“Francesco Totti. Poi tutto il resto”

Da Il Messaggero:

Ancora il San Paolo, con i suoi spifferi marini e i suoi mille suoni, sarà tappa cruciale per il futuro della Roma. E’ successo spesso, ultimamente. E in passato: nel giugno 2001, penultima puntata, proprio dal Golfo avvistò il terzo scudetto. Stavolta il viaggio a Napoli arriva presto, ma la scadenza in calendario può già certificare le ambizioni dei giallorossi, dopo sei giornate del torneo, colpa della partenza disastrosa e della classifica angosciante. L’obiettivo è dar continuità ai risultati ottenuti di fila contro l’Inter e il Cluj, le uniche vittorie stagionali su sette impegni ufficiali. Se la Roma vuole risalire e tornare in corsa, dovrà accelerare qui, dove il Napoli cerca il primo successo casalingo in campionato, l’ultimo il 9 maggio, doppietta di Quagliarella che oggi veste alla juventina.

Borriello ha convinto Prandelli

Le ultime prestazioni di Marco Borriello, che non ha sbagliato una partita, hanno sciolto le riserve di Cesare Prandelli. Il commissario tecnico della nazionale italiana è pronto a convocare nuovamente il bomber capitolino. Da Il Messaggero:

Marco Borriello vola a Napoli e non è solo per l’effetto del treno Frecciarossa 9517 che dal binario 1 di Termini in poco più di un’ora lo fa planare alla stazione centrale partenopea: lo spingono gol e prestazioni d’autore. Il ritorno nella sua città, quartiere di San Giovanni a Teduccio, coincide con l’altro ritorno, attualissimo, in Nazionale. Nel pomeriggio, dopo le partite, Cesare Prandelli inserirà il centravanti giallorosso nella lista dei convocati per le due gare dell’Italia nelle qualificazioni europee, venerdì prossimo a Belfast contro Irlanda del Nord e martedì 12 ottobre a Genova contro la Serbia. Borriello, dunque, diventa l’uomo che fa cambiare le stategie a chi siede in panchina. A Ranieri che, ricevuto il regalo last minute dal club giallorosso il 31 agosto, per vederlo sempre titolare, modifica la posizione in campo di Totti; a Prandelli che, nella circostanza, aumenterà il numero dei centravanti nell’elenco, passando da due a tre (domani, a Coverciano, il cittì spiegherà il suo triplete).

Vucinic e Julio Baptista pronti a entrare

Da Il Corriere dello Sport:

Ranieri si affida a Totti e Borriello, ma ha due armi in più per battere il Napoli. Partono dalla panchina Vucinic e Baptista, che lo scorso anno gelarono il San Paolo portando in vantaggio la Roma. Il 28 febbraio scorso i due attaccanti giallorossi sbloccarono il risultato nella ripresa, ma poi nel finale il Napoli trovò prima il gol di Denis e poi, nei minuti di recupero, quello di Hamsik per un rigore concesso per fallo di Juan che fece molto discutere.
Oggi partono dalla panchina, ma sono pronti ad aiutare la Roma a vincere.

Roma – Napoli andata e ritorno

 Il Tempo:

Il treno della speranza è partito alle 17, a bordo la truppa giallorossa chiamata a un’impresa che può trasformare questo avvio di stagione. Una vittoria oggi pomeriggio al San Paolo vale doppio: serve a cancellare la crisi e può dare un senso più concreto ai due successi di fila contro Inter e Cluj. La Roma ci riprova sul campo dove ultimamente ha raccolto tanti punti, ma Ranieri invita tutti alla prudenza. E fa bene: stavolta di fronte c’è un avversario ancora più forte e affamato. Martedì scorso in Champions il tecnico giallorosso si è tenuto nel taschino qualche asso da getare sul tavolo oggi: Cassetti, Riise e Juan in difesa, Borriello davanti. Un turnover in funzione del Napoli, la partita più importante secondo i calcoli fatti a Trigoria.

Ranieri: “Totti è il più grande ma non so se gioca”

 Dal Corriere della Sera:

«Totti è Totti, è il più grande giocatore italiano ed è il nostro capitano. Noi ce lo teniamo stretto. Se ha una corsia preferenziale? Sì, prima viene Totti e poi tutto il resto». E poi: «Le sue condizioni fisiche sono straordinarie. Ha fatto tutta la preparazione, sta in un momento d´oro. Corre come un dannato. Nella statistica dei metri percorsi in campo, che ci ha dato la Uefa dopo Roma-Cluj, Totti è al terzo posto, dopo De Rossi e Castellini. Gli manca il gol, ma corre tantissimo. Sembra un ragazzino di vent´anni». Allora, a Napoli, uno così giocherà di sicuro: «Non lo so, devo ancora decidere». Se fosse la Settimana Enigmistica, sarebbe la rubrica «Strano ma vero». Poiché è la conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Napoli-Roma bisogna pensare che, dietro, ci sia un forte conflitto interiore. Da un lato la valutazione calcistica delle doti di un giocatore che ha segnato 192 gol in serie A con la maglia giallorossa.

