

Sembra una banalità, ma talvolta ci si dimentica di cosa muove il pallone, per non dire delle strumentalizzazioni che non mancano quasi mai in una vetrina ideale per gli esibizionisti. Gli occhi di Rosella Sensi, quando è uscita dalla riunione che, al di là dell’ennesimo rinvio, sanciva il suo prossimo addio alla Roma, esprimevano un sentimento fortissimo, un autentico tumulto emotivo. Il distacco dopo 17 anni è doloroso, certamente non voluto come doloroso e non voluto fu lo strappo cui fu costretta Flora Viola una ventina d’anni fa. Sovrapporre le immagini dei due presidenti che hanno vinto lo scudetto con la Roma, i soli a riuscirci nel dopoguerra, è una suggestione troppo forte anche se si tratta di vicende umane diverse. Dino Viola non aveva la forza economica necessaria per competere con Agnelli, ma seppe mettere in campo una tenacia e un’astuzia politica straordinarie.

Angelini-Roma: quando l’imprenditore manifestò l’interesse

 Dal Messaggero:

Gettiamoci nel futuro. Domani, tra un mese, chissà. Ma prima o poi toccherà a qualcuno, prendere il posto dei Sensi, in sella sulla Roma ormai da diciassette anni, tra alti, bassi, successi e contestazioni. Ci sentiamo di escludere che ci vorranno degli anni. Bisogna solo aspettare, quantomeno giovedì, giorno in cui le parti si aggiorneranno. Da Unicredit filtra la sicurezza che all’orizzonte non ci sia alcun compratore. Che tradotto significa nessuno di concreto, nessuno che abbia già pronti i soldi. Qualcuno c’è, ci sarà. Di sicuro.

Giampaolo Angelucci: ecco chi è il re delle cliniche

 Dal Romanista:

Radio, tv e siti l’hanno detto anche ieri, ma l’indiscrezione circola già da tempo: l’imprenditore Giampaolo Angelucci sarebbe pronto a diventare il proprietario della Roma. A lui, noto come il re delle cliniche romane, andrebbe il 59% delle azioni e sarebbe affiancato anche da altri imprenditori della Capitale. Il suo nome, come detto, è stato accostato già in passato alla Roma e negli anni scorsi diede mandato a persone di sua fiducia di verificare i bilanci della società. Nel 2005 si parlava già del «giovane Giampaolo» che avrebbe voluto rilevare, oltre alla Roma, anche l’Italpetroli.

Roma: per i Sensi è una questione di famiglia

 Dal Messaggero:

Rosella Sensi ha più volte pensato a suo padre, ieri. Attorno volavano numeri, ballavano cifre, s’incrociavano sguardi funerei o di finta partecipazione, mentre cercavano di sfilarle la Roma, che per i Sensi è la vita, il punto d’incontro di tre generazioni: il nonno Silvio, il padre Franco e adesso lei, finita in un angolo. Che avrebbe fatto Franco al suo posto? Avrebbe buttato quelle carte in aria? Di sicuro, come Rosella, che ne ha ereditato il carattere, avrebbe cercato di tirarla per le lunghe.

Unicredit: la Sensi chiede garanzie

 Dal Romanista:

Terzo piano di via Cesare Ferrero di Cambiano 82. Uno studio legale. È qui che ieri si sarebbe dovuta scrivere una pagina di storia della Roma. Davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto, Unicredit e Compagnia Italpetroli avrebbero dovuto trovare un’intesa che scongiurasse il lodo arbitrale. La sentenza. Dopo una maratona di oltre cinque ore, il faccia a faccia è stato sospeso. Riprenderà dopodomani alle 18. Non c’è accordo, come aveva anticipato “Il Romanista”. Ma nemmeno rottura. I Sensi stanno giocando la loro partita più importante. Quella per l’As Roma. Accompagnata dai suoi legali, Conte e Gambino, Rosella Sensi ha voluto affrontare di persona lo stato maggiore di Unicredit, rappresentata da Piergiorgio Peluso, direttore generale di Unicredit Corporate Banking, oltre che dagli avvocati Di Gravio e Carbonetti.

Adriano: tanta voglia di stupire

 Dal Tempo:

È arrivato. In ritardo, giustificato, di un giorno, ma a destinazione. Sano, salvo, a prima vista leggermente dimagrito, ma sempre e comunque con un bel po’ di chili in eccesso e, a parole, tanta voglia di stupire. Adriano è sbarcato a Roma, ma il bello viene adesso. La rinascita calcistica dell’Imperatore può finalmente incominciare. Con un posticipo di ventiquattro ore, ma sempre meglio un pelino tardi che mai. Adriano doveva, in prima battuta, sbarcare a Fiumicino ieri mattina alle 7.25.

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