Roma – Alessandro Serrone, prove di volo…

 Il Corriere dello Sport:

Il giorno in cui ha fatto le valigie ed è partito per Roma, a Capaccio, cittadina di ventimila anime in provincia di Salerno, hanno organizzato una vera e propria festa e si è mosso persino il Sindaco per salutare questo ragazzo di 14 anni che da ieri insegue il suo sogno. Parliamo di Alessandro Serrone, il trequartista classe ‘ 96 nato a Battipaglia, ma cresciuto a Capaccio, che da ieri è agli ordini di Vincenzo Montella.  Un sogno per lui vestire la maglia giallorossa del suo idolo Francesco Totti e una speranza per la Roma che, per portare a Trigoria il ragazzo, ha dovuto battere sul tempo Napoli, Empoli e Fiorentina.

Ranieri riscopre Taddei

 Dalla Gazzetta dello Sport

È tornato Taddei, viva Taddei. Grande precampionato, grandi elogi. Claudio Ranieri: «Rodrigo e Perrotta sono già in forma campionato». Un’immagine: lui che a Pescara taglia il campo in diagonale e va a recuperare un pallone in difesa, dopo che Greco aveva perso un contrasto: Taddei è questo e altro. Non solo corsa Un maratoneta dai piedi di velluto. Quelli come lui, che corrono con il contachilometri ai piedi, talvolta ingannano la critica: pensi che siano classificabili nella casella «muscolari».

De Rossi: “Il numero della maglia azzurra? Il 5 come Falcao”

 Dal Romanista:

Da Falcao ai Mondiali, passando per la Lega. È un Daniele De Rossi a tutto campo quello che ieri a Coverciano ha tenuto la sua prima conferenza stampa da capitano della Nazionale. Senza nascondere qualche emozione: «Sento una responsabilità particolare per essere il capitano – ha ammesso – perché, come alla Roma, in questi giorni ho cercato soprattutto di mettere a loro agio i giovani del gruppo. La fascia andrà, quando torneranno, ad altri giocatori come Buffon, Pirlo o Zambrotta, che hanno più presenze di me». Come sottolineato anche dal ct Prandelli, fra le prime incombenze legate al ruolo di capitano (sia pure ad interim) c’è stata l’assegnazione dei numeri di maglia per l’amichevole che l’Italia disputerà questa sera all’Upton Park di Londra contro la Costa d’Avorio.

Francia: Mexes nuovo Capitano?

 Dalle stalle alle stelle: l’esperienza di Philippe Mexes con la maglia della Francia potrebbe conoscere una svolta inattesa. Dopo anni di lontananza, il biondo transalpino potrebbe ricevere il doppio regalo: oltre alla convocazione, anche la fascia da capitano. Da Ansa:

«Li ho scelti con un unico criterio: che siano dei buoni calciatori». Non vuole polemiche o discorsi sul passato il nuovo ct della Francia Laurent Blanc, che nell’ultimo incontro con la stampa prima del ritorno in campo dei Bleus cerca soprattutto di mostrarsi disponibile e aperto alle domande, al contrario del suo predecessore Raymond Domenech.

Roma, Montella: “Prima lo studio. I genitori? Credono tutti di essere il papà di Totti”

 Vincenzo Montella concede una intervista a repubblica.it nel giorno di inizio del ritiro della sua piccola Roma (allena i Giovanissimi Nazionali). Testuale:

“I genitori sono un grande problema. Troppe aspettative, troppa pressione sui ragazzi: sono tutti convinti di essere i papà di Totti“.
Montella, per far crescere campioni non basta insegnare calcio?
“La prima domanda non deve essere come portare i giovani in serie A, ma come non creare degli infelici. Il calcio in Italia ha soprattutto un ruolo sociale. Delle migliaia di ragazzi che affollano i settori giovanili, arriva al professionismo una percentuale che sfiora l’1%. Di quelli che giocano nelle squadre Primavera, ad un passo dal professionismo, il 5% arriva in serie A e solo il 40% continua a giocare al calcio. Troppi giovani delusi, frustrati e senza titolo di studio. Una fabbrica di falliti”.
Non è sufficiente fare l’allenatore…
“Non basta pensare solo alla tecnica. Le società di calcio hanno il dovere di pensare anche alla crescita della persona. Non serve insegnare solo stop e palleggi ma anche stimolare e curare la parte intellettiva dell’individuo: la convocazione per la partita dovrebbe tener conto anche dell’andamento scolastico. E negli staff dedicati ai settori giovanili dovrebbero esserci anche dei professori. Allenamenti e compiti. Avremo più campioni e meno infelici”.
Ma per far ripartire il calcio in Italia non basta qualche libro in più.

Totti – Adriano: questione di feeling

 Da Il Romanista:

L’importante è che si sono cercati“. L’importante, all’Adriatico, è questo. Ora. Senza gente come Menez, Vucinic, Pizarro e con una forma ancora precaria. Tra dodici giorni, a San Siro, sarà importante anche altro. Ranieri lo sa. Per questo, davanti alle telecamere di Roma Channel confesserà di essere «moderatamente soddisfatto». La Roma si aggiudica il test con il Pescara con un rigore di Totti, trovato da Adriano. La prova di supercoppia – Capitano più Imperatore – per la Supercoppa dà come risultato finale un 1-0.

Tutta la Roma di Burdisso Jr

 I primi giorni di Guillermo Burdisso nella Capitale. Da Il Romanista:

È un ragazzo semplicissimo, ha un viso da bambino e un corpo da uomo. Parla già qualche parola di italiano, capisce tutto, e chiede informazioni sul traffico”. Chi ha avuto modo di conoscere Guillermo Burdisso in questi primi giorni romani descrive così il fratello di Nicolas, arrivato a Roma mercoledì mattina all’alba e che da oggi, salvo sorprese, dovrebbe essere ufficialmente un giocatore giallorosso. Sbarcato a Fiumicino in compagnia del padre Enio, è andato in un lussuoso hotel vicino villa Borghese di cui ha utilizzato, dopo qualche ora di riposo per riprendersi dal fuso orario, la palestra. Poco movimento per lui, giusto un po’ di corsa e qualche attrezzo per presentarsi in forma alle fisiche visite mediche prima e a Trigoria poi.

Totti – Del Piero: quando un 10 è per sempre

 Se sei un numero 10, lo sei per sempre. Idem per le Bandiere. Due aspetti che accomunano le esperienze di Francesco Totti e Alessandro Del Piero sono proprio quelli appena enunciati. In attesa di conoscere il prossimo futuro (magari da dirigenti di Roma e Juventus). Da Il Messaggero:

Chissà se, visto il presente, in futuro faranno gli attori o resteranno ancora nel mondo del calcio. Francesco Totti e Alex Del Piero, numeri 10 al cento per cento, rappresentano (e alla grande) l’ieri, oggi e domani di una dimensione (calcistica) quasi in via di estinzione, se un portiere come Lupatelli decide di farsi cucire quel numero magico sulla maglia. Chissà se Francesco e Alessandro tra qualche anno saranno dietro a una scrivania a fare i dirigenti:

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