In 30 a Lecce, in 300 a Donetsk

 Dal Romanista:

In trenta a Lecce, in trecento a Donetsk. La differenza non è solo uno zero. La differenza è la tessera del tifoso. Che in Salento sarà necessaria per seguire la Roma dal settore ospiti e in Ucraina no. A Lecce sono sconsolati. Per il settore Distinti Sud Est del “Via del Mare” sono stati venduti qualcosa come trenta biglietti. Una miseria. In altri tempi, magari un anno fa, quando la Roma rosicchiava punti su punti all’Inter, avrebbero potuto registrare un incasso record. Il problema, però, non è solo il pessimo andamento della squadra, che una volta era di Ranieri e adesso è di Montella. No, stavolta ci si è messo anche il calendario. Per concedere alla Roma un giorno in più di riposo in vista dell’impegno di Champions, martedì con lo Shakhtar, si giocherà di venerdì sera. Per completare l’opera, il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, alias il Viminale, ha vietato di fatto la trasferta. Di fatto. La determinazione prevede la possibilità di comprare i biglietti del settore ospiti (prezzo, 28 euro) per tutti, tranne per i residenti nel Lazio.

Dalla Spagna: Mourinho potrebbe andare alla Roma

 Dal Corriere dello Sport:

«Se il Real mi caccia non andrò ad allenare il Malaga. Andrò a una grande in Inghilterra o in Italia». Stuzzicato a più ri­prese dai cronisti, un José Mourinho, arriva­to già bello carico alla tradizionale conferen­za stampa della vigilia «liguera», è sbottato, tradendo il suo piano di fuga dalla Casa Blan­ca. La reazione del portoghese aveva comun­que come primo obiettivo il predecessore Manuel Pellegrini, che negli ultimi giorni ha abbandonato i consueti panni del gentleman, per attaccare la nuova gestione merengue. «Dire che il Real l’anno scorso avesse più punti (uno -n.d. r.) è oggettivo- ha controbat­tuto Mou -esattamente come sostenere che occupava la prima posizione, a pari merito, contro l’attuale seconda.

Lucescu: “Shakhtar-Roma? Il problema dei giallorossi è mentale”

 Dal Romanista:

«Solo dopo il Sevastopol cominceremo a pensare alla Roma». Sarà vero? Di certo questo è quello che Mircea Lucescu va dicendo alla vigilia della ripresa del campionato e a meno di sette giorni dalla sfida di ritorno degli ottavi di Champions contro la Roma. Il tecnico dello Shakhtar ha parlato ai giornalisti prima della partenza per la trasferta e poi è intervenuto anche a Centro Suono Sport, spiegando l’opinione che si è fatto della formazione giallorossa e del suo momento dopo l’avvicendamento in panchina tra Ranieri e Montella: «Credo che cambi ben poco – ha spiegato -. Il problema della Roma quest’anno è stato senza dubbio mentale, e non fisico. Ho visto le partite, la Roma era decisa a recuperare il risultato, Totti ha fatto la miglior partita degli ultimi tempi.

Pizarro-Nazionale: il Pek rifiuta il Cile

 Dal Romanista:

Torna a far discutere un rifiuto da parte di Pizarro. No stavolta la Roma non c’entra, anzi dalle ultime indicazioni il centrocampista potrebbe anche giocare a Lecce. Sicuramente ci sarà a Donetsk, dove la Roma si aggrapperà alla sua capacità di creare gioco, alle sue geometrie, per provare a fare l’impresa. No, con questo rifiuto la maglia giallorossa non ha niente a che fare. Il “no” in questione il Pek lo ha detto al nuovo ct della nazionale cilena, Claudio Borghi.

Metodi allenamento: i cambiamenti di Montella

 Dal Corriere dello Sport:

Montella ribalta la Ro­ma. Il nuovo tecnico continua nel suo programma di cambiamenti graduali. Ieri allenamento più duro del solito, quasi due ore sot­to la pioggia. La società ha speso diecimila euro per i computer satellitari che monitorizzano gli allenamenti di ogni giocatore, voluti da Montella. L’allenamen­to è cominciato su un campo, poi il tecnico ha portato il gruppo di giocatori su un altro.

Roma: è lotta per la Champions League

 Dal Tempo:

Undici gare, quelle che decideranno tutto. Lo scudetto, ormai una roba molto milanese dopo il ridimensionamento napoletano nella scontro diretto di San Siro, ma soprattutto i posti in Champions. La squadra di Mazzarri resta la candidata principe per quella terza piazza che come le prime due vale l’accesso diretto alla massima competizione europea del prossimo anno. La vera bagarre è per il quarta posto, ultimo utile per la Champions (almeno fin quando il ranking Uefa li «taglierà» a tre: ossia il prossimo anno), per il quale sono lizza ben sei squadre: Napoli compreso (anche se i partenopei oltre ai quattro punti di vantaggio sulla prima inseguitrice hanno dalla loro un calendario tutto in discesa).