Torna il derby del sud

 Dalla Gazzetta dello Sport:

«È la tentazione, la tentazione dell´inferno!», scriveva il Verga a proposito della Lupa. Alta, magra, labbra rosse e fresche, quella « non era sazia giammai». Cattiva, determinata, maconvalescente, pure questa Lupa ha fame. Di successi, punti, svolte finalmente. Stanca? Non importa, «le energie si recuperano con le vittorie», garantisce Francesco Totti. Il più affamato del branco, lui che all´approssimarsi dell´autunno, solitamente, ha già fatto razzie, quest´anno è ancora incredibilmente a bocca asciutta. Ecco. Lui e gli altri lupacchiotti oggi vorrebbero mangiarsi il Napoli e digerirlo serenamente nelle due settimane di sosta.

Borriello torna a casa

 Dalla Gazzetta dello Sport:

 Marco Borriello e Paolo Cannavaro si sono messaggiati in dialetto. Oggi, però, parlerà il campo e l´attaccante della Roma non vede l´ora di mettere a segno il suo primo gol al San Paolo. Dovesse riuscirci, esulterà? Fin qui, Borriello ha giocato due volte a Fuorigrotta ed è sempre rimasto a secco. Con il Genoa, però, fece faville e così aumentò il rimpianto dei tifosi del Napoli. Il San Paolo resta lo stadio dove Borriello ha più sostenitori, ovviamente dopo l´Olimpico. Parenti ed amici saranno oggi sugli spalti, ragion per cui Marco ha rastrellato biglietti omaggio tra i compagni di spogliatoio.

Prima il Napoli poi la firma

 Dalla Gazzetta dello Sport:

 Napoli e poi firmi. Il remake – adattato e addolcito (niente morti, stavolta)- del film di Riccardo Freda di mezzo secolo fa, stavolta potrebbe girarlo Claudio Ranieri, in stretta collaborazione con la Roma e UniCredit. Insomma, se si pensa che sulla tribuna del San Paolo è atteso anche Robert De Niro, il set di De Laurentiis è quello giusto. Ovvero, se i giallorossi daranno seguito al trend positivo avviato con Inter e Cluj, il sospirato rinnovo di contratto del tecnico potrebbe materializzarsi durante la sosta, a patto però che si trovi l´accordo sull´ingaggio. UniCredit – pur gradendo una clausola rescissoria che darebbe mano libera al futuro proprietario – ha dato il via libera alla firma sino al 2013, fissando però un parametro di aumento di circa il 10% rispetto ai 2milioni attuali. Perciò, se i 2,7 milioni richiesti nel primo incontro fra le parti (avvenuto a luglio) saranno limati, magari aumentando la percentuale premi, ci sono due settimane libere per trovare l´accordo.

Napoli-Roma, Ranieri: “Prima viene Totti, poi tutto il resto”

 Napoli-Roma, alla vigilia della gara del San Paolo, Ranieri esalta il capitano della Roma: “Prima viene Totti, poi tutto il resto”. Da Repubblica.it:

“TOTTI SU TUTTI” – Una dichiarazione d’amore, che continua con l’elogio della condizione fisica del numero dieci: “Corre tantissimo, mi soddisfa completamente. Se la partita lo richiede lo metto, lo tolgo o lo inserisco. Ma sotto l’aspetto fisico ha vent’anni”. Ma giocherà? “Lo vedrete domani”. Come la prenderebbe Totti se, dopo tutto questo zucchero, arrivasse l’amaro di una esclusione? Scenario difficile da immaginare, a questo punto. Con il capitano e Borriello e uno tra Vucinic e Menez. Per Ranieri il francese “è molto importante, sta imparando ad avere continuità e praticità. Vucinic è diverso, è una punta esterna senza la resistenza di un centrocampista. Menez ha qualità di resistenza migliori”.

L’altro De Rossi

 Dal Messaggero:

 Meno esplosivo? Meno dirompente? Meno tante cose? No, solo un po’ diverso da prima. Diverso in tutto. Daniele De Rossi è cambiato in questo ultimo anno, anno e mezzo. Cambiato il suo modo di giocare e, per ovvii motivi, il suo umore. Il suo look, anche: barba, tatuaggi etc etc. Che ora lo rendono più uomo. Danielino, il ragazzino biondo e sbarbato adesso non esiste, la sua barba evidentemente nasconde qualche segno che solo lui sa vedere. Un altro De Rossi. Non meglio, non peggio. Un altro e basta. Cambiato il suo modo di stare in campo, dicevamo. Quante se ne sentono. Una su tutte: ma De Rossi quando ricomincerà a giocare davvero? Mah. Forse è anche vero, ma in parte. C’è da dire, innanzitutto: il suo modo di stare in campo si è modificato, almeno da quando c’è Ranieri. Da un po’ non è più (solo) l’uomo che si piazzava davanti alla difesa a fare il terzo centrale, a respingere palloni su palloni. Adesso partecipa di più alla manovra offensiva, si inserisce molto in zona gol, cerca la conclusione, (un gol a Cagliari e uno con la nazionale) e l’assist (due, decisivi, contro Inter – a Vucinic – e Cluj – a Borriello – mentre lo scorso anno cinque in tutto). Meno bello, più decisivo.

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