Lecce-Roma: occhio agli ex

 Dal Romanista:

All’andata era in panchina, l’allenamento di rifinitura in programma questo pomeriggio al Via del Mare dirà se stavolta affronterà la sua Roma per la prima volta da avversario: Andrea Bertolacci, vent’anni e il primo gol in serie A segnato due settimane fa, saprà solo all’ultimo se De Canio lo confermerà titolare per la terza partita consecutiva.

Cessione Roma: i nuovi proprietari dovranno ricapitalizzare subito

 Dal Corriere Dello Sport:

Il conto alla rovescia continua. Tra Roma e gli Usa, continuano gli scambi di documenti, contratti, patti parasociali per arrivare entro il quindici di questo mese alle firme sul definitivo passaggio di proprietà. A questo proposito, continuano a circolare voci piuttosto divertenti (per non dire di peggio) sulla composizione del gruppo di americani che assumeranno il controllo della Roma avendo come socio di minoranza Unicredit. La disinformazione continua a prosperare nella speranza che possa accadere qualcosa a uso e consumo di qualcuno (anzi più di uno). Eppure i conti della semestrale resi pubblici lunedì scorso, dovrebbero aver convinto un po’ tutti che la situazione della società giallorossa era (è) da allarme rosso. Non si può non sottolineare come, fino a un paio di anni fa, i conti giallorossi erano stati tenuti efficacemente sotto controllo, adesso invece, all’alba del fair-play finanziario e con un cambio di proprietà imminente, siano diventati allarmanti per non dire di peggio, come se a Trigoria, all’improvviso, due più due non facesse più quattro. Misteri della matematica. La conseguenza è che i nuovi proprietari si troveranno in una situazione che li costringerà, in un paio d’anni, a triplicare l’investimento iniziale quantificabile tra i 110 e i 120 milioni, con il rischio che una mancata qualificazione alla prossima Champions, possa peggiorare ulteriormente le cose.

Unicredit anticipa gli stipendi alla Roma

 Dal Sole24Ore:

UniCredit ha dato un’anticipazione finanziaria di 25 milioni di euro all’As Roma l’11 febbraio scorso. Appena in tempo per pagare gli stipendi arretrati dei calciatori, poche ore prima che scadesse il «termine perentorio» fissato dalla Figc, il 14 febbraio. La tagliola che avrebbe fatto scattare la penalizzazione di punti nel campionato di serie A. Francesco Totti e compagni da quasi un anno ricevono la busta paga con un ritardo medio di tre mesi. Lo conferma la relazione sui conti del semestre al 31 dicembre 2010, approvata dal consiglio di amministrazione presieduto da Rosella Sensi. La banca, azionista al 49% della Compagnia Italpetroli, la società della famiglia Sensi che custodisce il pacchetto del 67% della Roma in vendita, continua ad assistere il club mentre è in corso il negoziato in esclusiva per la vendita all’italo-americano Thomas DiBenedetto e alla sua cordata, piuttosto misteriosa. Intanto è UniCredit che consente alla Roma di galleggiare.

DiBenedetto: 300 milioni per rilanciare la Roma

 Dal Tempo:

Altro che colletta da dieci milioni a testa, come ha ironizzato qualcuno. Il consorzio guidato da Thomas DiBenedetto, con il supporto finanziario di Unicredit, è pronto a investire 300 milioni di euro in due anni per rilanciare la Roma. Anzi, per salvarla: i dati dell’ultimo bilancio semestrale confermano lo stato di semi-agonia dei conti. La relazione diffusa lunedì sera dal club giallorosso è piena di segni «meno».

Adriano-Roma: oggi vertice decisivo a Trigoria

 Dal Romanista:

Adriano si pente ma il tempo delle scuse è finito: la situazione è irrecuperabile. Ieri, davanti ai microfoni di Sky Sport, il brasiliano ha spiegato il motivo per cui non si è presentato alla visita di controllo in programma domenica scorsa: «Avevo appuntamento sabato 26 in clinica, poi la visita è stata spostata a domenica 27 a Trigoria. Pensavo di dover fare le lastre, di avere bisogno di attrezzature che lì non ci sono. Ero arrabbiato, non sapevo cosa fare». Motivazioni seguite, poi, dal mea culpa: «Ho fatto male a me stesso, chiedo scusa a tutti. In questo anno mi sono fatto male tre volte, non sono riuscito a dare il mio contributo ai compagni e questo peggiora le cose. Giochi poco, pensi tanto e finisci per fare uno sbaglio.

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